13 febbraio 2019
Aggiornamenti e focus, Speciale Bocca sana
A cosa serve la saliva?
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La saliva è un liquido che viene secreto dalle ghiandole salivari poste intorno alla mandibola, dietro di essa la parotide, sotto di essa, le sottomandibolari. Attraverso degli appositi "condotti" questo liquido giunge all'interno della cavità orale; in questo ambito la saliva contribuisce a numerose funzioni.
È patrimonio comune il detto "ho l'acquolina in bocca", frase classica quando ci si appresta a consumare un pasto prelibato. In effetti, lo stimolo gustativo o olfattivo, l'odore di un buon arrosto o di un delizioso sugo, sollecitano determinati centri del cervello che, mandando impulsi alle ghiandole, aumentano la secrezione di saliva per migliorare la prima digestione. La saliva infatti, essendo provvista di enzimi al suo interno, contribuisce alla formazione del cosiddetto bolo alimentare che, una volta formato, giunge all'esofago e poi allo stomaco "pre-digerito". Da qui la necessità di masticare per un certo periodo, si dice 30 "colpi", prima di ingerire il cibo.
La saliva ha anche un'azione disinfettante, essendo provvista di agenti che hanno un potere antibatterico: anche qui l'adagio popolare "leccarsi le ferite" è quantomai vero.
La saliva nell’igiene orale
Non si può infine trascurare l'azione meccanica lubrificante che la saliva ha nel rimuovere la placca e i residui di cibo dalle superfici dentali; una diminuzione del flusso salivare si traduce spesso in un aumento della placca batterica proprio per la mancanza di questa azione umettante sui tessuti orali, con conseguenze negative sull'igiene orale.
A cura di:
Professor Massimo Gagliani
Professore Associato di Malattie Odontostomatologiche
presso l'Università degli Studi di Milano
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La saliva e la digestione
È patrimonio comune il detto "ho l'acquolina in bocca", frase classica quando ci si appresta a consumare un pasto prelibato. In effetti, lo stimolo gustativo o olfattivo, l'odore di un buon arrosto o di un delizioso sugo, sollecitano determinati centri del cervello che, mandando impulsi alle ghiandole, aumentano la secrezione di saliva per migliorare la prima digestione. La saliva infatti, essendo provvista di enzimi al suo interno, contribuisce alla formazione del cosiddetto bolo alimentare che, una volta formato, giunge all'esofago e poi allo stomaco "pre-digerito". Da qui la necessità di masticare per un certo periodo, si dice 30 "colpi", prima di ingerire il cibo.
La saliva come disinfettante
La saliva ha anche un'azione disinfettante, essendo provvista di agenti che hanno un potere antibatterico: anche qui l'adagio popolare "leccarsi le ferite" è quantomai vero.
La saliva nell’igiene orale
Non si può infine trascurare l'azione meccanica lubrificante che la saliva ha nel rimuovere la placca e i residui di cibo dalle superfici dentali; una diminuzione del flusso salivare si traduce spesso in un aumento della placca batterica proprio per la mancanza di questa azione umettante sui tessuti orali, con conseguenze negative sull'igiene orale.
A cura di:
Professor Massimo Gagliani
Professore Associato di Malattie Odontostomatologiche
presso l'Università degli Studi di Milano
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