21 novembre 2024
Flantadin
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Cos'è Flantadin (deflazacort)
Flantadin è un farmaco a base di deflazacort, appartenente al gruppo terapeutico Corticosteroidi. E' commercializzato in Italia da Teofarma
Confezioni e formulazioni di Flantadin disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Flantadin disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- flantadin 22,75 mg/ml gocce orali, sospensione flacone 13 ml
- flantadin 30 mg 10 compresse
- flantadin 6 mg 10 compresse
A cosa serve Flantadin e perchè si usa
Insufficienza corticosurrenalica primaria e secondaria (da solo o in associazione con mineralcorticoidi).
Malattie reumatiche: artropatia psoriasica, artrite reumatoide, spondilite anchilosante, artropatia gottosa acuta, osteoartrite post-traumatica, borsite acuta e subacuta, tenosinovite acuta non specifica, epicondilite.
Malattie del collageno: lupus eritematoso sistemico (LES), cardite reumatica acuta (reumatismo cardiaco), dermatomiosite sistemica (polimiosite).
Malattie dermatologiche: pemfigo, dermatite erpetiforme bollosa, eritema polimorfo grave (sindrome di Stevens-Johnson), dermatite esfoliativa, micosi fungoide (linfoma cutaneo), psoriasi grave, dermatite seborroica grave.
Stati allergici: rinite allergica stagionale o permanente, asma bronchiale, dermatite da contatto, dermatite atopica, malattia da siero, iperreattività ai farmaci.
Malattie respiratorie: sarcoidosi sintomatica, berilliosi, tubercolosi polmonare fulminante o disseminata (in associazione con appropriata chemioterapia), polmonite da aspirazione.
Malattie oculari (processi infiammatori e allergici gravi, acuti e cronici): ulcere allergiche corneali marginali, herpes zoster oculare, infiammazione del segmento anteriore del globo oculare, coroidite e uveite diffusa posteriore, oftalmite simpatica, congiuntivite allergica, cheratite, corioretinite, nevrite dell'ottico, irite, e iridociclite.
Disordini ematologici e malattie ematologiche ad evoluzione maligna: piastrinopenia secondaria dell'adulto, anemia emolitica autoimmune, eritroblastopenia, anemia congenita ipoplastica; morbo di Hodgkin, linfomi non-Hodgkin, leucemia linfatica cronica, leucemia acuta dell'infanzia, etc.
Stati edematosi: sindrome nefrosica idiopatica o secondaria a LES.
Malattie gastrointestinali: colite ulcerativa, enterite regionale.
Indicazioni: come usare Flantadin, posologia, dosi e modo d'uso
Il dosaggio giornaliero iniziale nell'adulto può variare da 6 a 90 mg, in considerazione della gravità e dell'evoluzione della malattia specifica da trattare.
Il dosaggio iniziale dovrà essere mantenuto o modificato fino ad ottenere una soddisfacente risposta clinica. È importante sottolineare che il fabbisogno corticosteroideo è variabile e quindi la posologia deve essere individualizzata tenendo conto della malattia e della risposta terapeutica del paziente.
Poiché gli effetti indesiderati dei corticosteroidi sistemici, compresa la soppressione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrenale (HPA), dipendono dalla dose e dalla durata, i pazienti devono essere trattati per la più breve durata di tempo alla dose minima clinicamente necessaria
Modo di somministrazione
È consigliabile assumere la dose giornaliera di FLANTADIN in una singola somministrazione, al mattino, insieme a piccole quantità di cibo.
Flantadin 22,75 mg/ml gocce orali, sospensione: il contagocce della sospensione eroga in media mg 1 di Deflazacort per goccia.
AGITARE IL FLACONE PRIMA DELL'USO E DILUIRE LA SOSPENSIONE, IMMEDIATAMENTE PRIMA DELLA SOMMINISTRAZIONE, IN ACQUA ZUCCHERATA O IN BEVANDE NON ADDIZIONATE DI ANIDRIDE CARBONICA.
Modalità di sospensione di Flantadin
Nei pazienti che hanno ricevuto dosi di corticosteroidi sistemici più che fisiologiche (circa 9 mg al giorno o equivalenti) per più di 3 settimane, la sospensione non deve essere brusca. In che modo deve essere effettuata la riduzione della dose dipende in gran parte dalla probabilità che la malattia si ripresenti, quando la dose dei corticosteroidi sistemici viene ridotta. La valutazione clinica dell'attività della malattia può essere necessaria durante la sospensione. Se non vi sono probabilità che la malattia recidivi con la sospensione del corticosteroide sistemico, ma c'è incertezza circa la soppressione dell'asse HPA (asse ipotalamo, ipofisi, surrene) la dose di corticosteroidi sistemici può essere ridotta rapidamente a dosi fisiologiche. Una volta raggiunta una dose giornaliera equivalente a 9 mg di deflazacort, la riduzione della dose dovrebbe essere più lenta per consentire all'asse HPA di recuperare.
La sospensione improvvisa del trattamento sistemico del corticosteroide, che è stato continuato fino a 3 settimane, è appropriata se si ritiene che non sia probabile che la malattia recidivi. La riduzione rapida della dose fino a 48 mg al giorno di deflazacort, o equivalente per 3 settimane, è improbabile che porti ad una soppressione dell'asse HPA clinicamente rilevante nella maggior parte dei pazienti. Nei seguenti gruppi di pazienti, la sospensione graduale della terapia sistemica del corticosteroide deve essere presa in considerazione anche dopo trattamenti di durata inferiore a 3 settimane:
- Pazienti che hanno ripetuto trattamenti di corticosteroidi sistemici, in particolare se assunti per più di 3 settimane.
