06 marzo 2012
Aggiornamenti e focus
Infezioni ospedaliere: in Europa 4 milioni ogni anno
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Sono 4 milioni i pazienti che ogni anno nell'Unione europea contraggono infezioni ospedaliere, e circa 37mila i decessi collegati direttamente a queste infezioni. Le più frequenti riguardano le ferite chirurgiche, il tratto urinario, l'apparato respiratorio, quello gastrointestinale e quello circolatorio. È quanto emerge dal rapporto pubblicato dall'Healthcare-associated Infections Surveillance Network dell'Ecdc sulla sorveglianza delle infezioni correlate all'assistenza in Europa. I microorganismi isolati più frequentemente sono i batteri Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa, Enterococcus, stafilococchi "coagulasi-negativi" e Candida. Per quanto riguarda invece i dati sulle infezioni da ferite chirurgiche (surgical site infection o ssi), il rapporto pubblica i dati del 2008-2009 di 13 paesi europei (tra cui l'Italia), su 655.637 operazioni in 1.785 ospedali. L'intervento di protesi d'anca è quello più segnalato nel sistema di sorveglianza, e rappresenta il 33% delle operazioni, seguito da quello di protesi al ginocchio (24%), taglio cesareo (20%), colecistectomia (10%), chirurgia del colon (6%), bypass coronarico (5%) e laminectomia (1%). Dai dati però emerge che complessivamente, l'incidenza cumulativa di infezioni di ferite chirurgiche più alta si ha per la chirurgia del colon (9.7%) e quella più bassa per la protesi al ginocchio (0.8%). È invece calata l'incidenza dopo taglio cesareo, protesi d'anca e ginocchio.
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