03 novembre 2013
Aggiornamenti e focus
Fasciare le anche dei bebè per i primi sei mesi di vita favorisce la displasia
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È pratica comune in medio oriente e in altre zone asiatiche ma è tornato di moda anche in Occidente, soprattutto nei paesi anglosassoni, per il suo effetto palliativo contro il pianto eccessivo perché lenisce i dolori delle coliche addominali e favorisce il sonno. Ma fasciare i neonati avvolgendo braccia e gambe con lenzuola o coperte ha un effetto pericoloso: aumenta il rischio di displasia dell'anca. Parola di Nicholas Clarke, chirurgo ortopedico pediatra al Southampton General Hospital, Regno Unito e autore di un articolo sull'argomento appena pubblicato sugli Archives of Disease in Childhood.
«È vero che i neonati fasciati riposano meglio e quelli pretermine mostrano un migliore sviluppo neuromuscolare. Ma c'è un rovescio della medaglia: le fasce, raddrizzando in modo forzato le gambe nei primi tre o quattro mesi di vita, le rendono incapaci di flettersi e rinforzarsi in modo naturale. È normale per i bebè avere le anche contratte in flessione e forzarle in estensione e in adduzione predispone alla displasia».
Una malattia, quest'ultima, più comune tra le patologie congenite e con notevoli implicazioni socioeconomiche a causa dell'elevato rischio di artrosi a insorgenza tardiva. La raccomandazione alle mamme? Lasciate le anche del neonato in posizione fetale almeno per i primi sei mesi di vita.
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