Olmesartan Medoxomil e Idroclorotiazide HCS

22 novembre 2024

Olmesartan Medoxomil e Idroclorotiazide HCS


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Cos'è Olmesartan Medoxomil e Idroclorotiazide HCS (olmesartan medoxomil + idroclorotiazide)


Olmesartan Medoxomil e Idroclorotiazide HCS è un farmaco a base di olmesartan medoxomil + idroclorotiazide, appartenente al gruppo terapeutico Antagonisti dell'angiotensina II + diuretici. E' commercializzato in Italia da KRKA Farmaceutici Milano S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Olmesartan Medoxomil e Idroclorotiazide HCS disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Olmesartan Medoxomil e Idroclorotiazide HCS disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Olmesartan Medoxomil e Idroclorotiazide HCS e perchè si usa


Trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale.

Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS 40 mg/12,5 mg e 40 mg/25 mg associazione fissa è indicata negli adulti la cui pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con 40 mg di olmesartan medoxomil da solo.

Indicazioni: come usare Olmesartan Medoxomil e Idroclorotiazide HCS, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Adulti

La dose raccomandata di Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS 40 mg/12,5 mg e 40 mg/25 mg è di 1 compressa al giorno.

Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS 40 mg/12,5 mg deve essere somministrato nei pazienti la cui pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con 40 mg di olmesartan medoxomil da solo.

Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS 40 mg/25 mg può essere somministrato in pazienti la cui pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con dosi fisse di Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS 40 mg/12,5 mg.

Per convenienza, i pazienti che ricevono olmesartan medoxomil e idroclorotiazide da compresse separate possono passare alle compresse di Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS 40 mg/12,5 mg e 40 mg/25 mg che contengono la stessa dose dei due componenti.

Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS 40 mg/12,5 mg e 40 mg/25 mg può essere assunto con o senza cibo.

Anziani (65 anni di età e oltre)

Negli anziani è raccomandato lo stesso dosaggio in combinazione che per gli adulti.

La pressione del sangue deve essere strettamente controllata.

Compromissione renale

Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS è controindicato nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 mL/min).

La dose massima di olmesartan medoxomil nei pazienti con compromissione della funzionalità renale da lieve a moderata (clearance della creatinina di 30 – 60 mL/min) è 20 mg di olmesartan medoxomil una volta al giorno, a causa della limitata esperienza di dosaggi più alti in questo gruppo di pazienti, ed è consigliato il monitoraggio periodico.

Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS 40 mg/12,5 mg e 40 mg/25 mg è pertanto controindicato in tutti i gradi di compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2).

Compromissione epatica

Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS 40 mg/12,5 mg e 40 mg/25 mg devono essere usati con cautela nei pazienti con lieve compromissione epatica (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

È consigliato uno stretto monitoraggio della pressione del sangue e della funzionalità renale nei pazienti con funzionalità epatica ridotta che stanno assumendo diuretici e/o altri agenti antipertensivi. Nei pazienti con compromissione epatica moderata, è raccomandata una dose iniziale di 10 mg di olmesartan medoxomil una volta al giorno e la dose massima non deve superare i 20 mg una volta al giorno.

Non c'è esperienza di olmesartan medoxomil nei pazienti con grave compromissione epatica.

Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS 40 mg/12,5 mg e 40 mg/25 mg pertanto. non deve essere usato nei pazienti con compromissione epatica media e grave (vedere paragrafi 4.3, 5.2), così come nella colestasi ed ostruzione biliare (vedere paragrafo 4.3).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l'efficacia di Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS 40 mg/12,5 mg e 40 mg/25 mg nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni non è stata stabilita. Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione:

La compressa deve essere deglutita con una quantità sufficiente di liquido (per es. un bicchiere d'acqua). La compressa non deve essere masticata e deve essere presa alla stessa ora ogni giorno.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Olmesartan Medoxomil e Idroclorotiazide HCS


  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad una qualunque sostanza derivata da sulfonamide (poiché idroclorotiazide è un medicinale derivato della sulfonamide).
  • Compromissione renale (vedere paragrafi 4.4 e 5.2)
  • Ipopotassiemia refrattaria, ipercaliemia, iponatriemia e iperuricemia sintomatica.
  • Compromissione epatica da moderata a grave, colestasi e patologie biliari ostruttive (vedere paragrafo 5.2).
  • Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
  • L'uso concomitante di Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti con diabete mellito o compromissione renale (GFR < 60 ml/min/1,73 m2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).

Olmesartan Medoxomil e Idroclorotiazide HCS può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza (vedere paragrafo 4.3):

A causa degli effetti dei singoli componenti di questa associazione sulla gravidanza, l'uso di olmesartan medoxomil/idroclorotiazide non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso di olmesartan medoxomil/idroclorotiazide è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Olmesartan medoxomil

L'uso di AIIRAs non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso di AIIRAs è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).


L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; comunque, un piccolo aumento del rischio non può essere escluso. Mentre non ci sono dati epidemiologici controllati sul rischio con AIIRAs, possono esistere rischi simili per questa classe di farmaci. A meno che la terapia con AIIRA sia considerata essenziale, pazienti che stanno pianificando una gravidanza devono ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con AIIRAs deve essere immediatamente interrotto e, se appropriata, deve essere iniziata una terapia alternativa.

L'esposizione alla terapia con AIIRA durante il secondo e terzo trimestre è nota per indurre tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardata ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia). (vedere paragrafo 5.3.).

In caso di esposizione ad AIIRAs si sono verificati a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.

I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente monitorati per ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Idroclorotiazide

C'è una esperienza limitata con idroclorotiazide durante la gravidanza, soprattutto durante il primo trimestre. Gli studi su animali sono insufficienti.

L'idroclorotiazide attraversa la placenta. Sulla base del meccanismo d'azione farmacologico di idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza può compromettere la perfusione feto-placentare e può causare effetti fetali e neonatali come ittero, disturbi dell'equilibrio elettrolitico e trombocitopenia.

Idroclorotiazide non deve essere utilizzato per l'edema gestazionale, ipertensione gestazionale o pre-eclampsia a causa del rischio di riduzione del volume plasmatico e ipoperfusione placentare, senza un effetto benefico sul decorso della malattia.

L'idroclorotiazide non deve essere utilizzato per l'ipertensione essenziale nelle donne in gravidanza se non in rare situazioni in cui non può essere utilizzato nessun altro trattamento

Allattamento:

Olmesartan medoxomil

Poiché non sono disponibili informazioni riguardo l'uso di Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS durante l'allattamento, Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS non è raccomandato e sono preferibili trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente quando si allatta un neonato o un bambino prematuro.

Idroclorotiazide

L'idroclorotiazide viene escreta nel latte materno in piccole quantità. I tiazidici ad alte dosi causano un'intensa diuresi che può inibire la produzione di latte.

Non è raccomandato l'uso di Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS durante l'allattamento.

Se Olmesartan medoxomil e Idroclorotiazide HCS viene utilizzato durante l'allattamento, la dose deve essere mantenuta più bassa possibile.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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