04 novembre 2024
Farmaci - Imukin
Imukin 0,1 mg soluzione iniett. 6 flac.
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Imukin 0,1 mg soluzione iniett. 6 flac. è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico (classe H), a base di interferone gamma-1b, appartenente al gruppo terapeutico Antivirali, Immunostimolanti interferoni. E' commercializzato in Italia da Clinigen Healthcare B.V.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- EFFETTI INDESIDERATI
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Clinigen Healthcare B.V.MARCHIO
ImukinCONFEZIONE
0,1 mg soluzione iniett. 6 flac.FORMA FARMACEUTICA
soluzione (uso interno)
PRINCIPIO ATTIVO
interferone gamma-1b
GRUPPO TERAPEUTICO
Antivirali, Immunostimolanti interferoni
CLASSE
H
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico
PREZZO
761,09 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Imukin disponibili in commercio:
- imukin 0,1 mg soluzione iniett. 6 flac. (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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Foglietto illustrativo Imukin »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Imukin? Perchè si usa?
IMUKIN è indicato per la riduzione della frequenza di infezioni gravi nei pazienti affetti da malattia granulomatosa cronica (CGD) (vedere anche paragrafo 4.4).
IMUKIN è indicato per la riduzione della frequenza di infezioni gravi nei pazienti affetti da osteopetrosi grave, maligna (vedere anche paragrafi 4.4 e 5.1).
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Imukin?
Ipersensibilità al principio attivo (interferone gamma-1b) o ipersensibilità nota ad interferoni strutturalmente simili o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Imukin?
L'uso di IMUKIN non esclude la necessità di una copertura antimicrobica aggiuntiva che può essere necessaria per la gestione della CGD. Nello studio clinico principale di efficacia la maggior parte dei pazienti era in trattamento antimicrobico profilattico (vedere paragrafo 5.1).
Pazienti con cardiopatie preesistenti possono manifestare un peggioramento acuto, autolimitantesi , delle loro condizioni cardiache a dosaggi di 250 mcg/m2/die o superiori, come osservato nei primi studi clinici, sebbene non sia stato dimostrato un effetto cardiotossico diretto.
Si deve prestare attenzione quando si trattano pazienti con disturbi convulsivi noti e/o compromessa funzionalità del sistema nervoso centrale.
Pazienti con grave insufficienza epatica o renale devono essere trattati con cautela, poiché esiste in tali pazienti la possibilità di accumulo di interferone gamma-1b.
Durante la terapia con IMUKIN è stato osservato un aumento di AST e/o ALT (fino a 25 volte). L'incidenza sembrava essere maggiore in pazienti di età inferiore a 1 anno, avendo 6 bambini su 10 sviluppato elevati livelli enzimatici, rispetto ai bambini di età maggiore. In un caso ciò si è verificato fin dal settimo giorno dopo l'inizio della terapia. Il trattamento con IMUKIN è stato interrotto in tutti e 6 i pazienti e ripreso in 4 ad un dosaggio ridotto. I valori di transaminasi epatiche sono tornati ai livelli iniziali in tutti i pazienti e non sono risaliti alla ripresa della somministrazione tranne in un paziente. Nei pazienti affetti da insufficienza epatica deve essere osservata particolare cautela.
Durante la terapia con IMUKIN sono state osservate neutropenia e trombocitopenia reversibili che possono essere gravi e correlate alla dose. Si deve prestare particolare attenzione quando si somministra IMUKIN a pazienti con mielosoppressione.
La somministrazione contemporanea di interferone gamma-1b con altre preparazioni di proteine sieriche eterologhe o preparati immunologici (per es. vaccini) deve essere evitata per il rischio di inattesa risposta immunitaria amplificata (vedere paragrafo 4.5).
