13 novembre 2024
Prodotti veterinari - Scheda Panacur
Panacur 187,5 mg/g pasta per uso orale per cani e gatti
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TITOLARE:
Intervet International B.V.CONCESSIONARIO:
MSD Animal Health S.r.l.MARCHIO
PanacurCONFEZIONE
187,5 mg/g pasta per uso orale per cani e gattiFORMA FARMACEUTICA
pasta
PRINCIPIO ATTIVO
fenbendazolo per uso veterinario
GRUPPO TERAPEUTICO
Antielmintici
RICETTA
medicinale non soggetto a prescrizione medica
PREZZO
24,27 €
CONFEZIONI DI PANACUR DISPONIBILI IN COMMERCIO
- panacur 187,5 mg/g pasta per uso orale per cani e gatti (scheda corrente)
INDICAZIONI
A cosa serve Panacur 187,5 mg/g pasta per uso orale per cani e gatti
trattamento delle infestazioni da nematodi gastrointestinali in gattini e gatti adulti e in cuccioli e cani adulti. Nei cani inoltre come ausilio nel controllo del protozoo Giardia.
Gattini e gatti adulti: Infestazione dai seguenti nematodi gastrointestinali: Toxocara cati (stadi adulti).Ancylostoma tubaeforme (stadi immaturi e adulti).
Cuccioli e cani adulti: Infestazione dai seguenti parassiti gastrointestinali: Toxocara canis (stadi adulti); Ancylostoma caninum (stadi adulti); Uncinaria stenocephala (stadi immaturi e adulti) e Giardia spp.
MODO D'USO
Come si usa Panacur 187,5 mg/g pasta per uso orale per cani e gatti
Panacur deve essere somministrato direttamente nella bocca dopo il pasto, spremendo la pasta dalla siringa sulla base della lingua. Alternativamente, la pasta può anche essere miscelata al cibo. Ogni siringa contiene 4,8 g di pasta, equivalenti a 900 mg di fenbendazolo. Per preparare la siringa per il primo utilizzo, rimuovere la punta della siringa e ruotare l'anello dosatore fino a quando il bordo dell'anello rivolto verso la punta si allinea con lo zero (0) sullo stantuffo. Premere lo stantuffo ed eliminare l'eventuale pasta fuoriuscita. La siringa è pronta per l'uso. Lo stantuffo ha 18 tacche ed ogni unità corrisponde a 50 mg di fenbendazolo. Determinare il numero di unità necessarie in base al peso corporeo dell'animale. Ruotare l'anello dello stantuffo sulla tacca corrispondente. Possono essere prelevate massimo 6 dosi di prodotto in un periodo di 28 giorni dopo la prima apertura del confezionamento primario.
Gatti adulti: la dose è di 75 mg di fenbendazolo/kg peso corporeo (p.c.)/die per due giorni consecutivi. La dose giornaliera per 2 kg p.c. corrisponde a 3 tacche sullo stantuffo. Il programma di trattamento risultante è il seguente:
fino a 2 kg p.c. 3: tacche della siringa al giorno per 2 giorni
da 2,1 a 4 kg p.c.: 6 tacche della siringa al giorno per 2 giorni
da 4,1 a 6 kg p.c: 9 tacche della siringa al giorno per 2 giorni; ecc.
Cuccioli di cane e gatto e cani adulti: La dose è di 50 mg di fenbendazolo/kg p.c./die per tre giorni consecutivi. Il programma di trattamento è il seguente:
da 1,0 a 2 kg p.c.: 2 tacche della siringa al giorno per 3 giorni
da 2,1 a 3 kg p.c.: 3 tacche della siringa al giorno per 3 giorni
da 3,1 a 4 kg p.c.: 4 tacche della siringa al giorno per 3 giorni
da 4,1 a 5 kg p.c.: 5 tacche della siringa al giorno per 3 giorni
da 5,1 a 6 kg p.c.: 6 tacche della siringa al giorno per 3 giorni; ecc.
In particolare, in condizioni di elevata infestazione, l'eliminazione di Ancylostoma tubaeforme in gatti adulti, di Giardia spp. nei cani e degli ascaridi specialmente in cuccioli di cane e gatto, in singoli casi può essere incompleta e, pertanto, persiste un potenziale rischio di infestazione per l'uomo.
Per garantire la somministrazione di una dose corretta, il peso corporeo deve essere determinato il più accuratamente possibile. Panacur è adatto all'impiego in animali con peso fino a 6 kg, indipendentemente dalla loro età. Se il peso dell'animale supera i 6 kg, è necessario utilizzare più di una siringa.
AVVERTENZE
per entrambe le specie animali, al fine di ottenere un efficace controllo dei nematodi gastrointestinali e della giardiasi nei cani, il trattamento dovrebbe essere effettuato in base all'esito dell'esame parassitologico delle feci. Bisogna prestare attenzione ad evitare le pratiche seguenti che possono aumentare il rischio di sviluppo di resistenza e potrebbero in ultimo determinare l'inefficacia del trattamento: Impiego troppo frequente e ripetuto di antielmintici della stessa classe, per un periodo di tempo troppo lungo. Sottodosaggio del prodotto, che può essere dovuto ad una sottostima del peso corporeo dell'animale, ad una somministrazione errata del medicinale veterinario oppure a perdita della calibrazione del dosatore. Per contribuire a ritardare lo sviluppo di resistenza, si consiglia agli utilizzatori di verificare il successo del trattamento (controllando ad esempio l'aspetto clinico, il conteggio delle uova nelle feci). I casi clinici sospetti di resistenza agli antielmintici devono essere ulteriormente approfonditi utilizzando test appropriati (ad esempio Faecal Egg Count Reduction Tests = test di riduzione del conteggio delle uova nelle feci). Nel caso in cui i risultati del(i) test indichino in maniera evidente una resistenza ad un particolare antielmintico, si deve impiegare un antielmintico appartenente ad un'altra classe farmacologica e con diverso meccanismo d'azione.
Data ultimo aggiornamento: 11/03/2024
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico