Kisqali 200 mg 42 compresse rivestite con film

22 dicembre 2024
Farmaci - Kisqali

Kisqali 200 mg 42 compresse rivestite con film


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Kisqali 200 mg 42 compresse rivestite con film è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa da rinnovare volta per volta vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - Oncologo (classe H), a base di ribociclib, appartenente al gruppo terapeutico Antineoplastici. E' commercializzato in Italia da Novartis Farma S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Novartis Europharm Ltd

CONCESSIONARIO:

Novartis Farma S.p.A.

MARCHIO

Kisqali

CONFEZIONE

200 mg 42 compresse rivestite con film

FORMA FARMACEUTICA
compresse rivestite

PRINCIPIO ATTIVO
ribociclib

GRUPPO TERAPEUTICO
Antineoplastici

CLASSE
H

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa da rinnovare volta per volta vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - Oncologo

PREZZO
5016,01 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Kisqali disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Kisqali? Perchè si usa?


Cancro della mammella in fase iniziale

Kisqali in associazione a un inibitore dell'aromatasi è indicato per il trattamento adiuvante di pazienti con cancro della mammella in fase iniziale positivo per il recettore ormonale (HR) e negativo per il recettore di tipo 2 per il fattore di crescita epidermico umano (HER2), ad alto rischio di recidiva (vedere paragrafo 5.1 per i criteri di selezione).

In donne in pre- o perimenopausa, o in uomini, l'inibitore dell'aromatasi deve essere associato ad un agonista dell'ormone di rilascio dell'ormone luteinizzante (LHRH).

Cancro della mammella avanzato o metastatico

Kisqali, in associazione a un inibitore dell'aromatasi o a fulvestrant, è indicato nelle donne con cancro della mammella in stadio localmente avanzato o metastatico positivo per HR e negativo per HER2, come terapia iniziale a base endocrina o in donne che hanno in precedenza ricevuto una terapia endocrina.

In donne in pre- o perimenopausa, la terapia endocrina deve essere associata ad un agonista del LHRH.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Kisqali?


Ipersensibilità al principio attivo o ad arachidi, soia o ad uno qualsiasi degli eccipienti.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Kisqali?


Malattia viscerale critica

L'efficacia e la sicurezza di ribociclib non sono state studiate nei pazienti con malattia viscerale critica.

Neutropenia

In base alla severità della neutropenia, il trattamento con Kisqali deve essere interrotto o ridotto come descritto nella tabella 2 (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).

Tossicità epatobiliare

Prima di iniziare il trattamento con Kisqali, devono essere eseguiti i test di funzionalità epatica. Dopo aver iniziato il trattamento, la funzionalità epatica deve essere monitorata (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).

In base alla severità dell'aumento delle transaminasi, il trattamento con Kisqali può essere interrotto, ridotto o interrotto definitivamente come descritto nella Tabella 3 (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Non sono state stabilite raccomandazioni per pazienti che presentano livelli alti di AST/ALT di grado ≥3 al basale.

Intervallo QT prolungato

L'uso di Kisqali deve essere evitato nei pazienti che hanno già o sono a rischio significativo di sviluppare un prolungamento del QTc. Sono inclusi i pazienti:
  • con sindrome del QT lungo;
  • con malattie cardiache non controllate o significative, compreso recente infarto del miocardio, insufficienza cardiaca congestizia, angina instabile e bradiaritmie;
  • con anomalie elettrolitiche.
L'uso di Kisqali con medicinali noti per prolungare l'intervallo QTc e/o forti inibitori del CYP3A4 deve essere evitato in quanto ciò potrebbe portare a un prolungamento clinicamente significativo dell'intervallo QTcF (vedere paragrafi 4.2, 4.5 e 5.1). Se la co-somministrazione di Kisqali con un inibitore forte del CYP3A4 non può essere evitata, la dose di Kisqali deve essere modificata come descritto nel paragrafo 4.2.

Sulla base dei risultati dello studio E2301 (MONALEESA-7), Kisqali non è raccomandato per l'uso in combinazione con tamoxifene (vedere paragrafi 4.8 e 5.1).