Oltre agli esami normalmente richiesti per il monitoraggio di pazienti con CGD o osteopetrosi grave, maligna, prima dell'inizio della terapia con IMUKIN e a scadenze appropriate durante il periodo di trattamento devono essere effettuati i seguenti esami: esami ematologici, inclusa la conta ematica completa, conta differenziale e piastrinica; esami ematochimici, inclusi test di funzionalità renale ed epatica; analisi delle urine.
L'interferone gamma-1b è una proteina esogena che durante il trattamento può portare all'induzione di anticorpi. Fino ad oggi la somministrazione di IMUKIN in pazienti affetti da CGD o osteopetrosi grave, maligna alle dosi raccomandate non sembra essere associata al rischio significativo di induzione di anticorpi neutralizzanti verso l'interferone gamma-1b.
Il tappo del flaconcino di vetro con IMUKIN contiene gomma naturale (un derivato del lattice) che può causare reazioni allergiche.
Sulla base delle informazioni disponibili, non si può escludere che la presenza di livelli più alti di interferone gamma-1b possa ridurre la fertilità sia maschile che femminile (vedere paragrafo 4.6).
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Imukin?
IMUKIN non riduce l'efficacia degli antibiotici o dei glucocorticoidi nei pazienti affetti da CGD o osteopetrosi grave, maligna.
Le interazioni farmacologiche rilevate con IMUKIN sono simili a quelle osservate con altri interferoni in studi sugli animali.
In teoria è possibile che medicinali epatotossici e/o nefrotossici possano avere effetti sulla clearance di IMUKIN. Inoltre non sono noti gli effetti di medicinali antinfiammatori, FANS, teofillina, immunosoppressori e citostatici sugli effetti cellulari acuti di IMUKIN e sui suoi effetti terapeutici nei pazienti affetti da CGD o osteopetrosi grave, maligna quando questi medicinali siano somministrati cronicamente in concomitanza. La somministrazione concomitante di preparazioni a base di proteine sieriche eterologhe o di preparazioni immunologiche (ad es. vaccini) può aumentare l'immunogenicità di IMUKIN (vedere paragrafo 4.4).
IMUKIN può potenzialmente prolungare l'emivita di medicinali somministrati in concomitanza che vengono metabolizzati dal sistema citocromo P-450.
L'uso concomitante di medicinali aventi effetti neurotossici (compresi gli effetti sul sistema nervoso centrale), ematotossici, mielo-soppressivi o cardiotossici può aumentare la tossicità degli interferoni in questi sistemi.
Popolazione pediatrica
Sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Imukin? Dosi e modo d'uso
Posologia
La dose raccomandata di IMUKIN nel trattamento di pazienti affetti da CGD o osteopetrosi grave, maligna è 50 mcg/m2 nei pazienti la cui superficie corporea è superiore a 0,5 m2 e di 1,5 mcg/kg/dose in pazienti con superficie corporea uguale o inferiore a 0,5 m2. Il volume effettivo prelevato deve essere controllato prima dell'iniezione. Le iniezioni devono essere effettuate per via sottocutanea, preferibilmente la sera, tre volte alla settimana (per es. Lunedì, Mercoledì e Venerdì). Le aree ottimali per l'iniezione sono i deltoidi destro e sinistro e la parte anteriore della coscia. IMUKIN può essere somministrato da un medico, da un infermiere, da un membro della famiglia o dal paziente stesso adeguatamente istruiti sulle modalità di iniezione per via sottocutanea.
Benché la dose ottimale di IMUKIN non sia stata ancora stabilita, sono sconsigliate dosi superiori a quelle sopraindicate. La sicurezza e l'efficacia di dosi di IMUKIN superiori o inferiori alla dose raccomandata di 50 mcg/m2 non sono state stabilite. In caso di gravi reazioni, il dosaggio deve essere modificato (riduzione del 50%) oppure la terapia deve essere sospesa fino alla scomparsa delle reazioni avverse.
