Oncofood: cibi e terapie per il cancro. I consigli della dr.ssa Rachele Aspesi

27 novembre 2024
Aggiornamenti e focus

Oncofood: cibi e terapie per il cancro. I consigli della dr.ssa Rachele Aspesi



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Anche se mancano ancora prove scientifiche definitive per stabilire se la dieta sia in grado di incidere in modo diretto sull'evoluzione del tumore, sappiamo che il cambiamento delle proprie abitudini alimentari, attuato ancora prima dell'inizio delle terapie e continuato durante il trattamento, può attenuare o risolvere vari disturbi gastrointestinali che accompagnano spesso il percorso verso la guarigione. Ne parla Rachele Aspesi, farmacista specializzata in Nutrizione e Dietetica Applicata ed autrice del volume "La dieta anti-cancro esiste? La prevenzione a tavola tra verità e scienza - Con le ricette della salute"


Vomito e nausea 
Le terapie oncologiche utilizzate, comprese quelle più innovative, hanno spesso comuni effetti collaterali che colpiscono l'apparato gastrico: acidità, nausea, reflusso, vomito.
Per ridurre questi disturbi è fondamentale, innanzitutto, combinare correttamente i cibi all'interno del monopiatto della salute. 
Cos'è?
"Il piatto della salute che vi propongo, secondo le indicazioni della World Cancer Research Fund e in base alle caratteristiche della nostra dieta mediterranea, prevede la presenza di tre componenti volumetricamente simili: stop quindi al peso degli alimenti".
Le tre componenti saranno:
  • ortaggi e verdure
  • cereali integrali
  • proteine sane
Per attuare le combinazioni alimentari corrette, si consiglia un menù che preveda la composizione adeguata del monopiatto e, in particolare, ricordiamoci di:
  • preferire il consumo di frutta lontano dai pasti o almeno mezz'ora prima, meglio se a colazione o negli spuntini
  • provare a utilizzare una porzione di verdure crude a inizio pasto, seguite dal monopiatto composto da cereali integrali, proteine nobili e verdure cotte
  • abbinare proteine vegetali a carboidrati integrali per ridurre l'effetto di digestione lenta che, purtroppo, alcune proteine animali potrebbero creare, generando fenomeni fermentativi fastidiosi. 
Ricordiamoci che i legumi si digeriscono e si assimilano molto bene se preceduti da insalate crude e accompagnati da verdure verdi cotte per poco tempo; sono, inoltre, più digeribili quanto più sono piccoli, come lenticchie e azuki. 

La soluzione maggiormente consigliata per contrastare nausea e vomito, soprattutto a ridosso dei giorni di terapia, è mangiare poco e spesso, spezzando i tre pasti principali in circa 6 spuntini al giorno.
È inoltre utile evitare i piatti troppo elaborati o pesanti e i cibi con sapori e odori molti forti.


Stanchezza e astenia
Quando dormire non basta per ricaricare le pile e le normali attività quotidiane appaiono come ostacoli insormontabili, in gergo si parla di fatigue, una sorta di malattia nella malattia.
Il consiglio è di puntare su cibi integrali, legumi, fibre con un po' di olio extravergine di oliva, che aiutano a mantenere livelli di energia più stabili nel tempo.

Per fare una merenda veloce e leggera si può optare per una porzione di frutta fresca accompagnata da piccole porzioni di frutta essiccata o secca come noci, mandorle o anacardi che, contenendo una buona dose di magnesio, aiutano a combattere la fatigue.


Oncofood: cosa deve esserci nelle nostre dispense, per fare sempre prevenzione?
Ci sono diversi alimenti che non devono mai mancare, eccone tre. 

Riso integrale
Tra i cereali integrali, in ambito di prevenzione e cura oncologica, non può mancare il riso integrale. I benefici per la salute derivanti dal consumo di questo chicco sono associati soprattutto al suo elevato contenuto in fibre. Dal punto di vista nutrizionale il riso integrale è una buona fonte di vitamine del gruppo B, alleate del buon funzionamento del metabolismo, di potassio amico della salute cardiovascolare, di calcio e fosforo utili per la salute di ossa e denti, di rame e ferro necessari per la produzione di globuli rossi e di selenio, minerale necessario per il buon funzionamento delle difese antiossidanti naturali dell'organismo.

Frutti di bosco
I frutti di bosco rappresentano una fonte ineguagliabile di polifenoli dall'accertato effetto antitumorale. Lo ribadiscono molti studi, a partire da una famosa ricerca statunitense, apparsa già nel 2009 sulla rivista dell'American Association for Cancer Research, che ha dimostrato l'utilità di una specie di lamponi neri, simili alle more, diffusi soprattutto nell'America settentrionale con spiccata azione antitumorale, contribuendo in modo significativo alla diminuzione del rischio di numerose forme neoplastiche. 

Lino
Negli ultimi anni ha assunto un ruolo speciale negli studi in ambito oncologico per il suo contenuto preziosissimo di acidi grassi essenziali della serie Omega-3.


L'autrice
Rachele Aspesi, farmacista specializzata in Nutrizione e Dietetica Applicata. È relatrice in numerosi convegni per figure specializzate in ambito sanitario nutrizionale e fa parte del team di docenti del progetto "Farmacia Oncologica". Appassionata di scrittura e di cucina, da oltre 10 anni è autrice di articoli ed editoriali per riviste del settore e cura il blog http://nutrirelasalute.farmacista33.it/


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