Cancro della mammella in fase iniziale

Nello studio O12301C (NATALEE), è stato osservato un aumento dell'intervallo QTcF >60 msec rispetto al basale in 19 (0,8%) pazienti trattati con Kisqali più IA.

L'ECG deve essere valutato prima di iniziare il trattamento. Il trattamento con Kisqali deve essere iniziato solo nei pazienti con valori QTcF inferiori a 450 msec. L'ECG deve essere ripetuto approssimativamente al giorno 14 del primo ciclo, quindi come clinicamente indicato (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).

Nei pazienti con cancro della mammella in fase iniziale, deve essere eseguito un adeguato monitoraggio degli elettroliti sierici (inclusi potassio, calcio, fosforo e magnesio) prima dell'inizio del trattamento, all'inizio dei primi 6 cicli e poi come clinicamente indicato. Qualsiasi anomalia deve essere corretta prima di iniziare il trattamento con Kisqali e durante il trattamento con Kisqali.

In base al prolungamento del QT osservato durante il trattamento, il trattamento con Kisqali può essere interrotto, ridotto o sospeso definitivamente come descritto nella Tabella 4 (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.2).

Cancro della mammella avanzato o metastatico

Nello studio E2301 (MONALEESA-7), è stato osservato un aumento dell'intervallo QTcF >60 msec rispetto al basale in 14/87 pazienti (16,1%) trattate con Kisqali più tamoxifene e in 18/245 pazienti (7,3%) trattate con Kisqali più un inibitore dell'aromatasi non steroideo (NSAI).

L'ECG deve essere valutato prima di iniziare il trattamento. Il trattamento con Kisqali deve essere iniziato solo in pazienti con valori di QTcF minori di 450 msec. L'ECG deve essere ripetuto approssimativamente al giorno 14 del primo ciclo, poi secondo pratica clinica (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).

Nelle pazienti con cancro della mammella avanzato o metastatico, prima di iniziare il trattamento, deve essere eseguito un monitoraggio appropriato degli elettroliti sierici (inclusi potassio, calcio, fosforo e magnesio) all'inizio dei primi 6 cicli e poi secondo pratica clinica. Qualsiasi anomalia deve essere corretta prima di iniziare il trattamento con Kisqali e durante il trattamento con Kisqali.

In base al prolungamento del QT durante il trattamento, la terapia con Kisqali può essere interrotta, ridotta o interrotta definitivamente come descritto nella Tabella 4 (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.2).

Reazioni cutanee severe

La necrolisi epidermica tossica (NET) è stata segnalata durante il trattamento con Kisqali. Se compaiono segni e sintomi che indicano reazioni cutanee severe (ad esempio eruzione cutanea diffusa progressiva spesso con vesciche o lesioni della mucosa), Kisqali deve essere immediatamente interrotto.

Malattia polmonare interstiziale/polmonite

Casi di malattia polmonare interstiziale (Interstitial Lung Disease, ILD)/polmonite sono stati segnalati con l'uso di Kisqali. I pazienti devono essere monitorati per i sintomi polmonari indicativi di ILD/polmonite che possono includere ipossia, tosse e dispnea e le modifiche della dose devono essere gestite secondo la Tabella 5 (vedere paragrafo 4.2).

Sulla base della severità dell'ILD/polmonite, che può essere fatale, può essere necessaria l'interruzione, la riduzione della dose o l'interruzione definitiva di Kisqali, come descritto nella Tabella 5 (vedere paragrafo 4.2).

Aumento della creatinina nel sangue

Ribociclib può causare un aumento della creatinina nel sangue in quanto inibisce i trasportatori renali OCT2 (trasportatore 2 di cationi organici) e MATE1 (proteina 1 di estrusione multifarmaco e di tossine), che sono coinvolti nella secrezione attiva di creatinina dai tubuli prossimali (vedere paragrafo 4.5). In caso di aumento della creatinina nel sangue durante il trattamento, si raccomanda di eseguire un'ulteriore valutazione della funzione renale per escludere una compromissione renale.

