16 gennaio 2017
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Muscoli e cuore
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Ma... i muscoli cosa c'entrano col cuore? Innanzitutto anche il cuore è un muscolo, che però ha caratteristiche proprie e particolari. Pur essendo costituito da tessuto muscolare striato, come il muscolo striato scheletrico volontario (deputato principalmente al movimento), ha delle caratteristiche simili al tessuto muscolare liscio involontario che controlla i movimenti degli organi interni involontari (apparato digestivo, arterioso, respiratorio, utero, etc) . Come questi ultimi e differentemente dal sistema muscolo scheletrico, il cuore è composto da cellule cardiache piccole e mononucleate. Circa un terzo del volume di una cellula cardiaca è occupato da mitocondri che sappiamo essere delle vere e proprie "power house", cioè centrali energetiche della cellula. Il cuore utilizza principalmente il metabolismo energetico aerobico. E' in grado di estrarre dal sangue il doppio dell'ossigeno di quello estratto normalmente dalle altre cellule muscolari ed è rispetto a queste molto più vascolarizzato. Se per problemi di ridotto flusso coronarico (le arterie che irrorano il cuore) arriva poco ossigeno queste cellule possono andare in necrosi e si verifica così l'infarto. Appare evidente che quindi, nell'ottica della protezione della salute cardiaca, l'attività consigliata sia quella di tipo aerobico. Questa deve avere un'intensità ideale che sia percepita dal paziente tra leggero e abbastanza faticoso (Borg Scale) per poter avere un effetto "allenante" sul muscolo cardiaco ed esercitare i suoi effetti positivi sull'organismo intero. Inoltre l'attività cardiaca allenante abbassa la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna oltre che migliorare la "stiffness" arteriosa, cioè il grado di rigidità delle arterie, (altro parametro d'importanza fondamentale per la salute cardiovascolare) .
E l'allenamento coi pesi? Ebbene anche l'allenamento coi pesi è in grado di abbassare la pressione arteriosa ma in maniera minore rispetto all'aerobica. Per quanto riguarda la stiffness arteriosa l'allenamento della parte superiore invece la peggiora. Però l'allenamento coi pesi e l'allenamento in genere è in grado di determinare una risposta fisiologica di protezione cardiovascolare contrastando fenomeni infiammatori che sono alla base dell'aterosclerosi. Di fatto la muscolatura scheletrica è uno degli organi più grandi del nostro organismo, in grado di secernere varie sostanze ormonali e messaggeri che sono poi in grado influenzare gli altri organi e tessuti del corpo umano. In maniera specifica la contrazione muscolare provoca il rilascio di "miochine" (citochine muscolari) come IL- 6 che è per esempio una citochina antinfiammatoria. Quindi a questo punto si apre un nuovo paradigma che vede il muscolo scheletrico come organo endocrino. Attraverso la contrazione, esso favorisce la produzione ed il rilascio di citochine che influenzano tutto il corpo. Sappiamo per esempio dell'effetto dell'irisina prodotta dal muscolo scheletrico che stimola la trasformazione del grasso bianco in grasso beige - dotato di effetto termogenico per la sua maggiore ricchezza di mitocondri e ai quali si deve il colore più scuro del tessuto. Quindi anche l'allenamento coi pesi ha effetto positivo sulla salute cardiovascolare, però è importante anche come lo si pratica. Allenamenti eccessivamente intensi con la prevalenza di contrazioni isometriche e manovre di Valsalva (sforzo a glottide chiusa) favoriscono alla lunga un'ipertrofia cardiaca di tipo concentrico. Questa ipertrofia è in realtà di tipo adattativo e reversibile alla sospensione dell'allenamento ma non è di certo positiva per la migliore salute cardiovascolare in quanto aumenta le richieste di ossigeno da parte del cuore ai vasi. Di fondamentale importanza è capire la corretta respirazione durante