21 novembre 2024
Farmaci - Lovastatina Doc
Lovastatina Doc 20 mg 30 compresse
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Lovastatina Doc 20 mg 30 compresse è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di lovastatina, appartenente al gruppo terapeutico Ipolipemizzanti statine. E' commercializzato in Italia da DOC Generici S.r.l.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- EFFETTI INDESIDERATI
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
DOC Generici S.r.l.MARCHIO
Lovastatina DocCONFEZIONE
20 mg 30 compresseFORMA FARMACEUTICA
compressa
PRINCIPIO ATTIVO
lovastatina
GRUPPO TERAPEUTICO
Ipolipemizzanti statine
CLASSE
A
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO
8,54 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Lovastatina Doc disponibili in commercio:
- lovastatina doc 20 mg 30 compresse (scheda corrente)
- lovastatina doc 40 mg 30 compresse
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Lovastatina Doc »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Lovastatina Doc? Perchè si usa?
Riduzione dei livelli elevati di colesterolo totale e colesterolo LDL nel plasma, in aggiunta alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia primaria quando i cambiamenti dietetici o altri trattamenti non farmacologici isolati non hanno portato a risultati soddisfacenti.
Riduzione del livello di colesterolo nel plasma in caso di ipercolesterolemia combinata e ipertrigliceridemia, quando il livello di colesterolo plasmatico è un problema grave.
Rallentare la progressione dell'aterosclerosi coronarica in pazienti con cardiopatia coronarica e colesterolo totale sierico superiore a 220 mg/dl (5,7 mmol/l).
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Lovastatina Doc?
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- malattia epatica in fase attiva, inclusi inspiegabili, persistenti aumenti dei livelli delle transaminasi sieriche; colestasi;
- miopatia;
- somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4, per es. itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone (vedere paragrafo 4.5);
- gravidanza e l'allattamento (vedere paragrafo 4.6);
- alcolismo.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Lovastatina Doc?
Effetti a carico della muscolatura scheletrica
La lovastatina, come altri inibitori della 3-idrossi-3-metilglutaril coenzima A reduttasi (HMG-CoA reduttasi) può causare occasionalmente miopatia, che si manifesta con dolori muscolari, dolorabilità o debolezza e con aumento dei livelli di creatin-chinasi (CK) superiore a 5 volte il limite superiore della norma (LSN).
La miopatia talvolta si manifesta come rabdomiolisi con o senza blocco renale acuto secondario a mioglobinuria, raramente con esito fatale. Il rischio di miopatia è aumentato dagli alti livelli di attività inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma.
Come per altri inibitori HMG-CoA reduttasi, il rischio di miopatia/rabdomiolisi è correlato alla dose. In uno studio clinico in cui i pazienti sono stati attentamente monitorati ed alcuni farmaci interagenti sono stati esclusi, si è verificato un singolo caso di miopatia su 4.933 pazienti randomizzati con lovastatina 20-40 mg al giorno per 48 settimane e 4 casi su 1649 pazienti randomizzati con 80 mg al giorno.
La prevalenza e la gravità della miopatia aumenta quando l'inibitore della HMG-CoA reduttasi viene somministrato in concomitanza con medicinali che causano miopatia quali fibrati e niacina.
La co-somministrazione di lovastatina e gemfibrozil deve essere evitata a causa di interazioni farmacocinetiche (vedere paragrafo 4.5). La combinazione di lovastatina con altri fibrati o niacina deve essere limitata ai pazienti con iperlipidemia combinata grave e ad alto rischio cardiovascolare.
Come altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, la lovastatina viene metabolizzata dall'isoenzima 3A4 del citocromo P 450 (CYP3 A4). Alcune sostanze con un significativo effetto inibitorio su questa via metabolica a dosi terapeutiche possono determinare un aumento dei livelli plasmatici di lovastatina ed aumentare il rischio di miopatia. Queste sostanze comprendono immunosoppressori (compresa la ciclosporina), mibefradil (un calcio antagonista come il tetralolo), agenti antifungini azolici quali itraconazolo e ketoconazolo, antibiotici macrolidici quali eritromicina e claritromicina, inibitori della proteasi dell'HIV, verapamil e l'antidepressivo nefazodone. La frequenza della rabdomiolisi aumenta quando l'amiodarone viene somministrato in concomitanza con l'inibitore della riduttasi HMG-CoA lovastatina.