Substrato CYP3A4

Alla dose di 600 mg ribociclib è un inibitore potente del CYP3A4 e alla dose di 400 mg è un inibitore moderato del CYP3A4. Pertanto ribociclib può interagire con medicinali che sono metabolizzati attraverso il CYP3A4, determinando un aumento delle concentrazioni sieriche dei substrati del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5). Si raccomanda cautela nel caso di uso concomitante di substrati sensibili del CYP3A4 con un basso indice terapeutico e di consultare il RCP degli altri medicinali in merito alle raccomandazioni per la co-somministrazione con inibitori del CYP3A4.

Compromissione renale

Si stima che la dose iniziale raccomandata di 200 mg per i pazienti con compromissione renale severa si traduca in un'esposizione inferiore di circa il 45% rispetto alla dose iniziale standard di 600 mg nelle pazienti con cancro della mammella avanzato o metastatico con funzionalità renale normale. L'efficacia a questa dose iniziale non è stata studiata. Prestare cautela in pazienti con compromissione renale severa, monitorando i segni di tossicità (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Donne in età fertile

Alle donne in età fertile deve essere consigliato l'utilizzo di un metodo contraccettivo efficace durante la terapia con Kisqali e per almeno 21 giorni dopo l'ultima dose (vedere paragrafo 4.6).

Lecitina di soia

Kisqali contiene lecitina di soia. I pazienti che sono ipersensibili ad arachidi o soia non devono assumere Kisqali (vedere paragrafo 4.3).


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Kisqali?


Sostanze che possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di ribociclib

Ribociclib è metabolizzato principalmente dal CYP3A4. Pertanto, i medicinali che possono influenzare l'attività dell'enzima CYP3A4 possono alterare la farmacocinetica di ribociclib. La co-somministrazione di ritonavir, inibitore potente del CYP3A4 (100 mg due volte al giorno per 14 giorni) con una dose singola di 400 mg di ribociclib ha aumentato l'esposizione di ribociclib (AUCinf) e la concentrazione di picco (Cmax) in soggetti sani rispettivamente di 3,2 e 1,7 volte, rispetto a una dose singola di 400 mg di ribociclib somministrato da solo. La Cmax e la AUClast per LEQ803 (un metabolita importante di ribociclib che rappresenta meno del 10% dell'esposizione del precursore) sono diminuite del 96% e del 98%, rispettivamente. Le simulazioni con l'utilizzo di modelli farmacocinetici basati sulla fisiologia (Physiologically-based pharmacokinetic, PBPK) con la co-somministrazione di ritonavir (100 mg due volte al giorno) hanno suggerito che la Cmax e l'AUC0-24h di ribociclib (400 mg una volta al giorno) allo stato stazionario aumentavano di 1,5 e 1,8 volte, rispettivamente.

L'uso concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 come quelli di seguito elencati, ma non solo, deve essere evitato: claritromicina, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo, lopinavir, ritonavir, nefazodone, nelfinavir, posaconazolo, saquinavir, telaprevir, telitromicina, verapamil e voriconazolo (vedere paragrafo 4.4). Deve essere considerato l'utilizzo di medicinali concomitanti alternativi con minore capacità di inibizione del CYP3A4 e i pazienti devono essere monitorati per le reazioni avverse (ARs) correlate a ribociclib (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.2).

Se non può essere evitata la co-somministrazione di Kisqali con un inibitore potente del CYP3A4, la dose di Kisqali deve essere modificata come descritto nel paragrafo 4.2. Tuttavia, non vi sono dati clinici con queste modifiche della dose. A causa della variabilità dei pazienti, le modifiche della dose raccomandata possono non essere ottimali in tutti i pazienti, pertanto si raccomanda un attento monitoraggio delle ARs correlate a ribociclib. In caso di tossicità ribociclib-correlata, la dose deve essere modificata o il trattamento deve essere interrotto fino a risoluzione della tossicità (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Se la somministrazione dell'inibitore potente del CYP3A4 viene interrotta, e dopo almeno 5 emivite dell'inibitore del CYP3A4 (fare riferimento al RCP dell'inibitore del CYP3A4 in questione), Kisqali deve essere ripreso alla stessa dose somministrata prima dell'inizio della somministrazione dell'inibitore potente del CYP3A4.

