02 novembre 2024
Tirofiban Ibisqus
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Cos'è Tirofiban Ibisqus (tirofiban)
Tirofiban Ibisqus è un farmaco a base di tirofiban, appartenente al gruppo terapeutico Antiaggreganti piastrinici. E' commercializzato in Italia da Ibigen S.r.l.
Confezioni e formulazioni di Tirofiban Ibisqus disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Tirofiban Ibisqus disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Tirofiban Ibisqus e perchè si usa
Tirofiban è indicato per la prevenzione dell'infarto del miocardio precoce in pazienti adulti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTE-ACS) in cui l'ultimo episodio di dolore toracico si è manifestato nelle ultime 12 ore e con alterazioni all'ECG e/o enzimi cardiaci elevati.
I pazienti che più verosimilmente traggono beneficio dal trattamento con tirofiban sono quelli ad alto rischio per lo sviluppo di infarto miocardico entro i primi 3-4 giorni successivi l'inizio dei sintomi di angina acuta compresi, ad esempio, coloro che probabilmente saranno sottoposti a un precoce intervento coronarico percutaneo (PCI). Tirofiban è inoltre indicato per la riduzione di eventi cardiovascolari maggiori in pazienti con infarto acuto del miocardio (STEMI) con PCI primario programmato (vedere i paragrafi 4.2 e 5.1).
Tirofiban è usato con acido acetilsalicilico (ASA) ed eparina non frazionata.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Tirofiban Ibisqus
Tirofiban è controindicato in pazienti ipersensibili al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti della preparazione elencati nel paragrafo 6.1 o in quelli che hanno sviluppato trombocitopenia durante una precedente somministrazione di un antagonista del recettore GP Ilb/IIIa.
Dal momento che l'inibizione dell'aggregazione piastrinica aumenta il rischio di sanguinamento, tirofiban è controindicato in pazienti con:
- anamnesi positiva per ictus entro i 30 giorni precedenti o anamnesi positiva per ictus emorragico.
- anamnesi positiva per patologia intracranica (per es. neoplasia, malformazione arterovenosa, aneurisma);
- sanguinamento clinicamente rilevante in atto o recente (entro i 30 giorni precedenti il trattamento) (per es. sanguinamento gastrointestinale);
- ipertensione maligna;
- trauma rilevante o intervento di chirurgia maggiore entro le sei settimane precedenti;
- trombocitopenia (conta piastrinica < 100.000/mm3), alterazioni della funzione piastrinica;
- alterazioni della coagulazione [per es. tempo di protrombina > 1.3 volte la norma o INR (Rapporto Internazionale Normalizzato) > 1.5];
- insufficienza epatica severa.
Tirofiban Ibisqus può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
I dati relativi all'uso di tirofiban cloridrato in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Tirofiban non è raccomandato in gravidanza a meno che non sia chiaramente necessario.
Allattamento al seno
Non è noto se tirofiban venga escreto nel latte umano. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di tirofiban cloridrato nel latte (vedere paragrafo 5.3). Il rischio per i neonati non può essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o astenersi dalla terapia con Tirofiban, tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna
Fertilità
In studi su ratti maschi e femmine trattati con differenti dosi di tirofiban non si sono avuti effetti sulla fertilità e sulla capacità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Tuttavia, gli studi sugli animali non sono sufficienti per trarre conclusioni circa la tossicità riproduttiva nell'uomo.
Patologie correlate:
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Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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