Infezioni virali, la prima difesa è il nostro sistema immunitario. Come funziona e come prendercene cura
In attesa di un vaccino che possa renderci immuni al coronavirus o di una terapia efficace, ci difendiamo utilizzando un'arma già presente nel nostro organismo: il nostro sistema immunitario. Analizzando le parole chiave più ricercate su Google e sul nostro sito si capisce come sull'argomento ci sia una certa confusione.
Abbiamo perciò chiesto alla Professoressa Antonella Viola, immunologa, Direttrice Scientifica dell'Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP-Città della Speranza di Padova) di aiutarci a rispondere alle domande che la maggior parte degli italiani affida ai motori di ricerca. Le parole chiave più cercate sono, ad esempio: "sistema immunitario debole sintomi", "rafforzare sistema immunitario", "sistema immunitario coronavirus".
Professoressa Viola, cominciamo da una domanda fondamentale che può forse spiegare in gran parte il motivo per cui i giovani raramente sviluppano forme gravi di Covid-19.
Il sistema immunitario invecchia?
Sì, il sistema immunitario attraversa una serie di cambiamenti durante la nostra vita. Nell'anziano tipicamente assistiamo ad una diminuzione delle difese contro gli agenti microbici e un aumento dell'infiammazione. L'immunosenescenza - cioè l'invecchiamento del sistema immunitario - colpisce i linfociti, le cellule che hanno un ruolo essenziale nella lotta contro virus e batteri e che sono responsabili dello sviluppo e del mantenimento della memoria immunologica. D'altro canto, l'aumento dell'infiammazione che accompagna l'invecchiamento espone l'anziano al rischio di malattie infiammatorie croniche.
Possiamo rallentare questo processo?
Il modo migliore per rallentare il processo è lo stile di vita : una dieta sana, il mantenimento del giusto peso corporeo e una regolare attività fisica sono la ricetta per mantenere giovane il sistema immunitario.
Una delle parole più ricercate in questi giorni nei motori di ricerca riguarda gli "anticorpi monoclonali". Cosa sono?
Gli anticorpi monoclonali che si stanno studiando come potenziale cura per il Covid-19 sono delle molecole in grado di legarsi alle proteine che il virus utilizza per entrare nelle nostre cellule. Bloccando queste vie di ingresso, gli anticorpi impediscono ai virus di farsi strada nel nostro corpo. Un virus ha bisogno di entrare dentro una cellula per potersi replicare e quando SARS-CoV-2 entra nelle cellule epiteliali delle vie respiratorie inizia appunto a moltiplicarsi e a invadere sempre più cellule. In una persona positiva, che ha quindi già il virus, gli anticorpi monoclonali bloccano questo processo, favorendo quindi la rapida guarigione. Si tratta di una evoluzione della terapia col plasma iperimmune, ma la differenza è che qui si somministra un anticorpo (o un insieme di anticorpi) controllato dal punto di vista qualitativo e quantitativo.
Se sono efficaci come sembra, perché non vengono impiegati per tutti?
La terapia non è a disposizione perché, come per tutti i farmaci, bisogna essere certi che siano sicuri e che funzionino. Bisogna completare la sperimentazione prima di utilizzarli.
"Sistema immunitario debole(sintomi), difese immunitarie basse". Molti si domandano se ci sia modo per "testare" il grado di funzionamento del proprio sistema immunitario.
Ci accorgiamo se il nostro sistema immunitario è debole, perché ci ammaliamo spesso o facciamo fatica a guarire da infezioni comuni. Non serve fare questo tipo di analisi. Se una persona si ammala molto frequentemente deve parlarne col proprio medico.
"Rafforzare sistema immunitario". Come è possibile rafforzare il sistema immunitario?
Per rafforzare il sistema immunitario dobbiamo fare attività fisica regolare e, nelle giornate di sole, all'aperto. E mangiare in modo sano: l'equilibrio del sistema immunitario passa attraverso il nostro microbiota intestinale, il quale dipende in larga misura dalla dieta. Bisogna eliminare dalla dieta le bibite zuccherate, l'alcol, limitare dolci, insaccati e formaggi stagionati, consumare verdura, cereali integrali, frutta e yogurt.
Vengono continuamente pubblicizzati alimenti, integratori o farmaci miracolosi che "rafforzano" il sistema immunitario. Funzionano realmente?
Gli integratori sono consigliati solo sotto controllo medico e in casi di effettiva necessità. Quindi no, non consiglio l'uso di integratori.
"Sistema immunitario impazzito". Può "impazzire" il nostro sistema immunitario?
Il sistema immunitario può funzionare male, nel senso che può essere esso stesso causa di danno per il nostro corpo. Questo accade per esempio nelle allergie, dove il sistema immunitario si attiva in presenza di elementi come pollini o proteine contenute negli alimenti, o nelle malattie autoimmuni caratterizzate dall'attacco alle nostre stesse cellule e tessuti. In questo caso tutte le armi che dovrebbero essere utilizzate contro i microbi vengono rivolte contro di noi, con conseguenze spesso disastrose. Le ragioni per cui alcune persone sviluppano malattie allergiche o autoimmuni sono solo in parte note: entrano in gioco la genetica (il DNA ereditato), l'epigenetica (il modo in cui il DNA viene "letto") e l'ambiente. Molti studi negli ultimi anni si sono concentrati sul microbiota intestinale, suggerendo che alterazioni della nostra "flora batterica" siano associate a queste patologie.
Infine veniamo alla frase più ricercata: "sistema immunitario coronavirus". Cosa accade quando il nostro organismo entra in contatto con il virus?
Il virus entra nelle cellule epiteliali e inizia a replicarsi. Così facendo induce la morte della cellula e il rilascio di una serie di molecole che causano l'attivazione della risposta immunitaria. In alcuni pazienti, prevale l'attivazione dell'immunità protettiva, con la produzione di anticorpi e linfociti citotossici in grado di eliminare il virus e le cellule infettate. Questi pazienti guariscono senza gravi conseguenze. In altri, per ragioni che sono solo in parte comprese, prevale una risposta di tipo infiammatorio, che aggrava il quadro andando a provocare i ben noti problemi respiratori, così come tutti gli altri problemi tipici dei pazienti più gravi. In questi pazienti, che sono per la maggior parte anziani e/o affetti da altre patologie quali ,ad esempio, obesità, diabete o ipertensione, la risposta protettiva non funziona in modo appropriato e il virus si replica in modo importante.
Se la quantità di virus è limitata, le nostre difese naturali riescono ad avere la meglio?
Certamente, se si è esposti ad una dose alta di virus, il sistema immunitario può reagire in modo inappropriato e il quadro può complicarsi. Da questo punto di vista, è stata proposta l'idea che la mascherina, riducendo la quantità di virus alla quale si è eventualmente esposti, possa facilitare il compito del sistema immunitario.
Piergiorgio Mulas
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