24 aprile 2017
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L’esercizio fisico allunga la vita, anche dopo un infarto
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L'esercizio fisico è associato a un miglioramento della sopravvivenza dopo un attacco cardiaco secondo uno studio pubblicato sullo European Journal of Preventive Cardiology. «Sappiamo che l'esercizio è protettivo rispetto all'infarto» afferma la co- autrice Eva Prescott, della University of Copenhagen, in Danimarca che poi aggiunge: «Gli studi sugli animali suggeriscono che gli infarti del miocardio siano di minori dimensioni e abbiano meno probabilità di essere fatali in animali che fanno esercizio. Volevamo verificare se l'esercizio fosse collegato a infarti del miocardio meno gravi anche nell'uomo». Per fare questo i ricercatori hanno preso in considerazione 14. 223 partecipanti al Copenhagen City Heart Study che non avevano mai ha avuto un attacco di cuore o un ictus, analizzandone l'attività fisica al basale negli anni 1976- 1978 e classificandola come sedentaria, leggera, moderata o alta, e seguendoli fino al 2013. Un totale di 1. 664 partecipanti ha avuto un infarto del miocardio, e di questi 425 sono morti immediatamente.
I ricercatori hanno confrontato i livelli di attività fisica tra coloro che sono morti subito e coloro che sono sopravvissuti e hanno riscontrato che i pazienti che facevano esercizio hanno avuto meno probabilità di morire, con una relazione dose- risposta tra l'esercizio fisico e la morte; infatti, i pazienti con livelli di attività fisica leggeri o moderati/alti avevano rispettivamente il 32% e il 47% di probabilità in meno di morire a causa dell'infarto rispetto ai pazienti sedentari. «Una possibile spiegazione è che le persone che fanno esercizio possono sviluppare vasi sanguigni collaterali nel cuore che assicurano un afflusso di sangue sufficiente anche dopo un attacco cardiaco» affermano gli autori. «L'esercizio fisico può inoltre far aumentare i livelli di sostanze chimiche che migliorano il flusso sanguigno e ridurre le lesioni al cuore derivanti dall'infarto» precisano. Trattandosi di uno studio osservazionale non è possibile determinare una causalità tra le associazioni, e i risultati devono essere confermati, ma gli autori ritengono che sia giusto ricordare che l'esercizio fa bene alla salute e che è utile continuare a praticarlo anche dopo lo sviluppo di aterosclerosi.
Fonte: Doctor33
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