21 novembre 2024
Farmaci - Solaraze
Solaraze 3% gel 1 tubo da 60 g
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Solaraze 3% gel 1 tubo da 60 g è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti: dermatologo (classe A), a base di diclofenac sodico, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da Almirall S.p.A.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Almirall S.A.CONCESSIONARIO:
Almirall S.p.A.MARCHIO
SolarazeCONFEZIONE
3% gel 1 tubo da 60 gFORMA FARMACEUTICA
gel
PRINCIPIO ATTIVO
diclofenac sodico
GRUPPO TERAPEUTICO
Analgesici FANS
CLASSE
A
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti: dermatologo
PREZZO
50,09 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Solaraze disponibili in commercio:
- solaraze u.est. 1 tubo 25 g di gel 3%
- solaraze 3% gel 1 tubo da 60 g (scheda corrente)
- solaraze 3% gel 1 tubo da 90 g
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Solaraze »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Solaraze? Perchè si usa?
Trattamento della cheratosi attinica (CA) negli adulti.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Solaraze?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
A causa di reazioni crociate, il gel non va usato in pazienti che hanno presentato reazioni da ipersensibilità, con sintomi quali asma, riniti allergiche o orticaria, all'acido acetilsalicilico o ad altri agenti antinfiammatori non steroidei.
L'uso del medicinale è controindicato nel terzo trimestre di gravidanza (vedere Paragrafo 4.6)
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Solaraze?
Grazie al basso assorbimento sistemico di Solaraze, la possibilità che si verifichino effetti collaterali sistemici a seguito dell'applicazione topica di Solaraze è bassa rispetto alla frequenza con cui si verificano effetti collaterali con il diclofenac somministrato per via orale. Tuttavia, la possibilità di eventi avversi sistemici con l'applicazione di diclofenac topico non può essere esclusa se il preparato viene usato su aree cutanee estese e per un periodo prolungato (vedere informazioni sulle forme sistemiche di diclofenac). Questo medicinale va usato con cautela nei pazienti con anamnesi di e/o ulcere o emorragie gastrointestinali attive e in pazienti con ridotte funzioni cardiache, renali o del fegato in quanto sono stati riportati casi isolati di reazioni sistemiche avverse consistenti in affezioni renali in pazienti dopo somministrazione topica di antiflogistici.
È noto che i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) possono interferire con la funzione piastrinica. Nonostante la probabilità di effetti collaterali a livello sistemico sia molto bassa, è richiesta cautela nell'uso del prodotto nei pazienti con emorragia endocranica e diatesi emorragica.
Durante il trattamento deve essere evitata l'esposizione diretta al sole, ivi compresi i solarium. In caso si verifichino reazioni dovute a sensibilità cutanea, interrompere il trattamento.
Si deve evitare di applicare il Solaraze a ferite, infezioni e a dermatiti esfoliative. Si deve evitare che il prodotto entri in contatto con gli occhi o le mucose; non deve essere ingerito.
Interrompere il trattamento se si sviluppa rush cutaneo dopo l'applicazione del medicinale.
Il diclofenac topico può essere usato con bendaggi non occlusivi, ma non deve essere usato con un bendaggio occlusivo che non lasci passare aria.
Questo medicinale contiene 10 mg di alcol benzilico per ogni g. L'alcol benzilico può causare reazioni allergiche e lieve irritazione locale.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Solaraze?
Dato che l'assorbimento sistemico di diclofenac da un'applicazione topica è molto basso, tali interazioni sono molto improbabili.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Solaraze? Dosi e modo d'uso
Uso negli adulti: Solaraze va applicato localmente sull'area interessata due volte al giorno, massaggiando delicatamente il gel per favorirne l'assorbimento. La quantità necessaria dipende dalle dimensioni dell'area interessata. Generalmente 0,5 grammi (le dimensioni di un pisello) di gel sono sufficienti per una zona lesa di 5 cm × 5 cm. La quantità massima giornaliera di 8 grammi di gel permette il trattamento simultaneo fino ad un'area di pelle di 200 cm2. La normale durata della terapia va dai 60 ai 90 giorni. L'efficacia massima si ottiene con una durata del trattamento verso il livello più alto di questo intervallo. La guarigione completa delle lesioni o gli effetti terapeutici ottimali possono risultare evidenti dopo 30 giorni dalla cessazione della terapia.
Uso negli anziani: la normale dose per adulti.
