22 dicembre 2024
Valtrax
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Cos'è Valtrax (isopropamide ioduro + diazepam)
Valtrax è un farmaco a base di isopropamide ioduro + diazepam, appartenente al gruppo terapeutico Antispastici + psicolettici. E' commercializzato in Italia da Neopharmed Gentili S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Valtrax disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Valtrax disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Valtrax e perchè si usa
Manifestazioni spastico-dolorose, con componente ansiosa, dell'apparato gastrointestinale.
Indicazioni: come usare Valtrax, posologia, dosi e modo d'uso
Adattare la posologia caso per caso per ottenere un effetto ottimale.
Valtrax contiene un'associazione farmacologica di principi attivi fra cui una benzodiazepina, pertanto richiede una regolare rivalutazione del paziente. Inoltre il trattamento dovrebbe essere di breve durata.
La durata complessiva del trattamento, generalmente, non dovrebbe superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale.
In determinati casi, può essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento: in tal caso, ciò non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente.
Si raccomanda di iniziare il trattamento con la dose consigliata più bassa.
La dose massima non dovrebbe essere superata.
Adulti
Dose media di mantenimento: ½ compressa – 1 compressa da 1 a 3 volte al giorno.
Nelle forme acute assumere 2 compresse contemporaneamente, a giudizio del medico.
Bambini
Poiché Valtrax non è stato studiato nella popolazione pediatrica si raccomanda di non utilizzarlo in questi pazienti
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal Medico che dovrà valutare un'eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati, e comunque in questi pazienti la posologia va fissata entro limiti prudenziali attenendosi inizialmente alle dosi minime, per la reattività molto variabile che tali pazienti possono manifestare a farmaci contenenti anche le benzodiazepine.
In particolare si fa riferimento a soggetti con:
- alterazioni cerebrali, specie arteriosclerotiche
- insufficienza cardiorespiratoria
- insufficienza renale
- insufficienza epatica
Si consiglia di assumere Valtrax prima dei pasti e alla sera prima di coricarsi.
Si raccomanda di controllare il paziente regolarmente all'inizio del trattamento per diminuire se necessario, la dose o la frequenza dell'assunzione per prevenire l'iperdosaggio dovuto all'accumulo.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Valtrax
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Miastenia grave. Stenosi pilorica. Glaucoma. Ipertrofia prostatica. Ostruzione benigna del collo della vescica. Sindromi da ostruzione intestinale. Atonia intestinale nell'anziano.
Valtrax può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza. Nell'ulteriore periodo il farmaco deve essere somministrato soltanto in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del Medico.
Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, questa deve essere avvertita di contattare il Medico per la sospensione del trattamento sia nel caso intenda iniziare una gravidanza, sia nel caso di sospetta gravidanza.
Se, per gravi motivi medici, il prodotto è somministrato durante l'ultimo periodo di gravidanza o durante il travaglio alle dosi elevate, possono verificarsi effetti sul neonato quali ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria dovuti all'azione farmacologica del farmaco.
Inoltre, neonati nati da madri che hanno assunto associazioni farmacologiche contenenti benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio per sviluppare i sintomi da astinenza nel periodo postnatale.
Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno.
Qualora sia necessario continuare la terapia è preferibile interrompere l'allattamento.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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