Un anno nel cuore dell’Antartide

10 settembre 2019

Un anno nel cuore dell’Antartide



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IL TG5 RACCONTA "MARTE BIANCO"

Una base sull'altopiano antartico. Perché? Perché è il luogo che somiglia di più a un altro pianeta sulla Terra: ecco perché viene chiamato "Marte Bianco". Qui, tredici compagni d'avventura, hanno effettuato una serie di esperimenti e si sono occupati di ricerca scientifica. Allo stesso tempo erano loro stessi oggetto di ricerca, visto che l'Agenzia Spaziale Europea ha compiuto degli studi di biologia umana per capire come il corpo si adatti a un ambiente extraterrestre, in modo da pianificare al meglio una futura missione su Marte. Questa è la straordinaria esperienza umana e scientifica quotidiana raccontata da Marco Buttu nel libro "Marte Bianco - Nel cuore dell'Antartide. Un anno ai confini della vita". Anno passato in una struttura che si trova nell'estremità più a sud della Terra, su un altopiano a 3200 metri sul livello del mare in una distesa di ghiaccio completamente bianca dove spiccano solo le tute rosse degli "astronauti" terrestri quando si muovono nell'ambiente circostante: l'essere umano più vicino è distante 600 chilometri, il che la rende più isolata della Stazione Spaziale Internazionale. Concordia, questo il nome della stazione antartica, è posizionata in un luogo sulla Terra le cui condizioni più si avvicinano a quelle di una missione spaziale di lunga durata su un altro pianeta: un anno di confinamento, tre mesi consecutivi di buio, aria estremamente secca, carenza di ossigeno, rischio elevato, difficoltà di approvvigionamento, temperature che potevano scendere sotto i -80 °C. Ecco perché tra i partecipanti alla missione c'è anche un medico dell'Agenzia Spaziale Europea, che studia l'equipaggio al fine di ricavare informazioni utili per una futura missione su Marte. Grazie al diario di bordo di Marco Buttu possiamo addentrarci nella vita della stazione scoprendo i riti quotidiani e vivendo le emozioni dei protagonisti.

L'Autore
Marco Buttu, ingegnere elettronico, lavora all'Istituto Nazionale di Astrofisica occupandosi dello sviluppo del software di controllo del Sardinia Radio Telescope, il più moderno radio telescopio europeo e tra i più grandi al mondo. Per conto del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide ha trascorso un anno nell'altopiano antartico, seguendo alcuni esperimenti in campo astronomico. Praticante di yoga, appassionato di fotografia, paracadutismo e kitesurf, contribuisce allo sviluppo di alcuni progetti open source ed è autore del libro "Programmare con Python, guida completa" (Lswr 2014). Si occupa anche di divulgazione scientifica e presenta i suoi lavori negli ambienti più diversi, spaziando dai festival letterari alle conferenze sul software.

Marco Buttu
Marte Bianco
Nel cuore dell'Antartide. Un anno ai confini della vita
Edizioni LSWR, pp. 192




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