Simulazioni con PBPK hanno suggerito che ad una dose di 600 mg di ribociclib, un inibitore moderato del CYP3A4 (eritromicina) può aumentare la Cmax e la AUC di ribociclib allo steady state di 1,1 e 1,1 volte, rispettivamente. Simulazioni PBPK hanno suggerito che un inibitore moderato del CYP3A4 può aumentare la Cmax e la AUC di ribociclib 400 mg allo steady state di 1,1 e 1,2 volte, rispettivamente. Alla dose di 200 mg una volta al giorno è stato previsto un incremento della Cmax e della AUC di ribociclib allo steady state di 1,3 e 1,5 volte rispettivamente. Non è necessaria alcuna modifica della dose di ribociclib all'inizio del trattamento con inibitori lievi o moderati del CYP3A4. Tuttavia, è raccomandato il monitoraggio delle ARs correlate a ribociclib.

I pazienti devono essere informati di evitare il consumo di pompelmo o succo di pompelmo. Questi sono noti per la capacità di inibire gli enzimi del citocromo CYP3A4 e possono aumentare l'esposizione a ribociclib.

Sostanze che possono diminuire le concentrazioni plasmatiche di ribociclib

La co-somministrazione di rifampicina, un potente induttore del CYP3A4 (600 mg al giorno per 14 giorni), con una dose singola di 600 mg di ribociclib diminuisce la AUCinf e la Cmax di ribociclib, rispettivamente, del 89% e 81%, rispetto a una dose singola di 600 mg di ribociclib somministrato da solo in soggetti sani. La Cmax di LEQ803 è aumentata di 1,7 volte e la AUCinf diminuita del 27%, rispettivamente. L'uso concomitante di induttori potenti del CYP3A4 può quindi determinare una riduzione dell'esposizione e di conseguenza il rischio di mancanza di efficacia. L'uso concomitante di induttori potenti del CYP3A4 inclusi, ma non limitato a, fenitoina, rifampicina, carbamazepina ed erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) devono essere evitati. Deve essere considerato l'utilizzo di un medicinale concomitante con minima o assente possibilità di induzione del CYP3A4.

L'effetto di un induttore moderato del CYP3A4 sull'esposizione di ribociclib non è stato studiato. Simulazioni PBPK hanno suggerito che un induttore moderato del CYP3A4 (efavirenz) può diminuire la Cmax e la AUC di ribociclib allo steady state del 55% e 74%, rispettivamente, alla dose di 400 mg di ribociclib e del 52% e 71%, rispettivamente, alla dose di 600 mg di ribociclib. L'uso concomitante di induttori moderati del CYP3A4 può quindi determinare una diminuzione dell'esposizione e, di conseguenza, un rischio di compromissione dell'efficacia, in particolare nei pazienti trattati con ribociclib alle dosi di 400 mg o 200 mg una volta al giorno.

Sostanze la cui concentrazione plasmatica può essere alterata da Kisqali

Ribociclib è un inibitore del CYP3A4 da moderato a potente e può interagire con medicinali metabolizzati dal CYP3A4, determinando un aumento delle concentrazioni sieriche del medicinale co-somministrato.

La co-somministrazione di midazolam (substrato del CYP3A4) con dosi multiple di Kisqali (400 mg) ha aumentato l'esposizione di midazolam del 280% (3,80 volte) in soggetti sani, rispetto alla somministrazione di midazolam da solo. Simulazioni PBPK hanno suggerito che con la somministrazione di Kisqali alla dose di 600 mg è previsto un aumento della AUC di midazolam di 5,2 volte. Pertanto, in generale, quando ribociclib è co-somministrato con altri medicinali, deve essere consultato il RCP dell'altro medicinale per le raccomandazioni in materia di co-somministrazione con inibitori del CYP3A4. Si raccomanda cautela in caso di uso concomitante di substrati sensibili del CYP3A4 con un basso indice terapeutico (vedere paragrafo 4.4). Può essere necessario ridurre la dose del substrato sensibile del CYP3A4 con un basso indice terapeutico, incluso, ma non limitato a: alfentanil, ciclosporina, everolimus, fentanil, sirolimus e tacrolimus, poiché ribociclib può aumentare la loro esposizione.

