Bimbi al mare, più attenzione se la spiaggia è libera

25 luglio 2011
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Bimbi al mare, più attenzione se la spiaggia è libera



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I genitori che si recano al mare con i propri bambini dovrebbero preferire le spiagge attrezzate, controllate e pulite a quelle che, malgrado l'esperienza di contatto con una natura apparentemente incontaminata, possono riservare amare sorprese. Lo afferma Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto dell'Università di Milano Bicocca, che invita i genitori italiani a diffidare dalla spiaggia libera «per una questione di igiene e sicurezza. Infatti, nel caso dei più piccoli è bene non sottovalutare alcune insidie legate ai tratti di spiaggia non controllata: si possono trovare feci di cani, pezzi di vetro, siringhe. Inoltre c'è il rischio legato al mare: un bambino può annegare anche in 40 centimetri d'acqua». Purtroppo il lunedì mattina spesso sembra di ascoltare un bollettino di guerra: bambini e adolescenti che hanno rischiato di annegare, e soccorritori non professionisti che a volte riescono a salvarli, altri finiscono per perdere la propria vita. «Il fatto è che, in particolari condizioni di corrente, un tentativo di salvataggio può rivelarsi rischioso per lo stesso soccorritore. Per questo è importante che in spiaggia ci sia sempre il bagnino con la scialuppa. Non a caso anche quest'anno i pediatri, nell'assegnare le loro bandiere verdi alle località più a misura di bambino, hanno privilegiato le spiagge 'mondane' e attrezzate rispetto a quelle naturali e selvagge».



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