Covid-19, pandemia ha accelerato il declino mentale negli over 50
"I nostri risultati suggeriscono che i lockdown e le altre restrizioni che abbiamo vissuto durante la pandemia hanno avuto un impatto duraturo sulla salute del cervello delle persone di 50 anni o più, anche dopo la fine degli interventi di distanziamento sociale", afferma la responsabile dello studio, Anne Corbett. I ricercatori ritengono che questo impatto sostenuto nel tempo sia particolarmente rilevante per la salute pubblica e le politiche sanitarie in corso. Il declino cognitivo sembra essere stato esacerbato da diversi fattori durante la pandemia, tra cui un aumento della solitudine e della depressione, una diminuzione della pratica di esercizio fisico e un aumento del consumo di alcol. Non a caso diverse ricerche hanno evidenziato che l'attività fisica, il trattamento della depressione, il ritorno nella comunità e il ristabilire i legami con le persone sono modi importanti per ridurre il rischio di demenza e mantenere la salute del cervello.
"I nostri risultati - aggiunge Corbett - mettono anche in evidenza la necessità che i responsabili delle politiche considerino gli impatti a lungo termine sulla salute delle restrizioni come i lockdown durante la pianificazione di una risposta a una futura eventuale pandemia".
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