24 febbraio 2022
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Covid-19, quarta dose ai soggetti fragili
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Mentre si discute sull'ipotesi della quarta dose di vaccino anti Sars-Cov-2/Covid-19 per tutti, il Ministero la raccomanda a distanza di almeno 4 mesi dal booster, nei soggetti immunocompromessi. L'indicazione del ministero della Salute è contenuta in una Circolare, e tiene conto del parere della Cts di Aifa emanato in data 18 febbraio 2022. Si parte il 1° marzo, ha fatto sapere il commissario Figliuolo.
Il Ministero ricorda che le attuali evidenze scientifiche, "a fronte di una riduzione di effetto protettivo e durata dell'immunizzazione dopo il ciclo vaccinale primario nei confronti della variante Omicron, rivelano comunque elevati livelli di efficacia e sicurezza della dose booster nel prevenire forme sintomatiche, ricoveri ospedalieri e decessi correlati al Covid-19". In particolare, nei "soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall'ultima dose)".
L'obiettivo è un "ulteriore consolidamento della copertura vaccinale e nel rispetto del principio di massima precauzione". A questo scopo i dosaggi autorizzati sono 30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale.
La circolare precisa che la data di effettiva attuazione della nuova indicazione sarà indicata dal Commissario straordinario per l'emergenza COVID-19, sulla base delle esigenze organizzative della campagna vaccinale. Il Commissario Francesco Paolo Figliuolo, dal canto suo ha fatto sapere che "per ciò che riguarda la quarta dose di vaccino anti Covid stiamo per dare le disposizioni attuative. La mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo, quindi sicuramente continueremo a tenere l'organizzazione che c'è ora in atto".
In un'intervista, Speranza ha sottolineato che il Covid non finirà il 31 marzo con la fine dello stato di emergenza. Per il ministro il 2022 "è l'anno cruciale per capire se torneremo a una vita pienamente normale. Sono ottimista, ma la partita non è chiusa. Tra pochi mesi, un pezzo di mondo entrerà nell'autunno: osservandoli, capiremo cosa ci aspetta. A marzo parte la quarta dose per gli immunocompromessi, ma dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l'estate. È da considerare probabile, perché il virus non stringe la mano e se ne va per sempre".
A ipotizzare la quarta dose per tutti è anche Walter Ricciardi, consulente del ministro: "Per i fragili è un inizio alla luce dell'esperienza israeliana, ma è probabile che in autunno sarà utile a tutti". Cautela anche per uscire dallo stato di emergenza che "può cessare ma con l'accortezza di mantenere i pilastri che reggono la nostra libertà attuale". C'è una road map annunciata da Draghi, i cui "i dettagli sono allo studio, ma ora è possibile un allentamento delle regole, pur mantenendo in piedi le strutture per la vaccinazione, la rivaccinazione, il Green Pass e le mascherine per i luoghi chiusi". La fine dello stato di emergenza, ribadisce, "è una decisione politica, ma bisogna distinguere tra l'emergenza dal punto di vista legislativo, che consente decisioni rapide, e quella sanitaria".
Fonte: Farmacista33
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A chi serve la quarta dose: dosaggi e tempistiche
Il Ministero ricorda che le attuali evidenze scientifiche, "a fronte di una riduzione di effetto protettivo e durata dell'immunizzazione dopo il ciclo vaccinale primario nei confronti della variante Omicron, rivelano comunque elevati livelli di efficacia e sicurezza della dose booster nel prevenire forme sintomatiche, ricoveri ospedalieri e decessi correlati al Covid-19". In particolare, nei "soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino a mRNA, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario articolato su tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale a distanza di almeno 28 giorni dall'ultima dose)".
L'obiettivo è un "ulteriore consolidamento della copertura vaccinale e nel rispetto del principio di massima precauzione". A questo scopo i dosaggi autorizzati sono 30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale.
La circolare precisa che la data di effettiva attuazione della nuova indicazione sarà indicata dal Commissario straordinario per l'emergenza COVID-19, sulla base delle esigenze organizzative della campagna vaccinale. Il Commissario Francesco Paolo Figliuolo, dal canto suo ha fatto sapere che "per ciò che riguarda la quarta dose di vaccino anti Covid stiamo per dare le disposizioni attuative. La mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo, quindi sicuramente continueremo a tenere l'organizzazione che c'è ora in atto".
Da valutare il richiamo per tutti dopo l'estate
In un'intervista, Speranza ha sottolineato che il Covid non finirà il 31 marzo con la fine dello stato di emergenza. Per il ministro il 2022 "è l'anno cruciale per capire se torneremo a una vita pienamente normale. Sono ottimista, ma la partita non è chiusa. Tra pochi mesi, un pezzo di mondo entrerà nell'autunno: osservandoli, capiremo cosa ci aspetta. A marzo parte la quarta dose per gli immunocompromessi, ma dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l'estate. È da considerare probabile, perché il virus non stringe la mano e se ne va per sempre".
A ipotizzare la quarta dose per tutti è anche Walter Ricciardi, consulente del ministro: "Per i fragili è un inizio alla luce dell'esperienza israeliana, ma è probabile che in autunno sarà utile a tutti". Cautela anche per uscire dallo stato di emergenza che "può cessare ma con l'accortezza di mantenere i pilastri che reggono la nostra libertà attuale". C'è una road map annunciata da Draghi, i cui "i dettagli sono allo studio, ma ora è possibile un allentamento delle regole, pur mantenendo in piedi le strutture per la vaccinazione, la rivaccinazione, il Green Pass e le mascherine per i luoghi chiusi". La fine dello stato di emergenza, ribadisce, "è una decisione politica, ma bisogna distinguere tra l'emergenza dal punto di vista legislativo, che consente decisioni rapide, e quella sanitaria".
Fonte: Farmacista33
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