Poiché esiste una chiara correlazione tra l'aumento della concentrazione plasmatica dei metaboliti attivi di lovastatina e l'insorgenza di miopatia, i pazienti trattati con immunosoppressori non devono superare la dose giornaliera di 20 mg (vedere paragrafo 4.2). Se si riscontra un significativo aumento dei livelli di creatina chinasi > 5x LSN, o se la miopatia viene diagnosticata o sospettata, il trattamento con lovastatina deve essere interrotto.
Gli inibitori della HMG-CoA reduttasi ed i medicinali antifungini che sono derivati azolici inibiscono la sintesi del colesterolo in punti differenti della via di sintesi. I pazienti che ricevono un trattamento con ciclosporina devono sospendere la lovastatina qualora sia necessario un trattamento fungicida sistemico con un derivato azolico. I pazienti che stanno assumendo ciclosporina devono essere strettamente monitorati qualora necessitino di un trattamento sistemico con un derivato azolico antifungino.
La dose di lovastatina non deve superare i 20 mg/die in pazienti che sono trattati contemporaneamente con danazolo, gemfibrozil, altri fibrati o dosi ipolipemizzanti (≥ mg/die) di niacina. L'uso concomitante di lovastatina e gemfibrozil deve essere evitato a meno che non sia probabile che i benefici attesi nel cambiamento dei livelli lipidici prevalgano sul maggiore rischio associato a questa combinazione di medicinali.
I benefici del trattamento con lovastatina in pazienti che assumono altri fibrati, niacina, ciclosporina o danazolo devono essere attentamente considerati per quanto riguarda l'aumento del rischio associato all'uso di questa combinazione di farmaci.
L'uso combinato di lovastatina a dosi superiori a 40 mg al giorno con amiodarone o verapamil deve essere evitato a meno che il beneficio clinico non prevalga sul maggior rischio di miopatia.
In pochi casi è stato segnalato che le statine inducono de novo o aggravano la miastenia gravis o la miastenia oculare preesistenti (vedere paragrafo 4.8). In caso di peggioramento dei sintomi LOVASTATINA DOC deve essere interrotto. Sono state segnalate recidive quando è stata (ri)somministrata la stessa statina o una statina diversa.
Misurazione della creatinchinasi (CK)
La creatinchinasi (CK) non deve essere misurata dopo intensa attività fisica o in presenza di una possibile altra causa di aumento della CK che possa rendere complessa l'interpretazione del risultato. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (>5x LSN), deve essere effettuato un test di conferma entro 5-7 giorni.
Prima del trattamento
Tutti i pazienti che iniziano la terapia con lovastatina o ai quali venga aumentata la dose devono essere avvertiti del rischio di miopatia ed invitati a segnalare tempestivamente qualsiasi dolore muscolare, dolorabilità o debolezza inspiegabile.
Si deve usare cautela nei pazienti con fattori predisponenti alla rabdomiolisi. Per stabilire un valore basale di riferimento, prima di iniziare un trattamento è necessario la misurazione del livello di CK nelle seguenti situazioni:
- danno renale;
- ipertiroidismo non curato;
- storia personale o familiare di malattie muscolari ereditarie;
- storia pregressa di tossicità muscolare con altre statine o fibrati;
- abuso di alcol;
In questi casi il rischio correlato al trattamento deve essere considerato in rapporto al possibile beneficio ed è raccomandato il monitoraggio clinico.
Se un paziente ha precedentemente manifestato disturbi muscolari durante il trattamento con un fibrato o una statina, il trattamento con un diverso membro della classe deve essere iniziato solo con cautela.
Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (>5xLSN), il trattamento non deve essere iniziato.
Durante il trattamento
Se si verificano dolore muscolare, debolezza o crampi mentre un paziente sta ricevendo un trattamento con una statina, i suoi livelli di CK devono essere misurati. Se, in assenza di una intensa attività fisica, questi livelli vengono rilevati significativamente elevati (>5xLSN), il trattamento deve essere interrotto.
Se i sintomi muscolari sono gravi e causano disturbi quotidiani, anche se i livelli di CK sono ≤ 5xLSN, deve essere presa in considerazione l'interruzione del trattamento.
Se si sospetta la miopatia per qualsiasi altra ragione, il trattamento deve essere interrotto.
Se i sintomi si risolvono e i livelli di CK tornano alla normalità, la reintroduzione della statina o l'introduzione di una statina alternativa possono essere considerate alla dose più bassa e con un attento monitoraggio.
