Carbosen
Cos'è Carbosen (mepivacaina cloridrato)
Carbosen è un farmaco a base di mepivacaina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Anestetici locali. E' commercializzato in Italia da Industria Farmaceutica Galenica Senese S.r.l.
Confezioni e formulazioni di Carbosen disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Carbosen disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- carbosen 10 mg/ml soluzione iniettabile 10 fiale da 10 ml
- carbosen 10 mg/ml soluzione iniettabile 10 fiale da 5 ml
- carbosen 20 mg/ml soluzione iniettabile 10 fiale da 10 ml
- carbosen 20 mg/ml soluzione iniettabile 10 fiale da 5 ml
- carbosen 1% iniett. 5 tubofiale 1,8 ml
- carbosen 2% iniett. 5 tubofiale 1,8 ml
- carbosen 3% iniett. 5 tubofiale 1,8 ml
- carbosen 1% iniett. 100 tubofiale 1,8 ml
- carbosen 2% iniett. 100 tubofiale 1,8 ml
- carbosen 3% iniett. 100 tubofiale 1,8 ml
- carbosen 1% iniett. 50 fiale 10 ml
- carbosen 2% iniett. 50 fiale 10 ml
- carbosen 3% iniett. 50 fiale 10 ml
- carbosen 1% iniett. 5 fiale 10 ml
- carbosen 2% iniett. 5 fiale 10 ml
- carbosen 3% iniett. 5 fiale 10 ml
- carbosen 1% iniett. 100 fiale 10 ml
- carbosen 2% iniett. 100 fiale 10 ml
- carbosen 3% iniett. 100 fiale 10 ml
- carbosen 1% iniett. 50 fiale 1 ml
A cosa serve Carbosen e perchè si usa
CARBOSEN è indicato in tutti gli interventi di: medicina generale (causalgie, nevralgie, ecc.), medicina sportiva (strappi muscolari, meniscopatie, ecc..) ortopedia (riduzione fratture, ecc..) otorinolaringoiatria (tonsillectomia, rinoplastica, interventi sull'orecchio medio, ecc.), oculistica (blocco retrobulbare, ecc.), dermatologia (asportazione verruche, cisti, dermoidi, ecc.), ostetricia e ginecologia, chirurgia generale (piccola chirurgia). La forma in tubofiala è ad uso esclusivo del medico dentista ed è indicata in tutti gli interventi conservativi e chirurgici in odontostomatologia.
Indicazioni: come usare Carbosen, posologia, dosi e modo d'uso
La dose massima nell'adulto (non trattato con sedativi) è di 7 mg/Kg, sia in somministrazione singola, che in somministrazioni ripetute in un intervallo di tempo inferiore ai 90 minuti. Non superare la dose di 550 mg.
Nelle 24 ore non deve essere superata la dose totale di 1000 mg. In pediatria non oltrepassare la dose di 5-6 mg/Kg.
Dosi consigliate:
In odontoiatria e stomatologia:
Per infiltrazione e blocco nervoso periferico: 30-90 mg.
In chirurgia:
Per blocco peridurale e caudale; blocco paravertebrale; blocco nervoso periferico cervicale, brachiale, intercostale, paracervicale, pudendo e terminazioni nervose: fino a 400 mg
Nelle altre indicazioni: secondo prescrizione medica.
In ostetricia:
Per blocco paracervicale: fino a 200 mg in un periodo di 90 minuti.
Attenzione: le fiale da 1-2-5-10-20 ml e le tubofiale da 1,8 ml, non contenendo eccipienti conservanti, vanno usate per una sola somministrazione. Eventuali rimanenze andranno scartate.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Carbosen
Ipersensibilità già nota verso i componenti o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Da non usare in gravidanza accertata o presunta.
Carbosen può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Da non usare in gravidanza accertata o presunta.
Quali sono gli effetti indesiderati di Carbosen
Il paziente può mostrare reazioni tossiche e allergiche quali fenomeni di: stimolazione centrale con eccitazione, tremori, disorientamento, vertigine, midriasi, aumento del metabolismo e della temperatura corporea, e per dosi molto elevate, convulsioni. Se è interessato il midollo allungato si ha compartecipazione dei centri cardiovascolare, respiratorio ed emetico con sudorazioni, aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea, vomito. Effetti di tipo periferico possono interessare l'apparato cardiovascolare con bradicardia e vasodilatazione.
A livello locale può provocare eruzioni cutanee quali orticaria e prurito; si possono avere anche manifestazioni a carattere generale quali broncospasmo, edema laringeo, fino al collasso cardiocircolatorio da shock anafilattico.
Il paziente deve essere espressamente invitato a comunicare al medico qualsiasi effetto indesiderato non descritto in precedenza.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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