25 febbraio 2011
Aggiornamenti e focus
Siti porno, desiderio sessuale a rischio
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Già a 14 anni gli adolescenti cominciano a frequentare i siti pornografici più espliciti e violenti. L'abitudine diventa decisamente diffusa a partire da 25 anni per toccare l'apice fra 35 e 44 anni e poi ridursi gradualmente. È quanto emerge dall'indagine presentata ieri ad Abano Terme dalla Società italiana di andrologia medica e medicina della sessualità (Siams). Commissionata dalla stessa società scientifica e condotta da un'agenzia specializzata in indagini sulle utenze Internet, l'indagine si basa su un campione di 28.000 frequentatori di siti pornografici. «I dati dimostrano che già a 14 anni, quando non hanno ancora maturato una sessualità legata all'affettività, i ragazzi si collegano a siti che mostrano immagini molto avanzate», ha osservato il presidente della Siams, Carlo Foresta. Dei circa 27 milioni di utenti Internet, a frequentare i siti pornografici in Italia sono 7,8 milioni, pari al 28,9%. Un dato che pone l'Italia al quarto posto in Europa, dopo Germania (34,5%), Francia (33,6%) e Spagna (32,4%). I rischi di un consumo eccessivo di pornografia on line non sono pochi, su tutti quello dell'anoressia sessuale: nella maggioranza dei casi, giovani di 20-25 anni che non riescono più a provare desiderio né ad avere un'erezione, anche se non hanno alcun problema fisico. L'anoressia sessuale, come la definiscono gli esperti, si manifesta gradualmente: «all'inizio con scarse reazioni ai collegamenti ai siti pornografici, poi con un generale calo di desiderio e alla fine diventa impossibile avere un'erezione». Non è una condizione irreversibile: con una buona assistenza», ha concluso, «il recupero è possibile in alcuni mesi».
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