La terapia con lovastatina deve essere temporaneamente interrotta alcuni giorni prima di essere sottoposti ad intervento chirurgico o ad altro intervento medico invasivo.
Effetti a carico del fegato
Negli studi clinici iniziali, in alcuni pazienti si sono verificati aumenti significativi (fino a 3x l'LSN) delle transaminasi, insorti di solito da 3 a 12 mesi dopo l'inizio della terapia con lovastatina. Non vi è stata alcuna evidenza di ipersensibilità. Una biopsia epatica è stata eseguita in uno di questi pazienti ed ha mostrato una lieve epatite focalizzata. Alcuni di questi pazienti presentavano anomalie nei test della funzionalità epatica prima del trattamento con lovastatina e/o consumavano notevoli quantità di alcol. Nei pazienti in cui il farmaco è stato sospeso o interrotto a causa dell'aumento nei livelli di transaminasi, compreso il paziente sottoposto a biopsia epatica, i livelli delle transaminasi sono diminuiti lentamente fino ai livelli pre-trattamento.
In uno studio di 48 settimane eseguito su 8.245 pazienti, l'incidenza di aumenti significativi (più di 3x l'LSN) delle transaminasi sieriche in test successivi è stata dello 0,1% per il placebo, dello 0,1% a 20 mg/die, dello 0,9% a 40 mg/die e 1,5% a 80 mg/die nei pazienti trattati con lovastatina.
Si raccomanda di effettuare i test di funzionalità epatica prima di iniziare il trattamento nei pazienti con storia pregressa di malattia epatica o quando diversamente indicato clinicamente. Si raccomanda di effettuare i test di funzionalità epatica in tutti i pazienti prima di iniziare il trattamento con 40 mg o più al giorno e successivamente se clinicamente indicato
Se il livello delle transaminasi sieriche sale a più di tre volte l'ULN, il rischio potenziale di continuare la terapia con lovastatina deve essere valutato rispetto ai benefici previsti. Analisi delle transaminasi devono essere ripetute tempestivamente: se questi aumenti sono persistenti o progressivi, il trattamento deve essere sospeso.
Lovastatina deve essere usata con cautela nei pazienti con storia pregressa di malattia epatica. Una malattia epatica in fase attiva è una controindicazione all'uso di lovastatina (vedere paragrafo 4.3).
Esami oftalmologici
In assenza di qualsiasi terapia farmacologica, si prevede, a causa dell'invecchiamento, un aumento della prevalenza delle opacità del cristallino. I dati a lungo termine derivati da studi clinici non indicano un effetto indesiderato della lovastatina a carico del cristallino.
Ipercolesterolemia Familiare Omozigote
La lovastatina è meno efficace nei pazienti affetti da rara ipercolesterolemia familiare omozigote, probabilmente perché questi pazienti mancano di recettori LDL funzionali. Nei pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare omozigote, la lovastatina sembra aumentare con maggiore frequenza i livelli delle transaminasi (vedere paragrafo 4.8).
Ipertrigliceridemia
La lovastatina possiede un effetto solo moderato nell'abbassamento del livello di trigliceridi e non è indicata quando l'ipertrigliceridemia è la patologia di maggiore rilevanza (per esempio iperlipidemia di Tipi I, IV e V).
Antagonisti della vitamina K
Esiste il rischio di un maggiore effetto degli antagonisti della vitamina K (vedere paragrafo 4.5 - Derivati della cumarina).
Pazienti con insufficienza renale
La lovastatina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti affetti da insufficienza renale grave (clearance di creatinina inferiore o uguale a 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.2).
Ipercolesterolemia secondaria
In caso di ipercolesterolemia secondaria causata da ipotiroidismo o sindrome nefrosica, è necessario trattare prima la malattia di base.
Malattia interstiziale polmonare
Sono stati riportati casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare con alcune statine, specialmente durante terapie a lungo termine (vedere paragrafo 4.8). Questa patologia si può manifestare con dispnea, tosse non produttiva e peggioramento dello stato di salute generale (affaticamento, perdita di peso e febbre). Se si sospetta che un paziente stia sviluppando malattia interstiziale polmonare, la terapia con statine deve essere interrotta.
