Napreben

21 novembre 2024

Napreben


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Cos'è Napreben (naproxene betainato sodico)


Napreben è un farmaco a base di naproxene betainato sodico, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da Aqma Italia S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Napreben disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Napreben disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Napreben e perchè si usa


Mialgie; lombalgie; torcicollo; fibromiositi; borsiti; tendiniti; tenosinoviti; periartriti; contusioni; strappi muscolari; distorsioni; ematomi; edemi ed infiltrati traumatici.

Coadiuvante di terapie ortopediche e riabilitative.

Indicazioni: come usare Napreben, posologia, dosi e modo d'uso


Tre applicazioni giornaliere.

Spalmare NAPREBEN Gel nella sede del dolore, massaggiando leggermente fino a completo assorbimento.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Napreben


Il farmaco non va somministrato nei pazienti con: ipersensibilità accertata o presunta verso naprossene e naprossene sodico.

A causa della possibilità di suscitare reazioni allergiche crociate, NAPREBEN è controindicato in pazienti nei quali l'acido acetilsalicilico o altri farmaci antiinfiammatori non steroidei inducono reazioni allergiche: (asma, orticaria o rinite).

Gravidanza accertata o presunta e allattamento.

Napreben può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Il farmaco è controindicato in gravidanza accertata o presunta e allattamento. V. paragrafo 4.3.

Quali sono gli effetti indesiderati di Napreben


Con alcuni antinfiammatori non steroidei ad uso topico cutaneo o transdermico, derivati dell'acido propionico, sono state segnalate reazioni avverse cutanee con eritema, prurito, irritazione, sensazione di calore o bruciore e dermatiti da contatto. Sono stati segnalati anche alcuni casi di eruzioni bollose di varia gravità.

A carico della cute si è osservato: prurito, ecchimosi, eruzioni cutanee, angioedema, reazioni bollose includenti: sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto raramente).

Sono possibili reazioni di fotosensibilità.

L'uso, specie se prolungato dei prodotti per uso topico, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione.

In tal caso sospendere il trattamento ed adottare idonee misure terapeutiche.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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