11 maggio 2021
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Pediatri: troppi ritardi nel calendario vaccinale
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Ambulatori di Igiene Pubblica impegnati con il Covid-19 e famiglie preoccupate del contagio che non si recano nei centri vaccinali: questi i due fattori hanno portato ad una diminuzione delle coperture vaccinali delle classiche vaccinazioni per l'infanzia: polmoniti, meningiti, morbillo e varicella.
L'allarme è stato lanciato, dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla FIMP, Federazione Italiana Medici Pediatri.
«Abbiamo siglato un Protocollo d'Intesa con il Ministero della Salute, che ci permette di occuparci interamente del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale oltre che della vaccinazione COVID quando sarà disponibile un vaccino per l'età pediatrica, ma occorre un deciso input alle Regioni, affinché mettano in moto accordi attuativi a livello locale» ha spiegato Paolo Biasci, Presidente FIMP «È indubbio che la vaccinazione anti Covid-19 sia una priorità ma è fondamentale non lasciare indietro l'immunizzazione di routine che, se ulteriormente trascurata, potrebbe avere gravi e durature ripercussioni sulla salute dei nostri bambini». La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità aveva indicato la strada per evitare questo scenario, raccomandando di far coincidere le somministrazioni vaccinali con i Bilanci di Salute. «Un'indicazione importante che nel quadro assistenziale italiano si traduce nell'affidare questa attività alla Pediatria del territorio, presente in modo capillare e professionalmente preparata a svolgere tale incarico» aggiunge Biasci «In quelle Regioni e Province dove ci siamo già fatti carico delle vaccinazioni, ci sono esperienze radicate e diffuse di buone pratiche e ottima Sanità».
Ricordiamo che, secondo quanto riportato da Ministero della Salute, vaccinare i bambini è importante su due piani, uno individuale ed uno di popolazione. Dal punto di vista individuale, in presenza di una malattia prevenibile attraverso la vaccinazione che sia relativamente frequente, grave o fatale, e che comporti comunque una compromissione dello stato personale di benessere, appare chiaro come la vaccinazione rappresenti un vantaggio purché i prodotti vaccinali disponibili soddisfino opportune caratteristiche di efficacia e di tollerabilità. Per le vaccinazioni disponibili e incluse nel calendario vaccinale del nostro Paese, tutte queste condizioni sono evidentemente soddisfatte. La probabilità di avere la malattia naturale e le sue complicazioni è enormemente più elevata di quella di subire effetti collaterali causati dagli stessi vaccini. In base a questo semplice principio vaccinarsi conviene.
Il vantaggio per le popolazioni è applicabile alle malattie che vengono trasmesse da persona a persona: la vaccinazione delle popolazioni permette, con una copertura vaccinale sufficientemente elevata e omogenea, di interrompere la circolazione degli agenti patogeni anche se la copertura vaccinale non raggiunge il 100% e anche se l'efficacia vaccinale non è pari al 100%.
Pediatri disponibili anche a vaccinare contro il Covid-19
Inoltre, i pediatri si dichiarano pronti a contribuire alla vaccinazione anti-Covid19, negli oltre 7000 studi pediatrici, vaccinando genitori e caregiver ora e «quando sarà disponibile, le somministrazioni per gli under 16, accedendo e aggiornando l'anagrafe vaccinale in tempo reale e così rafforzando l'efficacia delle campagne di profilassi» ha aggiunto Giorgio Conforti dell'Area Vaccini FIMP.
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Fondamentale l’immunizzazione di routine
L'allarme è stato lanciato, dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla FIMP, Federazione Italiana Medici Pediatri.
«Abbiamo siglato un Protocollo d'Intesa con il Ministero della Salute, che ci permette di occuparci interamente del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale oltre che della vaccinazione COVID quando sarà disponibile un vaccino per l'età pediatrica, ma occorre un deciso input alle Regioni, affinché mettano in moto accordi attuativi a livello locale» ha spiegato Paolo Biasci, Presidente FIMP «È indubbio che la vaccinazione anti Covid-19 sia una priorità ma è fondamentale non lasciare indietro l'immunizzazione di routine che, se ulteriormente trascurata, potrebbe avere gravi e durature ripercussioni sulla salute dei nostri bambini». La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità aveva indicato la strada per evitare questo scenario, raccomandando di far coincidere le somministrazioni vaccinali con i Bilanci di Salute. «Un'indicazione importante che nel quadro assistenziale italiano si traduce nell'affidare questa attività alla Pediatria del territorio, presente in modo capillare e professionalmente preparata a svolgere tale incarico» aggiunge Biasci «In quelle Regioni e Province dove ci siamo già fatti carico delle vaccinazioni, ci sono esperienze radicate e diffuse di buone pratiche e ottima Sanità».
Perché sono importanti le vaccinazioni
Ricordiamo che, secondo quanto riportato da Ministero della Salute, vaccinare i bambini è importante su due piani, uno individuale ed uno di popolazione. Dal punto di vista individuale, in presenza di una malattia prevenibile attraverso la vaccinazione che sia relativamente frequente, grave o fatale, e che comporti comunque una compromissione dello stato personale di benessere, appare chiaro come la vaccinazione rappresenti un vantaggio purché i prodotti vaccinali disponibili soddisfino opportune caratteristiche di efficacia e di tollerabilità. Per le vaccinazioni disponibili e incluse nel calendario vaccinale del nostro Paese, tutte queste condizioni sono evidentemente soddisfatte. La probabilità di avere la malattia naturale e le sue complicazioni è enormemente più elevata di quella di subire effetti collaterali causati dagli stessi vaccini. In base a questo semplice principio vaccinarsi conviene.
Il vantaggio per le popolazioni è applicabile alle malattie che vengono trasmesse da persona a persona: la vaccinazione delle popolazioni permette, con una copertura vaccinale sufficientemente elevata e omogenea, di interrompere la circolazione degli agenti patogeni anche se la copertura vaccinale non raggiunge il 100% e anche se l'efficacia vaccinale non è pari al 100%.
Pediatri disponibili anche a vaccinare contro il Covid-19
Inoltre, i pediatri si dichiarano pronti a contribuire alla vaccinazione anti-Covid19, negli oltre 7000 studi pediatrici, vaccinando genitori e caregiver ora e «quando sarà disponibile, le somministrazioni per gli under 16, accedendo e aggiornando l'anagrafe vaccinale in tempo reale e così rafforzando l'efficacia delle campagne di profilassi» ha aggiunto Giorgio Conforti dell'Area Vaccini FIMP.
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