22 novembre 2024
Gentamicina Solfato L.F.M.
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Cos'è Gentamicina Solfato L.F.M. (gentamicina solfato)
Gentamicina Solfato L.F.M. è un farmaco a base di gentamicina solfato, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici aminoglicosidici. E' commercializzato in Italia da Laboratorio Farmacologico Milanese S.r.l.
Confezioni e formulazioni di Gentamicina Solfato L.F.M. disponibili in commercio
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A cosa serve Gentamicina Solfato L.F.M. e perchè si usa
Infezioni da germi sensibili alla gentamicina:
- Forme pleuro-polmonari: bronchiti, broncopolmoniti, polmonite franca-lobare, pleuriti, empiemi.
- Infezioni urinarie acute e croniche: cistiti, pieliti, cistopieliti, pielonefriti, calcolosi infette (del bacinetto, dell'uretere, della vescica), uretriti, prostatiti, vescicoliti.
- Stati settici: batteriemie, setticemie, setticopiemie, sepsi neonatali.
- Infezioni del sistema nervoso: meningiti, meningoencefaliti, ecc.
- Infezioni chirurgiche: ascessi, flemmoni, osteomieliti, infezioni traumatiche.
- Infezioni otorinolaringoiatriche: otiti medie purulente, sinusiti, mastoiditi, tonsilliti, faringotonsilliti.
- Infezioni ostetrico-ginecologiche: aborto settico, metriti, parametriti, salpingiti, salpingo-ovariti, pelvi- peritoniti, mastiti, ecc.
- Ustioni: infezioni insorte nelle gravi ustioni e nei trapianti cutanei, eventualmente in associazione alla forma topica.
Nelle infezioni da germi Gram-negativi sospette o documentate, Gentamicina solfato L.F.M. può essere considerato come farmaco di scelta.
Nelle infezioni gravi che mettono in pericolo la vita del paziente, Gentamicina solfato L.F.M. può essere somministrata in associazione ad un antibiotico betalattamico (carbenicillina o similari nelle infezioni da Pseudomonas aeruginosa e un antibiotico di tipo penicillinico nelle endocarditi da Streptococchi del gruppo D).
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Gentamicina Solfato L.F.M.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Anamnesi di ipersensibilità o di reazioni tossiche agli aminoglicosidi. Miastenia grave. Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Gentamicina Solfato L.F.M. può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gli antibiotici aminoglicosidici attraversano la placenta e possono causare danni fetali qualora somministrati a donne in gravidanza. Sono stati riportati casi di sordità congenita bilaterale irreversibile in bambini le cui madri avevano ricevuto aminoglicosidi, incluso Gentamicina solfato L.F.M., durante la gravidanza.
Se Gentamicina solfato L.F.M. viene somministrato durante la gravidanza o se la paziente si accorge di avere iniziato una gravidanza mentre assume Gentamicina solfato L.F.M., la paziente stessa deve essere avvertita del potenziale rischio per il feto. In caso di esposizione alla gentamicina durante la gravidanza, si raccomanda di monitorare la funzione renale e uditiva del neonato.
In donne che allattano, Gentamicina solfato L.F.M. è escreto nel latte materno in piccole quantità. Il neonato allattato al seno può sviluppare diarrea e infezioni fungine delle membrane mucose, tali da richiedere l'interruzione dell'allattamento al seno. Tenere presente la possibilità di sensibilizzazione. A causa delle potenziali reazioni avverse gravi correlabili agli aminoglicosidi, occorre decidere se interrompere l'allattamento o sospendere il trattamento, tenendo in considerazione l'importanza del farmaco per la madre.
Quali sono gli effetti indesiderati di Gentamicina Solfato L.F.M.
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di gentamicina, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.
Patologie renali ed urinarie
Proteinuria
Compromissione della funzione renale, insufficienza renale acuta, iperfosfaturia, aumento dell'azotemia (reversibile), Sindrome simil Fanconi con aminoaciduria e acidosi metabolica in pazienti trattati con dosi elevate per un periodo prolungato. Le anormalità nei valori dei test clinici di laboratorio possono essere talvolta associati ad una correlata sintomatologia clinica.
Patologie dell'orecchio
Ronzii, riduzione della sensibilità uditiva che può essere irreversibile. Perdita irreversibile dell'udito, sordità.
Patologie del sistema nervoso
Convulsioni, allucinazioni, attacchi epilettici, vertigini, tinnito, torpore, parestesie, fascicolazioni, sindrome tipo miastenia gravis, febbre, cefalea, polineuropatie, encefalopatia, blocco neuromuscolare, capogiri.
Disturbi psichiatrici
Confusione, depressione, sindrome cerebrale organica acuta, allucinazioni.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Depressione respiratoria.
Patologie dell'occhio
Disturbi della visione.
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Danno vestibolare, perdita dell'udito, malattia di Ménière, tinnito, vertigini.
Patologie gastrointestinali
Anoressia, perdita di peso, nausea, vomito, scialorrea, stomatite, stati transitori di epatomegalia, colite pseudomembranosa.
Patologie vascolari
Ipertensione, ipotensione.
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni di ipersensibilità di gravità variabile, da eruzione cutanea e prurito, febbre da farmaco alle gravi reazioni acute da ipersensibilità (anafilassi) fino allo shock anafilattico.
Esami diagnostici
Aumento delle transaminasi sieriche (AST, ALT), della latticodeidrogenasi (LDH), della fosfatasi alcalina e della bilirubina; riduzione dei livelli sierici di calcio, magnesio, potassio e sodio; alterazioni dei tests di funzionalità renale.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Anemia, leucopenia, granulocitopenia, agranulocitosi transitoria, eosinofilia, aumento o riduzione dei reticolociti, trombocitopenia, discrasia.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Dolore alle articolazioni.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Febbre, cefalea. Dolore nel sito di iniezione, atrofia sottocutanea o segni di irritazione locale.
Infezioni ed infestazioni
Sovrainfezione (da germi resistenti alla gentamicina).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Eruzioni cutanee di vario tipo su base allergica o idiosincrasica, edema laringeo, manifestazioni anafilattiche, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica, porpora, alopecia.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta- reazione-avversa
Patologie correlate:
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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