Calazio palpebra sinistra

02 novembre 2009

Calazio palpebra sinistra


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28 ottobre 2009

Calazio palpebra sinistra

Salve, mi chiamo Giuditta e ho 19 anni. Ho un calazio abbastanza piccolo, ma ben visibile, sulla palpebra sinistra, da almeno 4 mesi (in maggio mi era gonfiata la palpebra, poi si è sgonfiata dopo l'utilizzo di un unguento oftalmico, ma adesso il calazio sembra permanente). Sono stata da un oculista, che mi ha consigliato di non farlo togliere chirurgicamente, perché è abbastanza piccolo, e nel fare l'anestesia gonfierebbe tutta la palpebra e non si riuscirebbe più a individuare la parte sebacea da togliere. Così mi aveva assegnato un'altra crema (al cortisone), che però non ha avuto effetto. Ora, io mi sento fortemente stressata dal fatto di avere questo calazio, oltre agli altri difetti fisici. Stresso tutti i familiari con questo problema e non posso stare tranquilla, ma allo stesso tempo ho paura che l'eventuale operazione non andrebbe a buon fine. Cosa posso fare? La prego di rispondermi, grazie in anticipo

Risposta del 01 novembre 2009

Risposta a cura di:
Dott. ALESSANDRO ROMANO


ma vede, io che sono un medico chirurgo, come lei sa, mi sono trovato di fronte allo stesso dilemma, qualche anno fà.

mi sono sentito dire da un collega che l'unica soluzione era di un piccolo intervento chirurgico altrimenti soluzioni alternative, tipo farmacologiche, sarebbero state di breve durata e non risolutive.

mi sono messo davanti ad uno specchio ingranditore tipo 4x o meglio 6x e tenendo ben ferma la palpebra, con un sottile ago, ho bucato il calazio come fosse un comune comedone (ovvero una piccola cisti adiposa), ho esercitato una pressione sullo stesso ed è fuoriuscita la piccola massa di grasso.

non ho più avuto recidive e nessun'altro problema. . . . . . . . . Da questo piccolo racconto si può dedurre che se trovi un bravo collega potrai accorciare il tuo travaglio e trovare una soluzione definitiva e NON CHIRURGICA. . . . . Oppure se hai la mano lo fai da te. saluti ed auguri.

Dott. alessandro romano
Specialista attività privata
Ricercatore
Odontoiatra
Specialista in Chirurgia maxillo facciale
Specialista in Odontoiatria
ROMA (RM)

Risposta del 02 novembre 2009

Risposta a cura di:
Dott. CLAUDIO BERNARDI


Gentile ragazza,
capisco la sua preoccupazione e la sua apprensione per un problema che pur essendo di pissola entità, la impensierisce molto. Il problema del calazio è realativo alla tendenza e alla frequenza che esso ha di infiammarsi e infettarsi perchè, se questi fenomeni sono molto rari, si può tranquillamente optare per una terapia conservativa con pomate antiinfiammatorie. Se, al contrario, l'infiammazione è una costante che si ripete nel tempo la cosa migliore è l'asportazione chirurgica. E' vero che esiste il rischio di una recidiva ovvero che ritorna il calazio, ma se l'operazione è eseguita correttamente, questo rischio è assolutamente trascurabile. Un grande rischio invece ci sarebbe per le terapie "fai-da-te" che non andrebbero mai consigliate, specie se da un medico.
Saluti
dr. Claudio Bernardi
chirurgia plastica

Dott. Claudio Bernardi
Specialista attività privata
Specialista in Chirurgia generale
Specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva
ROMA (RM)



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