Caldo: tutto quello che c'è da sapere per difendersi dai rischi

26 luglio 2013
Aggiornamenti e focus

Caldo: tutto quello che c'è da sapere per difendersi dai rischi



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Il caldo è arrivato e, come ogni anno, il ministero della Salute ha pronto un dossier con tutte le cose da sapere per affrontare al meglio l'estate, evitare i rischi per la propria salute e proteggere i più deboli e a rischio come anziani e bambini. Si chiama "Estate sicura 2013" e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.salute.gov.it insieme ai consigli sulle misure generali da adottare per affrontare il caldo senza rischi. Per maggiori informazioni, il Ministero della Salute attiva ogni estate un servizio di informazione telefonica ai cittadini sulle ondate di calore. Il numero a cui rivolgersi è 1500.

Chi è a rischio


  • Gli anziani: che presentano condizioni di salute generalmente peggiori della popolazione generale e spesso sono affetti da più malattie. Inoltre l'organismo delle persone anziane ha una minore capacità di gestire i cambiamenti di temperatura e di regolare il contenuto di acqua, un elemento essenziale per contrastare il surriscaldamento del corpo.

  • Le persone non autosufficienti: dipendono dagli altri sia per regolare l'ambiente in cui si trovano sia per assumere la corretta quantità di liquidi.

  • Le persone che assumono medicinali che possono interferire con la regolazione della temperatura del corpo, oppure che aggravano la disidratazione.

  • Le persone affette da malattie come quelle cardiovascolari, del fegato, neurologiche, polmonari, renali, disordini endocrini e disturbi psicologici.

  • I neonati e i bambini piccoli: hanno maggiori difficoltà a espellere il calore in eccesso. Inoltre, non sono autosufficienti (o non lo sono completamente); pertanto senza un'adeguata assistenza sono a maggior rischio disidratazione.

  • Le persone che svolgono esercizio fisico o un lavoro intenso all'aria aperta: sono a maggior rischio disidratazione.

Effetti del caldo sull'organismo


Uno dei disturbi più comuni legato al caldo è la spossatezza. Questo sintomo si manifesta quando vi è una perdita eccessiva di acqua e di sali contenuti nel sudore. Sebbene non metta a rischio la salute, è un campanello di allarme che dovrebbe indurre ad assumere liquidi, eventualmente integratori e ad adottare le opportune precauzioni. Altri sintomi tipici sono i crampi - che subentrano quando si sia passati alla fase successiva della perdita di liquidi - e gli edemi, che sono un gonfiore più o meno evidente agli arti inferiori, conseguenza dello sforzo dell'organismo per disperdere il calore. In alcuni casi si può essere vittime di lipotimia, ossia una perdita di coscienza improvvisa e temporanea - si manifesta quando vi è un calo di pressione arteriosa. Quando le cose si aggravano vi può essere un senso di disorientamento, malessere generale, debolezza, nausea, vomito, mal di testa, battito cardiaco accelerato e abbassamento della pressione, disidratazione, confusione, irritabilità.

I casi più gravi si possono trasformare nel cosiddetto "colpo di calore" che può avere pesanti conseguenze come inabilità permanente e anche la morte. Quando, come in questo caso, la temperatura corporea sale fino a raggiungere valori intorno ai 40°C, si possono presentare sintomi quali affanno, interruzione della sudorazione, insufficienza renale, edema polmonare, aritmie cardiache. Alla fine si può arrivare allo shock, al delirio e alla perdita di coscienza. Il colpo di calore, specie se colpisce neonati o anziani, richiede l'immediato ricovero in ospedale.

Come difendersi dal caldo

Non uscire nelle ore più calde: durante le giornate in cui viene previsto un rischio elevato, deve essere ridotta l'esposizione all'aria aperta nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 18. Migliorare l'ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell'aria.
Efficace è anche l'impiego dell'aria condizionata che va tuttavia impiegata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Una temperatura tra 25-27°C con un basso tasso di umidità è sufficiente a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all'esterno. Sono da impiegare con cautela anche i ventilatori meccanici. Accelerano il movimento dell'aria, ma non abbassano la temperatura ambientale. Per questo il corpo continua a sudare: è perciò importante continuare ad assumere grandi quantità di liquidi. Quando la temperatura interna supera i 32°C, l'uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo.

Bere molti liquidi: bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute (come l'epilessia, le malattie del cuore, del rene o del fegato) per le quali l'assunzione eccessiva di liquidi è controindicata.
Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l'ingestione di liquidi. È necessario consultare il medico anche se si sta seguendo una cura che limita l'assunzione di liquidi o ne favorisce l'espulsione. Non bere bevande alcoliche o bevande contenenti caffeina.

Fare pasti leggeri: la digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo.

Vestire comodi e leggeri: utilizzare possibilmente indumenti di cotone, lino o fibre naturali (evitare le fibre sintetiche). All'aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. In auto, ricordarsi di ventilare l'abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. In questo caso, regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori alla temperatura esterna evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri.

Non viaggiare nelle ore più calde: se ci si deve mettere in viaggio, evitare le ore più calde della giornata (specie se l'auto non è climatizzata) e tenere sempre in macchia una scorta d'acqua.
Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi.

Evitare l'esercizio fisico nelle ore più calde della giornata: in ogni caso, se si fa attività fisica, bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori.

Occuparsi delle persone a rischio, facendo visita almeno due volte al giorno e controllando che non mostrino sintomi di disturbi dovuti al caldo. Controllare neonati e bambini piccoli più spesso.

Infine dare molta acqua fresca agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.



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