Diabete mellito
Alcune evidenze suggeriscono che le statine, come effetto di classe, aumentino la glicemia e in alcuni pazienti, ad alto rischio di sviluppare diabete, possano indurre un livello di iperglicemia tale per cui è appropriato il ricorso ad una terapia antidiabetica. Questo rischio, tuttavia, è superato dalla riduzione del rischio vascolare con l'uso di statine e pertanto non deve essere motivo di interruzione del trattamento. I pazienti a rischio (glicemia a digiuno 5,6-6,9 mmol/L, BMI>30 kg/m2, livelli elevati di trigliceridi, ipertensione) devono essere monitorati sia a livello clinico sia a livello biochimico in accordo con le linee guida nazionali.
Vi sono state segnalazioni molto rare di una miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM) durante o dopo il trattamento con alcune statine. L'IMNM è clinicamente caratterizzata da debolezza muscolare prossimale persistente ed elevata creatinchinasi sierica, che persistono nonostante l'interruzione del trattamento con la statina.
Altri:
LOVASTATINA DOC contiene lattosio monoidrato
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Lovastatina Doc?
Interazioni con CYP3A4
La lovastatina non possiede attività inibitoria sul CYP3A4; pertanto non si ritiene che possa influire sulle concentrazioni plasmatiche di altri farmaci metabolizzati dal CYP3A4. Tuttavia, la lovastatina è un substrato di P450 3A4. Durante il trattamento con lovastatina, i potenti inibitori del citocromo P450 3A4 possono aumentare il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumentando l'attività inibitoria dell'inibitore dell'HMG-CoA reduttasi nel plasma. Tali inibitori includono, per esempio, itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori dell'HIV proteasi e nefazodone (vedere paragrafo 4.4).
La combinazione di questi potenti inibitori del CYP3A4 è pertanto controindicata.
Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori dell'HIV proteasi e nefazodone non può essere evitato, il trattamento con lovastatina deve essere interrotto durante il periodo di trattamento.
Interazioni con farmaci ipolipemizzanti che possono causare miopatia se somministrati da soli
Il rischio di miopatia inclusa rabdomiolisi aumenta con la somministrazione dei seguenti medicinali ipolipemizzanti, che non sono potenti inibitori del CYP3A4, ma che possono causare miopatia se somministrati da soli (vedere paragrafo 4.4):
- Gemfibrozil
- Altri fibrati
- Niacina (acido nicotinico) (≥ 1 g/giorno).
- Ciclosporina
Danazolo
Il rischio di miopatia e rabdomiolisi è aumentato dalla somministrazione concomitante di danazolo con dosi più elevate di lovastatina (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Amiodarone e verapamil
Il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumenta quando amiodarone o verapamil sono somministrati in concomitanza con dosi più elevate di un membro strettamente correlato alla classe degli inibitori della reduttasi HMG-CoA (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). La dose di lovastatina non deve superare i 40 mg al giorno in pazienti che ricevono trattamenti concomitanti con amiodarone o verapamil a meno che il beneficio clinico non prevalga probabilmente sul maggior rischio di miopatia e rabdomiolisi.
Succo di pompelmo
Il succo di pompelmo contiene uno o più ingredienti che inibiscono il CYP 3A4 e possono quindi aumentare le concentrazioni plasmatiche dei medicinali metabolizzati dal CYP 3A4. Quantità molto elevate di succo di pompelmo (più di un litro al giorno) aumentano significativamente l'attività inibitoria dell'HMG-CoA reduttasi durante la terapia con lovastatina e pertanto tali quantità devono essere evitate.
Derivati cumarinici
Quando la lovastatina e i derivati cumarinici vengono assunti contemporaneamente, in alcuni pazienti il tempo di protrombina può essere prolungato. Nei pazienti in terapia anticoagulante, il tempo di protrombina deve essere controllato prima di iniziare la terapia con lovastatina e, durante le prime fasi della terapia, abbastanza frequentemente per garantire che non si verifichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombina.
Dopo stabilizzazione del tempo di protrombina, i controlli possono essere eseguiti con la frequenza abitualmente raccomandata per i pazienti sottoposti a terapia con cumarinici. Se la dose di lovastatina viene modificata, è necessario ripetere le stesse procedure. La terapia con lovastatina non è stata associata a sanguinamento o alterazioni del tempo di protrombina in pazienti che non hanno ricevuto terapia anticoagulante.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Lovastatina Doc? Dosi e modo d'uso
Prima di iniziare il trattamento, deve essere esclusa qualsiasi causa di ipercolesterolemia secondaria.