l'allenamento coi pesi dove l'espirazione deve accompagnare il momento di massimo sforzo (di solito il sollevamento del peso - o fase attiva) e l'inspirazione la discesa del peso. Tutto questo all'interno di un movimento possibilmente fluido e ritmato. Questo è particolarmente importante durante l'esecuzione di esercizi che prevedano l'uso di carichi impegnativi mentre lo può essere meno durante esercizi d'isolamento in contrazione (come le alzate laterali per esempio) . Un altro suggerimento potrebbe essere quello di privilegiare esercizi monolaterali o alternati in maniera da ridurre il sovraccarico pressorio. Ad esempio durante una pressa da 300 Kg la pressione salirà molto di più rispetto ad una pressa ad una gamba con 100 Kg. Detto questo faccio presente che l'allenamento di tipo anaerobico coi pesi adesso è certificato anche nei protocolli di riabilitazione cardiaca nei post infartuati. Il peso non deve essere inferiore al 50% del massimale ma si è visto comunque che questo tipo di allenamento, agendo sulla forza e probabilmente sulle citochine è in grado di migliorare la qualità della vita e la sua durata in salute (calo eventi cardiovascolari e calo delle ospedalizzazioni per tutte le cause) . Ovviamente non possono mancare consigli sull'alimentazione che dev'essere equilibrata e composta da alimenti ricchi di fitonutrienti e antiossidanti come il resveratrolo e la quercetina (cioè frutta e verdura) . Importante il pesce, soprattutto quello grasso dei mari freddi del nord, come il salmone selvaggio, le sardine e lo sgombro, ricchi in omega 3. Degna di nota anche la frutta secca fonte di magnesio e potassio. Soprattutto le noci risultano particolarmente efficaci per il loro contenuto di omega 3, vitamina E, antiossidanti e arginina, tanto da meritare il motto "sette noci al giorno levano il medico di torno" che ha sostituito quello di "una mela al giorno leva il medico di torno". Le proteine isolate della soia insieme ai semi di zucca sono gli alimenti più ricchi di arginina, aminoacido precursore dell'ossido nitrico. Questa molecola dotata di notevole effetto vasodilatatore contribuisce alla salute delle arterie mantenendole flessibili e prevenendo la formazione di coaguli. Tra gli integratori non possiamo non citare il CoQ10 fondamentale per la salute mitocondriale di cui il cuore è l'organo più ricco tant'è che la percentuale di infarti è maggiore in quei soggetti che presentano valori più bassi di questo coenzima; il riso rosso fermentato è una statina naturale utile per chi ha problemi di colesterolo alto, la berberina efficace per chi ha problemi di ipertrigliceridemia e iperglicemia; il Rheisi o Gonoderma Lucidum particolarmente adatto in chi soffre di stress protratto che favorisce lo stato di vasocostrizione periferica. Ma oltre a tutto questo ricordatevi che la migliore medicina per il cuore è l'amore, sia verso se stessi nel rispetto della propria persona, sia verso gli altri attraverso la generosità e la solidarietà.
Per questo motivo vi esorto tutti a venire il 21 Gennaio a Parma per partecipare all'evento "MUSCOLI COL CUORE", una giornata dove si alterneranno numerosi relatori su temi come l'alimentazione, l'attività fisica, lo sport, l'integrazione alimentare, la longevità e gli stili di vita, ma soprattutto una giornata dedicata alla solidarietà dove tutti gli incassi saranno devoluti al comune di Norcia colpito dal terremoto. Nella mia Lezione Magistrale parlerò del potere dell'epigenetica perché noi nasciamo come siamo ma diventiamo come mangiamo, come ci muoviamo, come respiriamo e come pensiamo. Anche tu puoi diventare come vuoi se fai tutto quello che puoi.
Per informazioni:
Accademia AFFWA (Accademia Funzionale del Fitness- Wellness- Antiaging)
Tel.: +39 0521 1682083
Massimo Spattini
Medico Chirurgo
Specialista in Scienza dell'Alimentazione
Specialista in Medicina dello Sport
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