24 novembre 2024
Adenoscan
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Cos'è Adenoscan (adenosina)
Adenoscan è un farmaco a base di adenosina, appartenente al gruppo terapeutico Cardiovascolari: adenilici (amp-atp). E' commercializzato in Italia da Sanofi S.r.l. Socio Unico
Confezioni e formulazioni di Adenoscan disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Adenoscan disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Adenoscan e perchè si usa
Adenoscan endovenoso (ev) è un vasodilatatore coronarico da usare in concomitanza a tecniche radiodiagnostiche di perfusione miocardica, in quei pazienti che non sono in grado di eseguire esercizio fisico adeguato o per i quali l'esercizio fisico è controindicato.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Adenoscan
Adenoscan è controindicato in pazienti che presentano:
- ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- blocco atrioventricolare (AV) di secondo o terzo grado, “sick sinus syndrome” ad eccezione dei pazienti con pacemaker funzionante,
- sindrome del QT lungo,
- grave ipotensione,
- angina instabile non stabilizzata adeguatamente dalla terapia medica,
- insufficienza cardiaca non compensata,
- malattia polmonare cronica ostruttiva con evidenza di broncospasmo (ad es. asma bronchiale),
- uso concomitante di dipiridamolo (vedere paragrafo 4.5).
Adenoscan può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Dati relativi all'uso di adenosina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva. L'uso di adenosina durante la gravidanza non è raccomandato, eccetto il caso in cui il medico consideri i benefici superiori ai rischi potenziali.
Allattamento
Non è noto se i metaboliti dell'adenosina siano escreti nel latte materno.
Adenoscan non deve essere usato durante l'allattamento.
Quali sono gli effetti indesiderati di Adenoscan
Gli effetti correlati all'attività farmacologica dell'adenosina sono frequenti, ma generalmente si riducono spontaneamente e sono di breve durata. Qualora l'effetto non fosse tollerabile interrompere l'infusione.
Le metilxantine come l'aminofillina o la teofillina endovenose sono state usate per porre fine ad effetti indesiderati persistenti (50-125 mg per iniezione endovenosa lenta).
Gli eventi avversi sono classificati secondo la frequenza:
molto comune (>1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Disturbi del sistema immunitario
- frequenza non nota: reazione anafilattica (incluso angioedema e reazioni cutanee come orticaria ed eruzione cutanea).
Patologie cardiache:
- comune: depressione del segmento ST, tachicardia ventricolare sostenuta e non, blocco AV (vedere paragrafo 4.4).
L'infusione deve essere interrotta se si sviluppa un blocco AV di secondo o terzo grado prolungato. Se si presenta un blocco AV di primo grado osservare attentamente il paziente poiché un quarto dei pazienti può sviluppare un blocco di grado più alto.
- non comune: bradicardia, a volte grave (vedere paragrafo 4.4),
- frequenza non nota: asistolia/arresto cardiaco (fatale in alcuni casi, in particolare nei pazienti con sottostante cardiopatia ischemica /patologie cardiache, vedere paragrafo 4.4): tachicardia sinusale, fibrillazione atriale, fibrillazione ventricolare.
Patologie del sistema nervoso:
- molto comune: cefalea
- comune: capogiri, sensazione di “vuoto mentale”, parestesie
- raro: tremori, sonnolenza
- frequenza non nota: perdita di coscienza/sincope, convulsioni, particolarmente in pazienti predisposti (vedere paragrafo 4.4)
Patologie dell'occhio:
- raro: visione offuscata
Patologie dell'orecchio e del labirinto:
- raro: tinnito
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
- molto comune: dispnea (o bisogno di inspirare profondamente)
- raro: broncospasmo (vedere paragrafo 4.4), congestione nasale
- molto raro: insufficienza respiratoria (vedere paragrafo 4.4)
- frequenza non nota: apnea/arresto respiratorio
Sono stati riportati casi di insufficienza respiratoria, broncospasmo e apnea/arresto respiratorio con esito fatale.
Patologie gastrointestinali:
- molto comune: disturbi addominali
- comune: secchezza della bocca
- non comune: sensazione di gusto metallico
- frequenza non nota: nausea, vomito
Patologie renali e urinarie:
- raro: sensazione frequente di bisogno di urinare
Patologie vascolari:
- molto comune: vampate
- comune: ipotensione talvolta grave (vedere paragrafo 4.4),
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
- molto comune: dolore o pressione al torace, senso di costrizione/oppressione al torace
- comune: disturbi alla faringe, al collo e alla mascella
- non comune: sudorazione, disturbi alle gambe, alle braccia o alla schiena, sensazione di malessere generale, debolezza/dolore
- molto raro: reazioni nella sede di iniezione.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella:
- raro: sensazione fastidiosa al capezzolo
Disturbi psichiatrici:
- non comune: nervosismo
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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