- Quando un trattamento breve è stato prescritto entro un anno dalla cessazione della terapia a lungo termine (mesi o anni).
- Pazienti che possono avere motivi di insufficienza adrenocorticale, oltre quelli della terapia corticosteroidea esogena.
- I pazienti che ricevono dosi di corticosteroide sistemico superiore a 48 mg al giorno di deflazacort (o equivalente),
- I pazienti che ripetutamente prendono le dosi la sera.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Flantadin
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Tubercolosi attiva, ulcera peptica, herpes oculare simplex, infezioni micotiche sistemiche, psicosi.
Somministrazione di vaccino con virus vivo attenuato Generalmente controindicato in gravidanza, durante l'allattamento e nella primissima infanzia (vedere paragrafo 4.6).
Flantadin può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
GRAVIDANZA
Deflazacort attraversa la placenta. La somministrazione di corticosteroidi negli animali gravidi può causare anomalie dello sviluppo fetale quali la palatoschisi, ritardo di crescita intrauterino ed effetti sulla crescita e sullo sviluppo cerebrale.
Non ci sono prove che l'uso di corticosteroidi si traduca in un aumento dell'incidenza di anomalie congenite, come la labio/palatoschisi nell'uomo. Tuttavia, quando somministrati per periodi prolungati o ripetutamente durante la gravidanza , i corticosteroidi possono aumentare il rischio di ritardo di crescita intrauterino.
Iposurrenalismo può, in teoria, verificarsi nel neonato dopo esposizione prenatale ai corticosteroidi, ma di solito si risolve spontaneamente dopo la nascita e raramente è clinicamente importante.
Allattamento
I corticosteroidi sono escreti nel latte materno, anche se per deflazacort non ci sono dati a disposizione.
Nelle donne in stato di gravidanza e in allattamento il medicinale va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
Quali sono gli effetti indesiderati di Flantadin
In corso di terapia corticosteroidea, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti ( frequenza non nota):
Patologie del sistema emolinfopoietico
Leucocitosi
Patologie cardiache
Insufficienza cardiaca congestizia
Patologie endocrine
Interferenza con la funzionalità dell'asse ipofisi-surrene particolarmente in momenti di stress; alterazione della funzionalità endocrina, modificazioni della fisionomia (“faccia di luna“), disturbi nella crescita dei bambini ed adolescenti
Patologie dell'occhio
Cataratta posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endooculare, corioretinopatia; assottigliamento corneale o della sclera, esacerbazione di malattie virali o micotiche oftalmiche. Visione offuscata con frequenza rara (vedere anche il paragrafo 4.4).
Patologie gastrointestinali
dispepsia, ulcera peptica, emorragia, nausea, perforazione dell'ulcera peptica, pancreatite acuta (specialmente nei bambini), candidiasi
Disturbi del sistema immunitario
Ipersensibilità, inclusa anafilassi
Infezioni e infestazioni:
aumento della suscettibilità alle infezioni e della gravità con soppressione dei sintomi e segni clinici, ricorrenza di tubercolosi latente.
Candidiasi
Esami diagnostici
negativizzazione del bilancio dell'azoto; alterazioni del bilancio elettrolitico tra cui ipopotassiemia e ipersodiemia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione:
aumento di peso
aumento dell'appetito
diminuita tolleranza ai glucidi con possibili manifestazioni di diabete mellito latente nonché di aumentata necessità di farmaci ipoglicemizzanti nei diabetici da stabilire a giudizio del medico
alterazioni del bilancio elettrolitico che, raramente ed in pazienti particolarmente predisposti possono portare alla ipertensione arteriosa ed alla insufficienza cardiaca congestizia
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del sistema connettivo
Osteoporosi, fragilità ossea, miopatie, fratture vertebrali e delle ossa lunghe;
necrosi avascolare, tendinite, rottura del tendine in caso di somministrazione concomitante con chinoloni
Patologie del sistema nervoso
Vertigini, cefalea e aumento della pressione endocranica; aggravamento dell'epilessia
Disturbi psichiatrici
disturbi psichiatrici di vario genere: irritabilità, ansia, pensieri suicidari, mania, delusione, allucinazioni, aggravamento della schizofrenia, euforia, insonnia, mutamenti dell'umore o della personalità, depressione grave, disturbi cognitivi inclusa confusione e amnesia
Patologie dell'apparato riproduttivo
Irregolarità mestruali
Patologie della cute e dell'apparato sottocutaneo
Ritardi nei processi di cicatrizzazione, assottigliamento e fragilità della cute;
irsutismo, acne, strie, ecchimosi, telangectasia, edema
Patologie vascolari
Tromboembolismo in particolare in pazienti con patologie di base associate ad un aumento della tendenza alla trombosi, ipertensione arteriosa nei soggetti predisposti
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Singhiozzo con frequenza non nota
Singhiozzo con frequenza non nota
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
Patologie correlate:
- Distrofia muscolare
Il 28 febbraio è la giornata delle malattie rare. Tra queste spicca la distrofia muscolare, un gruppo numeroso di malattie diverse che sono in genere determinate geneticamente e che causano danni progressivi alla muscolatura - Morbo di Crohn
Malattia infiammatoria cronica intestinale caratterizzata dall'infiammazione di tutti gli strati della parete intestinale, a volte fino a raggiungere gli organi vicini. - Uveite
Patologia caratterizzata dall'infiammazione dell'uvea, la regione anatomica dell'occhio costituita dall'iride, dal corpo ciliare e dalla coroide.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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