24 novembre 2024
Tapelod
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Cos'è Tapelod (tapentadolo)
Tapelod è un farmaco a base di tapentadolo, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici oppioidi. E' commercializzato in Italia da Sandoz S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Tapelod disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Tapelod disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- tapelod 100 mg 30x1 compresse a rilascio prolungato divisibile per dose unitaria
- tapelod 150 mg 30x1 compresse a rilascio prolungato divisibile per dose unitaria
- tapelod 200 mg 30x1 compresse a rilascio prolungato divisibile per dose unitaria
- tapelod 250 mg 30x1 compresse a rilascio prolungato divisibile per dose unitaria
- tapelod 25 mg 40x1 compresse a rilascio prolungato divisibile per dose unitaria
- tapelod 50 mg 30x1 compresse a rilascio prolungato divisibile per dose unitaria
A cosa serve Tapelod e perchè si usa
Tapelod è indicato per il trattamento, negli adulti, del dolore cronico severo che può essere trattato in modo adeguato solo con analgesici oppioidi.
Indicazioni: come usare Tapelod, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Il regime posologico va personalizzato in funzione dell'intensità del dolore che viene trattato, delle terapie precedenti e delle possibilità di monitorare il paziente.
Tapelod va assunto due volte al giorno, all'incirca ogni 12 ore.
Inizio della terapia
Inizio della terapia in pazienti che, al momento, non stanno assumendo analgesici oppioidi
Occorre che i pazienti inizino il trattamento con singole dosi da 50 mg di Tapelod somministrate due volte al giorno.
Inizio della terapia in pazienti in trattamento con analgesici oppioidi
Passando dagli oppioidi a Tapelod e scegliendo la dose iniziale, occorre tenere in considerazione la natura del precedente medicinale, via di somministrazione e la dose quotidiana media. Ciò può richiedere dosi iniziali più elevate di Tapelod nel caso di pazienti che sono in terapia con oppioidi rispetto a soggetti che non hanno in corso trattamenti con tali farmaci prima di iniziare la terapia con Tapelod.
Titolazione e mantenimento
Dopo aver instaurato la terapia, la dose va titolata su base individuale a un livello che produca un'analgesia adeguata e riduca al minimo gli effetti indesiderati sotto la stretta supervisione del medico prescrittore.
Esperienze ricavate da sperimentazioni cliniche hanno evidenziato che uno schema di titolazione con incrementi pari a 50 mg di tapentadolo compresse a rilascio prolungato due volte al giorno ogni 3 giorni è appropriato per ottenere un controllo adeguato del dolore nella maggior parte dei pazienti. Il dosaggio da 25 mg può essere utilizzato anche per gli aggiustamenti posologici per ottimizzare le necessità individuali dei pazienti.
Dosi giornaliere complessive di Tapelod superiori a 500 mg di tapentadolo non sono state ancora studiate, e per tale ragione non sono raccomandate.
Interruzione del trattamento
In seguito a improvvisa interruzione del trattamento con tapentadolo, possono verificarsi sintomi di astinenza (vedere paragrafo 4.8). Qualora un paziente non richieda più la terapia a base di tapentadolo, è consigliabile ridurre la dose in maniera graduale al fine di prevenire la comparsa di sintomi di astinenza.
Popolazioni particolari
Compromissione renale
Nei pazienti con compromissione renale lieve o moderato non occorre modificare il dosaggio (vedere paragrafo 5.2). Non vi sono dati relativi a studi di efficacia, controllati, in pazienti con grave compromissione renale, pertanto l'utilizzo del farmaco in questa popolazione non è raccomandato (vedere paragrafi 4.4. e 5.2)
Compromissione epatica
Nei pazienti con compromissione epatica lieve non occorre modificare la dose (vedere paragrafo 5.2).
