21 novembre 2024
Rivaroxaban Abdi
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Cos'è Rivaroxaban Abdi (rivaroxaban)
Rivaroxaban Abdi è un farmaco a base di rivaroxaban, appartenente al gruppo terapeutico Anticoagulanti orali diretti.
A cosa serve Rivaroxaban Abdi e perchè si usa
Rivaroxaban Abdi, somministrato insieme con il solo acido acetilsalicilico (acetylsalicylic acid, ASA) o con ASA e clopidogrel o ticlopidina, è indicato per la prevenzione di eventi aterotrombotici in pazienti adulti dopo una sindrome coronarica acuta (SCA) con biomarcatori cardiaci elevati (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1).
Rivaroxaban Abdi, somministrato insieme con acido acetilsalicilico (ASA), è indicato per la prevenzione di eventi aterotrombotici in pazienti adulti, ad alto rischio di eventi ischemici, che presentano coronaropatia (coronary artery disease, CAD) o arteriopatia periferica (peripheral artery disease, PAD) sintomatica.
Indicazioni: come usare Rivaroxaban Abdi, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
La dose raccomandata è 2,5 mg due volte al giorno.
- SCA
I pazienti che assumono Rivaroxaban Abdi 2,5 mg due volte al giorno devono anche assumere una dose giornaliera di 75–100 mg di ASA o una dose giornaliera di 75–100 mg di ASA in aggiunta a una dose giornaliera di 75 mg di clopidogrel oppure a una dose giornaliera standard di ticlopidina.
Il trattamento deve essere regolarmente valutato nel singolo paziente considerando da un lato il rischio di eventi ischemici e dall'altro i rischi di sanguinamento. Un prolungamento del trattamento oltre i 12 mesi deve essere valutata in base ad ogni singolo paziente, perché le esperienze fino ai 24 mesi sono limitate (vedere paragrafo 5.1).
Il trattamento con Rivaroxaban Abdi deve iniziare il più presto possibile dopo la stabilizzazione dell'evento di SCA (procedure di rivascolarizzazione incluse); non prima di 24 ore dopo il ricovero in ospedale e nel momento in cui la terapia anticoagulante parenterale verrebbe normalmente sospesa.
- CAD/PAD
I pazienti che assumono Rivaroxaban Abdi 2,5 mg due volte al giorno devono anche assumere una dose giornaliera di 75-100 mg di ASA.
Nei pazienti dopo una procedura riuscita di rivascolarizzazione dell'arto inferiore (chirurgica o endovascolare, incluse procedure ibride) a causa di PAD sintomatica, il trattamento non deve essere iniziato fino al raggiungimento dell'omeostasi (vedere paragrafo 5.1).
La durata del trattamento deve essere regolarmente valutata nel singolo paziente considerando da un
lato il rischio di eventi trombotici e dall'altro i rischi di sanguinamento.
- ACS, CAD/PAD
Co-somministrazione con terapia antipiastrinica
Nei pazienti con evento trombotico acuto o procedura vascolare che necessitano di una doppia terapia antipiastrinica, la prosecuzione del trattamento con Rivaroxaban Abdi 2,5 mg due volte al giorno deve essere valutata in base al tipo di evento o procedura e al regime antipiastrinico.
La sicurezza e l'efficacia di Rivaroxaban Abdi 2,5 mg due volte al giorno in combinazione con doppia terapia antipiastrinica sono state studiate soltanto in pazienti
- con SCA recente con ASA più clopidogrel/ticlopidina (vedere paragrafo 4.1) e
- dopo recente procedura di rivascolarizzazione dell'arto inferiore a causa di PAD in combinazione con ASA e, se pertinente, uso di clopidogrel a breve termine (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Dose dimenticata
In caso di dimenticanza di una dose, il paziente deve proseguire con la dose regolare raccomandata secondo lo schema di assunzione stabilito. Non deve essere assunta una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.
Passaggio dagli antagonisti della vitamina K (AVK) a Rivaroxaban Abdi
Nei pazienti che passano dagli AVK a Rivaroxaban Abdi, dopo l'assunzione di Rivaroxaban Abdi i valori dell'International Normalised Ratio (INR) possono essere falsamente elevati. L'INR non è indicato per misurare l'attività anticoagulante di Rivaroxaban Abdi e quindi non deve essere utilizzato (vedere paragrafo 4.5).
Passaggio da Rivaroxaban Abdi agli antagonisti della vitamina K (AVK)
Durante la transizione da Rivaroxaban Abdi agli AVK esiste la possibilità di un effetto anticoagulante inadeguato. Ogni qualvolta si passi ad un altro anticoagulante deve essere assicurato un livello di anticoagulazione adeguato e continuo. Si noti che Rivaroxaban Abdi può contribuire a innalzare l'INR.
Nei pazienti che passano da Rivaroxaban Abdi agli AVK, gli AVK devono essere somministrati in associazione fino a che l'INR sia ≥ 2,0. Nei primi due giorni della fase di transizione, la posologia degli AVK deve essere quella iniziale standard mentre, successivamente, sarà basata sull'INR. Nella fase di trattamento concomitante con Rivaroxaban Abdi e AVK, l'INR deve essere determinato non prima che siano trascorse 24 ore dalla dose precedente di Rivaroxaban Abdi, ma prima della dose successiva. Dopo l'interruzione Rivaroxaban Abdi, l'INR può essere determinato in modo affidabile dopo che siano trascorse almeno 24 ore dall'ultima dose (vedere paragrafi 4.5 e 5.2).