Popolazione pediatrica
L'esperienza sull'uso di IMUKIN nei bambini è limitata (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Modo di somministrazione
IMUKIN è per uso sottocutaneo.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Imukin?
IMUKIN è stato somministrato per via endovenosa o intramuscolare in pazienti affetti da neoplasie maligne in fase avanzata a dosi superiori (> 100 mcg/m²).
Sono state osservate reazioni avverse del sistema nervoso centrale, inclusa riduzione del grado di vigilanza, problemi nella deambulazione e vertigini, soprattutto nei pazienti affetti da cancro trattati con dosi superiori a 100 mcg/m²/die. Tali effetti sono state reversibili in pochi giorni in seguito a riduzione della dose o interruzione della terapia.
Sono state osservate anche alterazioni ematiche quali neutropenia reversibile e trombocitopenia ed aumento dei livelli enzimatici epatici e dei trigliceridi.
Pazienti con cardiopatie preesistenti possono manifestare un peggioramento acuto, autolimitantesi, delle loro condizioni cardiache a dosaggi di 250 mcg/m²/die o superiori, come osservato nei primi studi clinici, sebbene non sia stato dimostrato un effetto cardiotossico diretto.
Ulteriori effetti indesiderati che possono verificarsi in seguito a sovradosaggio osservati negli studi clinici effettuati per indicazioni diverse da quelle approvate sono elencati nel paragrafo 4.8.
EFFETTI INDESIDERATI
Quali sono gli effetti collaterali di Imukin?
a) Descrizione generale
La tossicità clinica e di laboratorio associata alla terapia con IMUKIN somministrato in dosi multiple dipende dalla dose e dallo schema di somministrazione.
Gli eventi avversi più comuni sono sintomi di tipo influenzale caratterizzati da febbre, cefalea, brividi, mialgia o senso di affaticamento.
b) Tabella delle reazioni avverse
Le reazioni avverse sono state classificate per frequenza utilizzando la seguente convenzione: Molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1,000, < 1/100); raro (≥ 1/10,000, < 1/1,000); molto raro (< 1/10,000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All'interno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di gravità.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Non nota: Neutropenia# ,trombocitopenia#
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non nota: Iponatriemia*, iperglicemia*, ipertrigliceridemia*
Disturbi psichiatrici
Comune: Depressione
Non nota: Stato confusionale*, disorientamento*, allucinazioni*
Patologie del sistema nervoso
Non nota: Convulsioni*, andatura parkinsoniana*, tremore a riposo del Parkinson*, disturbo di deambulazione*
Patologie cardiache
Non nota: Insufficienza cardiaca*, infarto miocardico*, tachiaritmia*, blocco atrioventricolare*
Patologie vascolari
Non nota: Attacco ischemico transitorio*, trombosi venosa profonda*, embolia polmonare*, ipotensione*, sincope*
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non nota: Malattia polmonare interstiziale*, broncospasmo*, tachipnea*
Patologie gastrointestinali
Molto comune: Nausea, vomito, diarrea
Comune: Dolore addominale
Non nota: Pancreatite (anche con esito fatale)*, emorragia gastrointestinale*
Patologie epatobiliari
Molto comune: Aumento degli enzimi epatici+
Non nota: Insufficienza epatica*
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune: Rash
Non nota: (esacerbazione di) Dermatomiosite*
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comune: Mialgia, artralgia, dolore al dorso
Non nota: Lupus eritematoso sistemico*
Patologie renali e urinarie
Non nota: Insufficienza renale* (reversibile), proteinuria#
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune: Febbre, cefalea, brividi, senso di affaticamento, dolore al sito di iniezione
Non nota: Fastidio toracico*
Esami diagnostici
Non nota: Positività agli autoanticorpi*
# Non può essere definita sulla base dei dati disponibili
+ Frequenza superiore nel gruppo trattato con placebo che nel gruppo trattato col medicinale
* Effetti indesiderati osservati nel corso di studi clinici condotti per indicazioni differenti da quelle registrate, CGD e osteopetrosi. In questi studi clinici l'interferone gamma-1b è stato solitamente somministrato a dosaggi superiori rispetto a quelli raccomandati per le indicazioni registrate (vedere anche paragrafo 4.9).