Tapelod deve essere usato con cautela nei pazienti che presentano compromissione epatica moderata. In questi pazienti il trattamento va iniziato con la dose minore possibile, per esempio 25 mg, 50 mg di Tapelod e somministrato con frequenza non superiore ad una volta ogni 24 ore. All'inizio della terapia una dose giornaliera superiore a 50 mg di Tapelod non è raccomandata. Ulteriori trattamenti devono rispecchiare il mantenimento dell'analgesia con tollerabilità accettabile (vedere paragrafi 4.4. e 5.2)
Tapentadolo a rilascio prolungato non è stato studiato nei pazienti con grave compromissione epatica; pertanto l'utilizzo non è raccomandato in tale popolazione (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Pazienti anziani (≥ 65 anni)
In generale, nei pazienti anziani non è richiesto un adattamento della dose; tuttavia, dato che i pazienti anziani sono più soggetti ad una riduzione della funzionalità renale ed epatica, occorre essere cauti nel selezionare il dosaggio raccomandato (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Tapelod non sono state studiate nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni. Pertanto Tapelod non è raccomandato in questa popolazione.
Modo di somministrazione
Tapelod è per uso orale
La compressa a rilascio prolungato non deve essere frantumata o masticata, per assicurare il mantenimento del meccanismo di rilascio prolungato. Tapelod va assunto con una quantità sufficiente di liquido. Tapelod può essere assunto sia a digiuno che a stomaco pieno.
Il rivestimento (matrice) delle compresse di tapentadolo potrebbe non venir digerito completamente e pertanto potrebbe essere eliminato e ritrovato nelle feci del paziente. Comunque ciò non ha alcuna rilevanza clinica, dato che la sostanza attiva delle compresse sarà già stata assorbita
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Tapelod
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Situazioni in cui sono controindicate molecole con attività agonista sui recettori μ-oppioidi, come pazienti con significativa depressione respiratoria (in condizioni di non monitoraggio o in assenza di apparecchiature per la rianimazione), e in pazienti con asma bronchiale o ipercapnia acuta o grave
- In pazienti in cui è presente o si sospetti l'ileo paralitico
- Nei pazienti con intossicazione acuta da alcol, ipnotici, sostanze analgesiche ad azione centrale o sostanze attive psicotrope (vedere paragrafo 4.5)
Tapelod può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
I dati sull'utilizzo nelle donne in gravidanza sono molto limitati.
Studi effettuati sugli animali non hanno evidenziato effetti teratogeni; tuttavia, sviluppo ritardato ed embriotossicità sono stati osservati a dosi farmacologicamente eccessive (effetti sull'attività µ- oppioide a livello del SNC collegati a dosaggi superiori al range terapeutico). Effetti sullo sviluppo post-natale sono stati riportati a dosi senza effetto avverso osservabile (NOAEL) per le madri (vedere paragrafo 5.3).
In gravidanza, Tapelod va usato solo nel caso in cui il potenziale beneficio giustifichi il possibile rischio per il feto. L'uso materno a lungo termine degli oppioidi durante la gravidanza coespone il feto. Il neonato potrebbe manifestare conseguente sindrome da astinenza neonatale (SAN). La sindrome neonatale da astinenza da oppioidi può essere fatale se non riconosciuta e trattata. Dovrebbe essere prontamente disponibile un antidoto per il neonato.
Travaglio e parto
Negli esseri umani non si conosce l'effetto del tapentadolo sul travaglio e sul parto. L'uso di Tapelod non è raccomandato immediatamente prima o durante il parto. A causa dell'attività di μ-agonista di tapentadolo, i neonati le cui madri hanno assunto tapentadolo vanno monitorati per la depressione respiratoria.
Allattamento
Non vi sono informazioni circa l'escrezione del tapentadolo nel latte materno umano. Da uno studio eseguito su cuccioli di ratto allattati da madri alle quali era stato somministrato tapentadolo si è concluso che quest'ultimo è escreto nel latte (vedere paragrafo 5.3). Per tale ragione, non è possibile escludere dei rischi anche per il lattante. Tapelod non deve essere usato durante il periodo di allattamento al seno.
Fertilità
Non sono disponibili dati sull'essere umano degli effetti di Tapelod sulla fertilità. In uno studio sulla fertilità e sviluppo embrionale precoce, non sono stati osservati effetti sui parametri riproduttivi sui ratti maschi e femmine (vedere paragrafo 5.3)
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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