11 dicembre 2018
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Una corretta terapia canalare per salvare i denti
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Con il termine devitalizzazione si definisce, in modo conviviale, quell'insieme di operazioni che portano all'estirpazione della polpa dentale; nel linguaggio comune, si sente spesso dire: «Mi ha fatto morire il nervo e poi mi ha trattato il dente...».
Sono tutti concetti un po' arcaici sui quali è bene fare chiarezza; la devitalizzazione viene definita in modo appropriato come terapia canalare. Ovvero un insieme di procedure che sono volte a eliminare tutta la polpa (tessuto vascolare, tessuto connettivale e tessuto nervoso) dall'interno del dente quando questa sia ammalata.
La polpa si ammala principalmente per la carie dentale: il processo, spesso trascurato, progredisce all'interno della corona dentale e, in un periodo di mesi o anni, coinvolge la polpa. Questa ha delle capacità di difesa, maggiori nel giovane, quasi nulle nell'adulto, che si possono esprimere ma, quando queste difese sono vinte dai batteri che invadono l'interno del dente, la polpa non può essere più risanata e quindi deve essere rimossa dall'interno del dente.
Un requisito essenziale per effettuare un trattamento canalare corretto è quello di inserire la diga di gomma intorno al dente su cui si deve operare.
Che cosa è la diga di gomma? È un sistema vecchio più di centocinquant'anni che è formato da un uncino di ancoraggio al dente e da un foglio di lattice nel quale viene praticato un foro adatto a circondare uncino e dente. In questo modo il dente stesso sarà isolato dal resto della bocca, il paziente non ingerirà corpi estranei né tantomeno i prodotti di degradazione della struttura dentale e pulpare che vengono rimossi durante la terapia canalare. Inoltre, fatto non meno importante, il dente sarà isolato dalla cavità orale e quindi non sarà soggetto alla contaminazione con la saliva ricca di batteri.
La terapia canalare per salvare i denti
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La terapia canalare
Sono tutti concetti un po' arcaici sui quali è bene fare chiarezza; la devitalizzazione viene definita in modo appropriato come terapia canalare. Ovvero un insieme di procedure che sono volte a eliminare tutta la polpa (tessuto vascolare, tessuto connettivale e tessuto nervoso) dall'interno del dente quando questa sia ammalata.
La polpa si ammala principalmente per la carie dentale: il processo, spesso trascurato, progredisce all'interno della corona dentale e, in un periodo di mesi o anni, coinvolge la polpa. Questa ha delle capacità di difesa, maggiori nel giovane, quasi nulle nell'adulto, che si possono esprimere ma, quando queste difese sono vinte dai batteri che invadono l'interno del dente, la polpa non può essere più risanata e quindi deve essere rimossa dall'interno del dente.
La diga di gomma in terapia canalare
Un requisito essenziale per effettuare un trattamento canalare corretto è quello di inserire la diga di gomma intorno al dente su cui si deve operare.
Che cosa è la diga di gomma? È un sistema vecchio più di centocinquant'anni che è formato da un uncino di ancoraggio al dente e da un foglio di lattice nel quale viene praticato un foro adatto a circondare uncino e dente. In questo modo il dente stesso sarà isolato dal resto della bocca, il paziente non ingerirà corpi estranei né tantomeno i prodotti di degradazione della struttura dentale e pulpare che vengono rimossi durante la terapia canalare. Inoltre, fatto non meno importante, il dente sarà isolato dalla cavità orale e quindi non sarà soggetto alla contaminazione con la saliva ricca di batteri.
La terapia canalare per salvare i denti
Una buona terapia canalare si effettua in un'unica seduta se il dente è semplice, può richiedere più sedute se ha un'anatomia più complessa o se l'infezione all'interno dei canali radicolari è particolarmente violenta. Una buona terapia canalare può salvare nel 95% dei casi i denti senza dover ricorrere ad altre cure più invalidanti come le estrazioni e gli impianti osteointegrati.
A cura di:
Professor Massimo Gagliani
Professore Associato di Malattie Odontostomatologiche presso l'Università degli Studi di Milano
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