La co-somministrazione di ribociclib con i seguenti substrati del CYP3A4 deve essere evitata: alfuzosina, amiodarone, cisapride, pimozide, chinidina, ergotamina, diidroergotamina, quetiapina, lovastatina, simvastatina, sildenafil, midazolam, triazolam.

La co-somministrazione di caffeina (substrato del CYP1A2) con dosi multiple di Kisqali (400 mg) aumenta l'esposizione alla caffeina del 20% (1,20 volte) in soggetti sani, rispetto alla somministrazione di caffeina da sola. Alla dose clinica rilevante di 600 mg, simulazioni eseguite con modelli di PBPK hanno previsto solo effetti inibitori deboli di ribociclib su substrati di CYP1A2 (aumento della AUC <2 volte).

Sostanze che sono substrati di trasportatori

Valutazioni in vitro hanno indicato che ribociclib può potenzialmente inibire l'attività di trasportatori di medicinali quali P-gp, BCRP, OATP1B1/1B3, OCT1, OCT2, MATE1 e BSEP. È consigliato utilizzare cautela e monitorare la tossicità durante il trattamento concomitante con substrati sensibili di questi trasportatori e che hanno un basso indice terapeutico, inclusi, ma non limitati a: digossina, pitavastatina, pravastatina, rosuvastatina e metformina.

Interazioni con il cibo

Kisqali può essere assunto con o senza cibo (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Medicinali che aumentano il pH gastrico

Ribociclib presenta elevata solubilità a pH uguali o inferiori a 4,5 e nei mezzi di dissoluzione biologici pertinenti (a pH 5,0 e 6,5). La co-somministrazione di ribociclib con altri medicinali che aumentano il pH gastrico non è stata valutata in uno studio clinico; tuttavia, non sono state osservate modifiche dell'assorbimento di ribociclib in un'analisi farmacocinetica di popolazione e di farmacocinetica non compartimentale.

Interazione farmaco-farmaco tra ribociclib e letrozolo

I dati di uno studio clinico in pazienti con cancro della mammella e l'analisi farmacocinetica di popolazione non hanno mostrato interazione tra ribociclib e letrozolo in seguito a co-somministrazione dei due medicinali.

Interazione farmaco-farmaco tra ribociclib e anastrozolo

I dati di uno studio clinico in pazienti con cancro della mammella non hanno mostrato interazioni clinicamente rilevanti tra ribociclib e anastrozolo in seguito alla co-somministrazione di questi medicinali.

Interazione farmaco-farmaco tra ribociclib e fulvestrant

I dati di uno studio clinico in pazienti con cancro della mammella non hanno mostrato effetti clinicamente rilevanti di fulvestrant sull'esposizione a ribociclib in seguito alla co-somministrazione di questi medicinali.

Interazione farmaco-farmaco tra ribociclib e tamoxifene

I dati di uno studio clinico in pazienti con cancro della mammella hanno mostrato che l'esposizione al tamoxifene è aumentata di circa 2 volte in seguito alla co-somministrazione di ribociclib e tamoxifene.

Interazioni farmaco-farmaco tra ribociclib e contraccettivi orali

Non sono stati condotti studi di interazione farmaco-farmaco tra ribociclib e contraccettivi orali (vedere paragrafo 4.6).