Popolazione pediatrica: la cheratosi attinica non è una condizione generalmente riscontrata all'interno della popolazione pediatrica e non è quindi stata studiata. Di conseguenza, le raccomandazioni sul dosaggio e le indicazioni per l'uso di Solaraze nei bambini e adolescenti non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Metodo di somministrazione
Uso cutaneo.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Solaraze?
Grazie al basso tasso di assorbimento sistemico di Solaraze, le possibilità di sovradosaggio conseguenti all'uso topico sono assai poco probabili. La cute andrà tuttavia sciacquata con acqua. Non si sono verificati casi clinici di ingestione del Solaraze che hanno provocato sovradosaggio.
In caso di ingestione accidentale (100 g di Solaraze gel contengono 3000 mg di diclofenac sodico) con conseguenti reazioni allergiche sistemiche significative, andranno prese le misure terapeutiche generali normalmente adottate nel trattamento di avvelenamenti con farmaci antinfiammatori non steroidei.
In caso di complicazioni quali insufficienza renale, convulsioni, irritazione gastrointestinale e depressione respiratoria, il paziente dovrà essere sottoposto ad un trattamento di supporto delle funzioni vitali e sintomatico. In special modo devono essere prese in considerazione, entro breve tempo dall'ingestione, la decontaminazione gastrica e l'uso di carbone attivo.
Determinate terapie, quali la diuresi forzata e la dialisi non avranno probabilmente effetti terapeutici nell'eliminazione di farmaci antinfiammatori non steroidei a causa dell'elevato potere legante per le proteine plasmatiche.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Solaraze durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza La concentrazione sistemica di diclofenac è più bassa dopo somministrazione topica rispetto a quella delle formulazioni orali. In riferimento all'esperienza con FANS sistemici, si raccomanda:
- l'inibizione della sintesi delle prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo fetale. Studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto spontaneo, malformazioni cardiache e gastroschisi dopo l'uso degli inibitori della sintesi delle prostaglandine all'inizio della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache è aumentato da meno dell'1% a circa 1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.
- Studi nell'animale hanno mostrato tossicità riproduttiva. Nell'animale, la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha determinato un aumento delle perdite pre e postimpianto e mortalità embrio-fetale. Inoltre, somministrando inibitori della sintesi delle prostaglandine ad animali nel periodo organogenetico, si è registrato l'aumento di dell'incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari.
Nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono provocare nel feto:
- danno alla funzione renale. Dalla 12a settimana: oligoidramniosi (di regola reversibile dopo l'interruzione della terapia) oppure anamniosi (in particolare associata a esposizione prolungata). Dopo la nascita: l'insufficienza renale può persistere (in particolare a seguito dell'esposizione tardiva e prolungata).
- Tossicità polmonare e cardiaca nel feto (ipertensione polmonare con chiusura prematura del dotto arterioso). Il rischio sussiste dall'inizio del 6° mese e aumenta se la somministrazione è prossima al termine della gravidanza.
- Possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, effetto antiaggregante che si può manifestare anche a dosi molto basse.
- Inibizione delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio.
- Aumentato rischio di edema per la madre.
Allattamento Come altri FANS, diclofenac passa nel latte materno in piccola quantità. Tuttavia, alle dosi terapeutiche raccomandate per Solaraze, non si prevedono effetti nel lattante. Data la mancanza di studi controllati nelle donne che allattano, Solaraze deve essere usato nelle donne che allattano solo su consiglio del medico. In questa evenienza, Solaraze non deve essere applicato all'area cutanea del seno delle puerpere nel periodo di allattamento, né in altre ampie aree cutanee e nemmeno per periodi prolungati (vedere paragrafo 4.4).
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Solaraze sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Solaraze non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni grammo di prodotto contiene 30 mg di diclofenac sodico (3% p/p).
Eccipienti con effetto noto:
1 g di gel contiene 10 mg di alcol benzilico.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
ECCIPIENTI
Sodio ialuronato, alcol benzilico, macrogol monometiletere 350 e acqua depurata.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 24 mesi
Non conservare a temperature superiori ai 25°C.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Il prodotto viene fornito in un tubo di alluminio sigillato, rivestito all'interno da materiale epossifenolico, con tappo a vite in polipropilene bianco e una punta perforante, nelle confezioni da 25 g, 50 g, 60 g, 90 g e 100 g.
Non tutte le confezioni sono commercializzate.
Data ultimo aggiornamento: 29/07/2024
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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