Prima di assumere lovastatina è consigliabile seguire una dieta standard per abbassare il colesterolo che può essere mantenuta per tutto il trattamento.
Posologia
Ipercolesterolemia
La dose iniziale è generalmente di 20 mg al giorno, somministrata in dose singola con il pasto serale.
Nei pazienti con ipercolesterolemia da lieve a moderata, il trattamento può essere iniziato a 10 mg/die di lovastatina.
È stato dimostrato che singole dosi giornaliere somministrate con il pasto serale siano più efficaci della stessa dose somministrata a colazione, probabilmente perché la sintesi del colesterolo avviene principalmente durante la notte. Qualsiasi aggiustamento della dose deve essere effettuato ad intervalli di almeno quattro settimane.
La dose massima giornaliera che può essere somministrata è di 80 mg in una singola dose o divisa in due dosi da assumere a colazione e a cena. Due dosi giornaliere sembrano essere più efficaci di una singola dose giornaliera.
La dose di lovastatina deve essere ridotta se i livelli di colesterolo LDL scendono al di sotto di 75 mg/dl (1,9 mmol/l) o se la concentrazione di colesterolo totale nel siero scende al di sotto di 140 mg/dl (3,6 mmol/l).
Aterosclerosi coronarica
Negli studi in cui la lovastatina è stata utilizzata nel trattamento dell'aterosclerosi coronarica con o senza terapia concomitante, le dosi utilizzate sono state da 20 a 80 mg al giorno, somministrate in dosi singole o frazionate. In entrambi gli studi nei quali la lovastatina è stata utilizzata da sola, la dose è stata ridotta quando la concentrazione di colesterolo plasmatico totale è scesa al di sotto di 110 mg/dl (2,85 mmol/l) o quando il colesterolo LDL è sceso a valori inferiori a 80 mg/dl (2,1 mmol/l) rispettivamente.
Terapia concomitante
La lovastatina è efficace da solo o in combinazione con sequestranti biliari.
Nei pazienti che assumono contemporaneamente ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, altri fibrati o dosi ipolipemizzanti di niacina (≥ 1 g/die), la dose di lovastatina non deve generalmente superare i 20 mg/die. Per i pazienti che assumono amiodarone o verapamil contemporaneamente a lovastatina, la dose di lovastatina non deve superare i 40 mg/die (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Danno renale
Poiché lovastatina non va incontro ad una significativa escrezione renale, non è necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con un'insufficienza renale moderata.
Nei pazienti affetti da insufficienza renale grave (clearance di creatinina inferiore o uguale a 30 ml/min) dosaggi superiori a 20 mg/die devono essere attentamente valutati e, se necessario, il trattamento deve essere iniziato con cautela (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia dell'uso di lovastatina nei bambini ed adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.
Pazienti anziani
Non sono necessari aggiustamenti posologici nei pazienti anziani.
Modo di somministrazione
LOVASTATINA DOC è somministrata per via orale in dose singola con il pasto serale
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Lovastatina Doc?
Non è possibile raccomandare alcun trattamento specifico fino a quando non sia stata ottenuta ulteriore esperienza per quanto riguarda il sovradosaggio di lovastatina. Devono essere adottate le normali misure e monitorata la funzionalità epatica.
Non esistono dati relativi alla rimozione di lovastatina e dei suoi metaboliti nel sangue umano mediante dialisi.
Cinque volontari sani hanno ricevuto fino a 200 mg di lovastatina in dose singola senza effetti collaterali clinicamente significativi. Sono stati riportati casi isolati di sovradosaggio accidentale. Nessuno dei pazienti ha avuto sintomi specifici e tutti hanno recuperato senza conseguenze. La dose più alta era da 5 a 6 g.
EFFETTI INDESIDERATI
Quali sono gli effetti collaterali di Lovastatina Doc?
Le frequenze delle reazioni avverse sono classificate come segue:
comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: reazioni di ipersensibilità, che comprendono uno o più dei seguenti effetti indesiderati: anafilassi, angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, leucopenia, eosinofilia, anemia emolitica, anticorpi anti-nucleo positivi (ANA), velocità di sedimentazione aumentata, artrite, artralgia, orticaria, astenia, fotosensibilità, febbre, vampate, brividi, dispnea e malessere.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Raro: anoressia
Disturbi psichiatrici
Non comune: insonnia, difficoltà a dormire
Raro: disturbi psicologici inclusa ansia
Non nota: perdita di memoria, depressione, incubi.