Poiché questi eventi non sono stati osservati in studi clinici effettuati in pazienti con CGD o osteopetrosi, ma sono stati riportati in studi effettuati in pazienti con indicazioni e stato di salute molto diversi, non è possibile fornire una frequenza significativa.
c) Informazioni sulle reazioni avverse di carattere individuale gravi e/o frequenti
La gravità dei sintomi di tipo influenzale può diminuire col proseguimento del trattamento. Alcuni di questi sintomi possono essere ridotti con la somministrazione serale del medicinale. L'acetaminofene (paracetamolo) può essere utilizzato per controllare questa sintomatologia. Vomito, nausea, artralgia e indolenzimento al sito di iniezione sono stati riscontrati in alcuni pazienti.
In alcuni pazienti a seguito dell'iniezione, sono stati riportati rash cutanei transitori, come ad esempio dermatiti, rash maculopapulare, eruzioni cutanee pustolose e vescicolari ed eritema al sito di iniezione, ma raramente hanno richiesto la sospensione della terapia.
L'inclusione della produzione di autoanticorpi e del lupus eritematoso sistemico è il risultato di casi riportati in letteratura. Anche la reazione avversa “confusione mentale“ è riportata in letteratura come case report.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite i sistemi nazionali di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Imukin durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non vi sono dati adeguati relativi all'uso di interferone gamma-1b in donne in gravidanza. Livelli più alti di interferone gamma endogeno sono stati riscontrati in donne che hanno avuto aborti spontanei ripetuti nel primo trimestre rispetto a donne che hanno portato a termine la gravidanza. Non c'è alcuna evidenza di rilevanza clinica per IMUKIN.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. IMUKIN non deve essere usato durante la gravidanza se non considerato vitale.
Allattamento
Non è noto se interferone gamma-1b sia escreto nel latte materno. A causa della mancanza di dati sugli effetti neonatali, l'allattamento non è raccomandato.
Fertilità
Sulla base delle informazioni disponibili, non si può escludere che la presenza di livelli più alti di interferone gamma-1b possa alterare la fertilità in entrambi i sessi. Gli studi condotti negli animali hanno evidenziato un impatto sulla fertilità maschile a dosi che non sono considerate adeguate per l'uso nell'uomo (vedere paragrafo 5.3). Anche nei pazienti più giovani non è noto l'effetto a lungo termine sulla fertilità.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Imukin sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono stati condotti studi sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Tuttavia i pazienti devono essere avvisati che durante il trattamento possono manifestare effetti indesiderati come senso di affaticamento, convulsioni, stato di confusione, disorientamento o allucinazioni. Pertanto si deve raccomandare cautela quando si guidi un veicolo o si utilizzi un macchinario.
Se i pazienti manifestano uno qualsiasi di questi eventi, devono evitare attività potenzialmente pericolose come guidare o utilizzare macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni flaconcino (0,5 mL) contiene 2 x 106 UI (0,1 mg) di interferone gamma-1b ricombinante umano. L'interferone gamma-1b è prodotto in un sistema di espressione di E. coli.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
D-mannitolo
Succinato disodico esaidrato
Polisorbato 20
Acido succinico
Acqua per preparazioni iniettabili
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Conservare in frigorifero (2°C – 8°C). Non congelare.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Flaconcini da 4 mL di vetro (vetro borosilicato di tipo I), con tappi in gomma butilica grigia con capsula "flip-off" in alluminio/polipropilene, contenenti 0,5 mL di soluzione iniettabile.
Confezioni: 1, 3, 5, 6, 12 flaconcini in un astuccio. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Data ultimo aggiornamento: 30/07/2024
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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