07 settembre 2022
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Vaccini Covid-19: i dati Cdc su prevenzione infezioni, ricoveri e decessi
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Grazie alla vaccinazione contro il COVID-19, negli USA, si stima che siano stati evitati circa 27 milioni di infezioni da virus SARS-CoV-2, 1,6 milioni di ricoveri e 235mila morti tra dicembre 2020 e settembre 2021, nella popolazione adulta. A evidenziarlo è uno studio pubblicato su JAMA Network Open e coordinato da Molly Steele, del Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta (USA), che insieme agli altri autori ha evidenziato che il programma di vaccinazione COVID-19 ha funzionato, soprattutto nell'evitare forme gravi della malattia tra gli adulti più anziani che avevano, tra l'altro, i più alti tassi di copertura.
Secondo gli autori, nel periodo precedente all'introduzione della vaccinazione, negli Stati Uniti ci sarebbero stati 16 milioni di casi e 310mila decessi associati al COVID-19. Dall'introduzione del vaccino, che negli USA è arrivato a dicembre 2020, la percentuale di persone immunizzate è andata aumentando con il tempo e a settembre 2021 circa il 67% delle persone dai 18 anni in su e l'83% degli over 65 avevano ricevuto il ciclo completo di vaccinazione.
Durante il periodo di studio, inoltre, ci sono stati due importanti picchi di pandemia e il programma di vaccinazione è iniziato durante il picco più alto in inverno ed è continuato durante la diffusione della variante Delta del virus SARS-CoV-2, che era predominante a giugno 2021.
Per stimare il peso del COVID-19 in base a gruppi di età e ai vari mesi della pandemia, i ricercatori hanno raccolto dati sul numero di ricoveri, applicando, poi, un modello per estrapolare il numero di infezioni da SARS-CoV-2.
A partire da una previsione che evidenziava che 3,36 milioni di persone, circa, sono state ricoverate per COVID-19 tra dicembre 2020 e settembre 2021, il team dei CDC, attraverso il modello, ha evidenziato che circa 69 milioni di infezioni da SARS-CoV-2 e 431mila morti associate a COVID-19 si sarebbero verificate nello stesso periodo, negli USA. Le persone della fascia di età 18-49 anni avrebbero avuto il più elevato numero cumulativo di infezioni per 100mila abitanti, circa 29mila, mentre tra gli over 65 ci sarebbe stato il più elevato numero cumulativo di ricoveri, 2.740, e morti, 560, ogni centomila persone.
Infine, analizzando i vari periodi, è emerso che il numero prevalente di outcome clinici per tutti i gruppi aveva una distribuzione a U con la prevalenza più bassa di infezioni, ricoveri e morti nel mese di giugno 2021 e la più alta tra dicembre 2020 e gennaio 2021.
Il programma di vaccinazione contro il COVID-19, invece, secondo le stime dei CDC avrebbe prevenuto 27 milioni di infezioni, 1,6 milioni di ricoveri e 235mila morti tra le persone vaccinate dai 18 anni in su, da dicembre 2020 a settembre 2021. La maggior parte dei ricoveri e delle morti prevenute stimate ci sarebbe stata tra gli over 65, con una riduzione di 759mila ricoveri e 154mila morti, e nella fascia di età 50-64 anni, con 525mila ricoveri e 66mila morti in meno, secondo le stime.
La vaccinazione, dunque, avrebbe prevenuto il 30% di tutte le infezioni attese, il 33% di tutti i ricoveri attesi e il 34% di tutte le morti attese negli adulti sopra i 18 anni, sempre nel periodo dicembre 2020-settembre 2021. Inoltre, man mano che le coperture vaccinali aumentavano nel tempo, le percentuali stimate di infezioni attese, ricoveri e morti prevenute aumentavano di pari passo. A settembre, infatti, la vaccinazione, in base alle stime, avrebbe prevenuto il 52% delle infezioni attese, il 56% dei ricoveri attesi e il 58% delle morti attese. E anche in questo caso, le popolazioni tra 50 e 64 anni e over 65 avrebbero tratto il maggior beneficio dalla vaccinazione in base alle stime di numero di ricoveri e morti prevenuti per 100mila persone.
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...e inoltre su Dica33:
Secondo gli autori, nel periodo precedente all'introduzione della vaccinazione, negli Stati Uniti ci sarebbero stati 16 milioni di casi e 310mila decessi associati al COVID-19. Dall'introduzione del vaccino, che negli USA è arrivato a dicembre 2020, la percentuale di persone immunizzate è andata aumentando con il tempo e a settembre 2021 circa il 67% delle persone dai 18 anni in su e l'83% degli over 65 avevano ricevuto il ciclo completo di vaccinazione.
Durante il periodo di studio, inoltre, ci sono stati due importanti picchi di pandemia e il programma di vaccinazione è iniziato durante il picco più alto in inverno ed è continuato durante la diffusione della variante Delta del virus SARS-CoV-2, che era predominante a giugno 2021.
Per stimare il peso del COVID-19 in base a gruppi di età e ai vari mesi della pandemia, i ricercatori hanno raccolto dati sul numero di ricoveri, applicando, poi, un modello per estrapolare il numero di infezioni da SARS-CoV-2.
A partire da una previsione che evidenziava che 3,36 milioni di persone, circa, sono state ricoverate per COVID-19 tra dicembre 2020 e settembre 2021, il team dei CDC, attraverso il modello, ha evidenziato che circa 69 milioni di infezioni da SARS-CoV-2 e 431mila morti associate a COVID-19 si sarebbero verificate nello stesso periodo, negli USA. Le persone della fascia di età 18-49 anni avrebbero avuto il più elevato numero cumulativo di infezioni per 100mila abitanti, circa 29mila, mentre tra gli over 65 ci sarebbe stato il più elevato numero cumulativo di ricoveri, 2.740, e morti, 560, ogni centomila persone.
Infine, analizzando i vari periodi, è emerso che il numero prevalente di outcome clinici per tutti i gruppi aveva una distribuzione a U con la prevalenza più bassa di infezioni, ricoveri e morti nel mese di giugno 2021 e la più alta tra dicembre 2020 e gennaio 2021.
Il programma di vaccinazione contro il COVID-19, invece, secondo le stime dei CDC avrebbe prevenuto 27 milioni di infezioni, 1,6 milioni di ricoveri e 235mila morti tra le persone vaccinate dai 18 anni in su, da dicembre 2020 a settembre 2021. La maggior parte dei ricoveri e delle morti prevenute stimate ci sarebbe stata tra gli over 65, con una riduzione di 759mila ricoveri e 154mila morti, e nella fascia di età 50-64 anni, con 525mila ricoveri e 66mila morti in meno, secondo le stime.
La vaccinazione, dunque, avrebbe prevenuto il 30% di tutte le infezioni attese, il 33% di tutti i ricoveri attesi e il 34% di tutte le morti attese negli adulti sopra i 18 anni, sempre nel periodo dicembre 2020-settembre 2021. Inoltre, man mano che le coperture vaccinali aumentavano nel tempo, le percentuali stimate di infezioni attese, ricoveri e morti prevenute aumentavano di pari passo. A settembre, infatti, la vaccinazione, in base alle stime, avrebbe prevenuto il 52% delle infezioni attese, il 56% dei ricoveri attesi e il 58% delle morti attese. E anche in questo caso, le popolazioni tra 50 e 64 anni e over 65 avrebbero tratto il maggior beneficio dalla vaccinazione in base alle stime di numero di ricoveri e morti prevenuti per 100mila persone.
Sabina Mastrangelo
fonte: Doctor33
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