Patologie del sistema nervoso
Comune: vertigini, cefalea, parestesia, neuropatia periferica.
Non nota: miastenia gravis
Patologie dell'occhio
Comune: disturbi visivi.
Non nota: miastenia oculare
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Non nota: casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare, soprattutto con la terapia a lungo termine (vedere paragrafo 4.4).
Patologie gastrointestinali
Comune: flatulenza, diarrea, stitichezza, nausea, dispepsia, dolori addominali, vomito.
Non comune: secchezza delle fauci, disturbi del gusto.
Raro: pancreatite.
Patologie epatobiliari
Raro: ittero colestatico, epatite.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: eruzione cutanea
Non comune: prurito
Raro: eritema multiforme compresa la sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, perdita di capelli.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Comune: crampi muscolari, mialgia
Raro: miopatia, rabdomiolisi.
Non nota: miopatia necrotizzante immuno-mediata (vedere paragrafo 4.4).
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Raro: disfunzione erettile.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: stanchezza.
Esami diagnostici
Raro: aumento della concentrazione delle transaminasi sieriche (> 3 volte il limite superiore normale), aumento della fosfatasi alcalina e bilirubina, aumento del livello di creatin chinasi a causa di una frazione CK di origine non cardiaca.
Diabete mellito
La frequenza dipende dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno ≥ 5.6 mmol/L, BMI>30 kg/m2, livelli elevati di trigliceridi, storia di ipertensione).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Lovastatina Doc durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
L'uso di LOVASTATINA DOC è controindicato durante la gravidanza.
La sicurezza nelle donne in gravidanza non è stata stabilita. Non sono stati condotti studi clinici controllati con lovastatina in donne in gravidanza. Sono state riportate rare segnalazioni di anomalie congenite a seguito dell'esposizione intrauterina agli inibitori della reduttasi HMG-CoA. Tuttavia, in un'analisi prospettica di circa 200 gravidanze esposte, durante il primo trimestre, alla lovastatina o ad un altro inibitore strettamente correlato della HMG-CoA reduttasi, l'incidenza delle anomalie congenite è risultata paragonabile a quella osservata nella popolazione generale. Il numero di gravidanze analizzato è stato statisticamente sufficiente per escludere un aumento di 2,5 volte o più delle anomalie congenite rispetto all'incidenza basale.
L'aterosclerosi è un processo cronico e l'interruzione ordinaria dei farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza deve avere un impatto limitato sul rischio a lungo termine associato all'ipercolesterolemia primaria. Inoltre, il colesterolo ed altri prodotti della biosintesi del colesterolo sono componenti importanti dello sviluppo fetale, tra cui lo sviluppo della sintesi steroidea e la formazione delle membrane cellulari. Poiché gli inibitori della HMG-CoA reduttasi, come, ad esempio, la lovastatina, riducono la sintesi del colesterolo e probabilmente la sintesi di altri prodotti della biosintesi del colesterolo, la lovastatina è controindicata in gravidanza. Lovastatina deve essere usata nelle donne in età fertile solo se è estremamente improbabile che possano avere una gravidanza. Se una paziente in trattamento con lovastatina rimane incinta, il trattamento deve essere interrotto e la donna informata del potenziale rischio per il feto.
Allattamento
Non è noto se la lovastatina sia escreta nel latte materno. Tuttavia, poiché molti medicinali vengono escreti nel latte materno e poiché esiste un potenziale rischio di effetti collaterali gravi, le donne che assumono la lovastatina non devono allattare al seno i loro bambini (vedere paragrafo 4.3 “Controindicazioni”).
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Lovastatina Doc sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
LOVASTATINA DOC non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Tuttavia, durante la guida di veicoli e l'utilizzo di macchinari, è necessario tenere presente che durante l'esperienza postmarketing sono stati segnalati rari casi di capogiri.
PRINCIPIO ATTIVO
Una compressa contiene 10 mg, 20 mg o 40 mg di lovastatina.
Eccipiente con effetti noti: lattosio monoidrato.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Lattosio monoidrato
Butilidrossianisolo
Cellulosa microcristallina
Magnesio stearato
Amido di mais
Giallo di chinolina (E104)
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 48 mesi
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Confezioni da 30 compresse in blister di alluminio duro/opaco e PVC bianco.
Data ultimo aggiornamento: 22/06/2023
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
Farmaci e integratori:
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