Adenosina AHCL

21 novembre 2024

Adenosina AHCL


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Cos'è Adenosina AHCL (adenosina)


Adenosina AHCL è un farmaco a base di adenosina, appartenente al gruppo terapeutico Cardiovascolari: adenilici (amp-atp).

A cosa serve Adenosina AHCL e perchè si usa


Adenosina per infusione endovenosa (EV) è un vasodilatatore coronarico da usare in concomitanza a tecniche radiodiagnostiche di perfusione miocardica, in quei pazienti che non sono in grado di eseguire esercizio fisico adeguato o per i quali l'esercizio fisico è controindicato.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Adenosina AHCL


L'infusione di adenosina è controindicata in pazienti che presentano:
  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Blocco atrioventricolare (AV) di secondo o terzo grado, sindrome del nodo del seno ad eccezione dei pazienti con pacemaker funzionante.
  • Sindrome del QT lungo.
  • Grave ipotensione.
  • Angina instabile non stabilizzata adeguatamente dalla terapia medica.
  • Insufficienza cardiaca non compensata.
  • Malattia polmonare cronica ostruttiva con evidenza di broncospasmo (ad es. asma bronchiale).
  • Uso concomitante di dipiridamolo (vedere paragrafo 4.5).

Adenosina AHCL può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza:

Dati relativi all'uso di adenosina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva. L'uso di adenosina durante la gravidanza non è raccomandato, eccetto il caso in cui il medico consideri i benefici superiori ai rischi potenziali.

Allattamento:

Non è noto se i metaboliti dell'adenosina siano escreti nel latte materno.

L'infusione di adenosina non deve essere usata durante l'allattamento.

Quali sono gli effetti indesiderati di Adenosina AHCL


Gli effetti correlati all'attività farmacologica dell'adenosina sono frequenti, ma generalmente si riducono spontaneamente e sono di breve durata. Qualora l'effetto non fosse tollerabile interrompere l'infusione.

Le metilxantine, come l'aminofillina o la teofillina endovenose, sono state usate per porre fine ad effetti indesiderati persistenti (50-125 mg per iniezione endovenosa lenta).

Gli eventi avversi sono classificati secondo la frequenza:

Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000), Molto raro (<1/10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Patologie cardiache:
  • comune: ipotensione talvolta grave (vedere paragrafo 4.4), depressione del segmento ST, tachicardia ventricolare sostenuta e non, blocco AV (vedere paragrafo 4.4).
L'infusione deve essere interrotta se si sviluppa un blocco AV di secondo o terzo grado prolungato. Se si presenta un blocco AV di primo grado osservare attentamente il paziente poichè un quarto dei pazienti può sviluppare un blocco di grado più alto.
  • non comune: bradicardia, a volte grave (vedere paragrafo 4.4),
  • non nota: asistolia/arresto cardiaco (fatale in alcuni casi, in particolare nei pazienti con sottostante cardiopatia ischemica/patologie cardiache, vedere paragrafo 4.4): tachicardia sinusale, fibrillazione atriale, fibrillazione ventricolare.
Patologie del sistema nervoso:
  • molto comune: cefalea
  • comune: capogiri, sensazione di vuoto mentale, parestesie
  • raro: tremori, sonnolenza
  • non nota: perdita di coscienza/sincope, convulsioni, particolarmente in pazienti predisposti (vedere paragrafo 4.4)
Patologie dell'occhio:
  • raro: visione offuscata
Patologie dell'orecchio e del labirinto:
  • raro: tinnito
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
  • molto comune: dispnea (o bisogno di inspirare profondamente)
  • raro: broncospasmo (vedere paragrafo 4.4), congestione nasale
  • molto raro: insufficienza respiratoria (vedere paragrafo 4.4)
  • non nota: apnea/arresto respiratorio
Sono stati riportati casi di insufficienza respiratoria, broncospasmo e apnea/arresto respiratorio con esito fatale.

Patologie gastrointestinali:
  • molto comune: disturbi addominali
  • comune: secchezza delle fauci
  • non comune: sensazione di gusto metallico
  • non nota: nausea, vomito
Patologie renali e urinarie:
  • raro: sensazione frequente di bisogno di urinare
Patologie vascolari:
  • molto comune: vampate
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
  • molto comune: dolore o pressione al torace, senso di costrizione/oppressione al torace
  • comune: disturbi alla gola, al collo e alla mascella
  • non comune: sudorazione, disturbi alle gambe, alle braccia o alla schiena, sensazione di malessere generale, debolezza/dolore
  • molto raro: reazioni nella sede di iniezione.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella:
  • raro: sensazione fastidiosa al capezzolo
Disturbi psichiatrici:
  • non comune: nervosismo
Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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