Protamina Meda

24 novembre 2024

Protamina Meda


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Cos'è Protamina Meda (protamina cloridrato)


Protamina Meda è un farmaco a base di protamina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Antidoti.

A cosa serve Protamina Meda e perchè si usa


Per neutralizzare l'azione dell'eparina.

Indicazioni: come usare Protamina Meda, posologia, dosi e modo d'uso


Protamina Meda viene somministrata per via endovenosa; è invece inattiva per via intramuscolare o sottocutanea. La somministrazione endovenosa deve essere effettuata molto lentamente. La quantità di Protamina Meda effettivamente necessaria dipende dalla quantità di eparina circolante nel sangue. Data la breve emivita dell'eparina, la quantità di protamina necessaria per la sua neutralizzazione si riduce man mano che aumenta il tempo trascorso dall'iniezione.

Come linea guida generale, nei casi di sanguinamento indotto da eparina si consiglia di somministrare una dose di Protamina Meda pari al 50% della dose di eparina somministrata (in U.I.) effettuando la somministrazione lentamente, ovvero entro 2-5 minuti. Qualora la concentrazione di eparina non sia nota, si consiglia di non somministrare inizialmente più di 1 ml di protamina. Se l'emorragia non si arresta entro 15 minuti, si inietterà il contenuto di una seconda fiala di Protamina Meda.

Continuare a somministrare Protamina Meda solo finché il tempo di trombina non si è normalizzato, per evitare di somministrare una quantità eccessiva di protamina.

Per l'inattivazione dell'eparina dopo l'uso della circolazione extracorporea si può ricorrere a Protamina Meda nelle quantità necessarie, modificando il dosaggio in base a determinazioni ripetute della coagulazione (tempo di trombina, tempo di tromboplastina parziale attivata).

Un ml di Protamina Meda neutralizza 1000 U.I. di eparina. L'attività di anticoagulanti cumarinici non viene neutralizzata dalla Protamina Meda.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Protamina Meda


Ipersensibilità già nota verso il farmaco o verso qualcuno degli eccipienti.

Protamina Meda può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Non è noto se la protamina possa creare danni al feto quando venga somministrata a donne gravide o se possa influire sulle capacità riproduttive. Pertanto Protamina Meda deve essere somministrata a donne gravide solo in caso di effettiva necessità e quando i possibili benefici superano i potenziali rischi per il feto.

Non è noto se la protamina sia escreta nel latte materno; qualora sia indicata la sua somministrazione in una donna che allatta, è consigliabile interrompere l'allattamento.

Quali sono gli effetti indesiderati di Protamina Meda


Possono comparire, specialmente in seguito alla somministrazione rapida per via endovenosa, nausea, vomito, sensazione di calore, bradicardia, dispnea, grave ipotensione. In rari casi si sono osservate reazioni allergiche, anche gravi, con stato di shock.

Le reazioni di ipersensibilizzazione al farmaco, di vario genere e a sede diversa, sembrano svilupparsi in soggetti predisposti, particolarmente in pazienti con anamnesi di allergia al pesce, in pazienti sottoposti a vasectomia, in pazienti diabetici in terapia con insulina-zinco-protamina oppure in caso di precedente esposizione alla protamina per neutralizzare l'eparina.

Contrariamente a quanto succede con altri sali di protamina, con protamina cloridrato non è stato osservato alcun fenomeno di rebound all'eparina (questo significa riduzione della inattivazione dell'eparina prima della eliminazione dei complessi eparina-protamina dopo circolazione extracorporea).

Non è stato stabilito se l'edema polmonare non cardiogeno associato a livelli elevati di albumina, che viene osservato con l'uso della protamina negli interventi con bypass cardiopolmonare, costituisce un particolare quadro clinico delle reazioni anafilattiche.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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