Interazioni previste

Medicinali antiaritmici e altri medicinali che possono prolungare l'intervallo QT

Deve essere evitata la co-somministrazione di Kisqali con altri medicinali con potenziale noto di prolungamento dell'intervallo QT come i medicinali antiaritmici (tra cui, ma non solo, amiodarone, disopiramide, procainamide, chinidina e sotalolo) e con altri medicinali che sono noti nel prolungare l'intervallo QT (tra cui, ma non solo, clorochina, alofantrina, claritromicina, ciprofloxacina, levofloxacina, azitromicina, aloperidolo, metadone, moxifloxacina, bepridil, pimozide e ondansetron per via endovenosa) (vedere paragrafo 4.4). Non è raccomandata anche la somministrazione di Kisqali in associazione a tamoxifene (vedere paragrafo 4.1, 4.4 e 5.1).


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Kisqali?


Esiste solo una limitata esperienza di casi noti di sovradosaggio con Kisqali. In caso di sovradosaggio, possono verificarsi sintomi quali nausea e vomito. Inoltre, può verificarsi tossicità ematologica (per es. neutropenia, trombocitopenia) e possibile prolungamento del QTc. In tutti i casi di sovradosaggio, iniziare una terapia di supporto generale in base alle necessità.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Kisqali durante la gravidanza e l'allattamento?


Donne in età fertile/Contraccezione

Prima di iniziare il trattamento con Kisqali deve essere verificato lo stato di gravidanza.

Le donne in età fertile che stanno assumendo Kisqali devono usare misure contraccettive efficaci (ad esempio contraccezione a doppia barriera) durante la terapia e per almeno 21 giorni dopo l'interruzione della terapia.

Gravidanza

Non ci sono studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza. Sulla base dei dati sugli animali, ribociclib può causare danni al feto quando somministrato ad una donna in gravidanza (vedere paragrafo 5.3). Kisqali non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.

Allattamento

Non è noto se ribociclib sia presente nel latte umano. Non ci sono dati sugli effetti di ribociclib sul lattante o sugli effetti di ribociclib sulla produzione del latte. Ribociclib e i suoi metaboliti sono passati rapidamente nel latte dei ratti in allattamento. Si raccomanda che le donne che assumono Kisqali non allattino al seno per almeno 21 giorni dopo l'ultima dose.

Fertilità

Non sono disponibili dati clinici sugli effetti di ribociclib sulla fertilità. Sulla base di studi su animali, ribociclib può compromettere la fertilità negli uomini con potenziale riproduttivo (vedere paragrafo 5.3).


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Kisqali sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Kisqali può alterare lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Consigliare ai pazienti di essere prudenti nella guida di veicoli e nell'utilizzo di macchinari nel caso in cui si sentano affaticati, abbiano capogiri o vertigini durante il trattamento con Kisqali (vedere paragrafo 4.8).


PRINCIPIO ATTIVO


Ogni compressa rivestita con film contiene ribociclib succinato, equivalente a 200 mg di ribociclib.

Eccipienti con effetti noti

Ogni compressa rivestita con film contiene 0,344 mg di lecitina di soia.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Nucleo della compressa

Cellulosa microcristallina

Crospovidone tipo A

Idrossipropilcellulosa basso-sostituita

Magnesio stearato

Silice colloidale anidra

Film di rivestimento

Ferro ossido nero (E172)

Ferro ossido rosso (E172)

Lecitina di soia (E322)

Polivinile alcool (parzialmente idrolizzato)

Talco

Titanio diossido (E171)

Gomma xantana


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 36 mesi

Farmacia: Conservare in frigorifero (2°C – 8°C) fino a 10 mesi.

Paziente: Conservare a temperatura inferiore a 25oC fino a 2 mesi. Conservare nella confezione originale.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


PVC/PCTFE (Polivinile cloruro/policlorotrifluoroetilene) o PA/alu/PVC (poliammide/alluminio/polivinile cloruro) blister contenenti 14 o 21 compresse rivestite con film.

Confezioni unitarie contenenti 21, 42 o 63 compresse rivestite con film e confezioni multiple contenenti 63 (3 confezioni da 21), 126 (3 confezioni da 42) o 189 (3 confezioni da 63) compresse rivestite con film.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

Data ultimo aggiornamento: 09/12/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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