15 marzo 2017
Aggiornamenti e focus, Speciale Salute del respiro
Nuoto in piscina: divertente e sicuro per i bimbi con l’asma
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I bambini che soffrono di crisi asmatiche non sono costretti a evitare l'attività fisica: il nuoto svolto nelle piscine indoor potrebbe infatti essere la soluzione ideale per tanti di loro. Fino a pochi anni fa i medici raccomandavano ai bambini asmatici di non esagerare con il movimento, ma oggi la tendenza è cambiata, soprattutto a causa dei tassi crescenti di obesità tra i più piccoli.
«Fare esercizio e rimanere attivi è fondamentale per tutti i bambini, ma per quelli asmatici rappresenta spesso una grande sfida» esordisce Tod Olin, specialista di pneumologia pediatrica al National jewish health di Denver, in un comunicato pubblicato sul sito web dell'Istituto.
Come ricorda l'esperto, basta una crisi asmatica durante l'attività fisica per spaventare i genitori che spesso temono di mettere a rischio la salute del proprio figlio facendolo muovere troppo.
A ben guardare però ci sono alcune attività, come per esempio il nuoto e in particolare quello svolto al chiuso, particolarmente indicate per i bimbi con problemi di asma.
«Si pensa che gli attacchi di asma siano una conseguenza del fatto che le vie aeree si seccano, innescando una cascata di reazioni che, nell'ultima fase, restringono le vie respiratorie in modo pericoloso per la salute» spiega Olin che poi aggiunge: «Se riusciamo a evitare che le vie aeree di secchino grazie a un ambiente umido, potremmo prevenire l'intero attacco d'asma».
E l'aria che si respira nelle piscine indoor è proprio così: calda e umida a sufficienza per mettere al sicuro le vie aeree di molti dei bimbi asmatici. «Se la patologia è ben controllata non ci sono motivi per impedire ai piccoli che soffrono d'asma di dedicarsi all'attività fisica che preferiscono» conclude l'esperto.
Fonte: National Jewish Health - News release
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«Fare esercizio e rimanere attivi è fondamentale per tutti i bambini, ma per quelli asmatici rappresenta spesso una grande sfida» esordisce Tod Olin, specialista di pneumologia pediatrica al National jewish health di Denver, in un comunicato pubblicato sul sito web dell'Istituto.
Come ricorda l'esperto, basta una crisi asmatica durante l'attività fisica per spaventare i genitori che spesso temono di mettere a rischio la salute del proprio figlio facendolo muovere troppo.
A ben guardare però ci sono alcune attività, come per esempio il nuoto e in particolare quello svolto al chiuso, particolarmente indicate per i bimbi con problemi di asma.
«Si pensa che gli attacchi di asma siano una conseguenza del fatto che le vie aeree si seccano, innescando una cascata di reazioni che, nell'ultima fase, restringono le vie respiratorie in modo pericoloso per la salute» spiega Olin che poi aggiunge: «Se riusciamo a evitare che le vie aeree di secchino grazie a un ambiente umido, potremmo prevenire l'intero attacco d'asma».
E l'aria che si respira nelle piscine indoor è proprio così: calda e umida a sufficienza per mettere al sicuro le vie aeree di molti dei bimbi asmatici. «Se la patologia è ben controllata non ci sono motivi per impedire ai piccoli che soffrono d'asma di dedicarsi all'attività fisica che preferiscono» conclude l'esperto.
Fonte: National Jewish Health - News release
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