Passaggio dagli anticoagulanti parenterali a Rivaroxaban Abdi
Nei pazienti in trattamento con un anticoagulante parenterale, interrompere il trattamento con l'anticoagulante parenterale e iniziare la terapia con Rivaroxaban Abdi da 0 a 2 ore prima del momento in cui sarebbe dovuta avvenire la successiva somministrazione del medicinale parenterale (ad es. eparine a basso peso molecolare) o al momento dell'interruzione di un medicinale parenterale a somministrazione continua (ad es. eparina non frazionata per via endovenosa).
Passaggio da Rivaroxaban Abdi agli anticoagulanti parenterali
Somministrare la prima dose dell'anticoagulante parenterale quando la dose successiva di Rivaroxaban Abdi avrebbe dovuto essere somministrata.
Popolazioni speciali
Compromissione renale
I limitati dati clinici relativi ai pazienti con compromissione renale severa (clearance della creatinina 15–29 mL/min) indicano che le concentrazioni plasmatiche di rivaroxaban aumentano in misura significativa. Pertanto Rivaroxaban Abdi deve essere usato con cautela in questi pazienti. Non è raccomandato l'uso in pazienti con clearance della creatinina <15 mL/min (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti con compromissione renale lieve (clearance della creatinina 50–80 mL/min) o moderata (clearance della creatinina 30–49 mL/min) (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica
Rivaroxaban Abdi è controindicato nei pazienti con patologie epatiche associate a coagulopatia e rischio emorragico clinicamente significativo, compresi i pazienti cirrotici con Child Pugh B e C (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).
Popolazione anziana
Nessun aggiustamento della dose (vedere paragrafi 4.4 e 5.2)
Il rischio emorragico aumenta con l'aumentare dell'età (vedere paragrafo 4.4).
Peso corporeo
Nessun aggiustamento della dose (vedere paragrafi 4.4 e 5.2)
Genere
Nessun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2)
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Rivaroxaban Abdi 2,5 mg compresse nei bambini di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state verificate. Non ci sono dati disponibili. Pertanto, l'uso di Rivaroxaban Abdi 2,5 mg non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 18 anni.
Modo di somministrazione
Rivaroxaban Abdi è per uso orale.
Le compresse possono essere assunte con o senza cibo (vedere paragrafi 4.5 e 5.2).
Frantumazione delle compresse
Per i pazienti incapaci di deglutire le compresse intere, la compressa di Rivaroxaban Abdi può essere frantumata e mescolata con un po' d'acqua o purea di mele immediatamente prima dell'uso e somministrata per via orale. Una volta frantumata, la compressa di Rivaroxaban Abdi può anche essere somministrata tramite sonda gastrica (vedere paragrafo 5.2).
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Rivaroxaban Abdi
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Emorragie clinicamente significative in atto.
Lesioni o condizioni tali da costituire un rischio significativo di sanguinamento maggiore. Queste possono includere ulcerazione gastrica recente o in corso, presenza di neoplasie maligne ad alto rischio di sanguinamento, recente traumatismo cerebrale o spinale, recente intervento chirurgico cerebrale, spinale od oftalmico, recente emorragia intracranica, varici esofagee accertate o sospette, malformazioni arterovenose, aneurismi vascolari o disfunzioni vascolari maggiori a livello intraspinale o intracerebrale.
Trattamento concomitante con altri anticoagulanti, come le eparine non frazionate, le eparine a basso peso molecolare (enoxaparina, dalteparina, ecc.), i derivati dell'eparina (fondaparinux, ecc.), gli anticoagulanti orali (warfarin, dabigatran etexilato, apixaban, ecc.), tranne nel caso specifico di cambiamento di terapia anticoagulante (vedere paragrafo 4.2) o quando le eparine non frazionate siano somministrate a dosi necessarie per mantenere in efficienza un catetere centrale aperto, venoso o arterioso (vedere paragrafo 4.5).
Trattamento concomitante della SCA con terapia antipiastrinica in pazienti con pregresso ictus o attacco ischemico transitorio (transient ischaemic attack, TIA) (vedere paragrafo 4.4).
Trattamento concomitante di CAD/PAD con ASA in pazienti con pregresso ictus emorragico o lacunare, o ictus di qualsiasi tipo nel mese precedente (vedere paragrafo 4.4).
Patologie epatiche associate a coagulopatia e rischio emorragico clinicamente significativo, compresi i pazienti cirrotici con Child Pugh B e C (vedere paragrafo 5.2).
Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Rivaroxaban Abdi può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
La sicurezza e l'efficacia di rivaroxaban nelle donne in gravidanza non sono state stabilite. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Per la potenziale tossicità riproduttiva, il rischio emorragico intrinseco e l'evidenza che rivaroxaban attraversa la placenta, Rivaroxaban Abdi è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Le donne in età fertile devono evitare di iniziare una gravidanza durante il trattamento con rivaroxaban.
Allattamento
La sicurezza e l'efficacia di rivaroxaban nelle donne che allattano non sono state stabilite. I dati sugli animali indicano che rivaroxaban è escreto nel latte materno. Pertanto, Rivaroxaban Abdi è controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3). Si deve decidere se interrompere l'allattamento od interrompere/rinunciare alla terapia.
Fertilità
Non sono stati condotti studi specifici con rivaroxaban per determinarne gli effetti sulla fertilità in uomini e donne. In uno studio di fertilità maschile e femminile condotto nel ratto non sono stati osservati effetti (vedere paragrafo 5.3).
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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