01 febbraio 2021
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Limitazioni all'uso di Aloe: la petizione dei produttori
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L'EHPM, Federazione europea delle associazioni di produttori di prodotti per la salute, ha deciso di schierarsi e difendere la medicina naturale, nell'interesse dei consumatori e delle aziende stesse. Per questo chiede di firmare una petizione per bloccare un provvedimento europea che limiterebbe l'uso di alcune piante medicinali nei loro prodotti.
Recentemente gli Stati membri dell'UE hanno approvato la proposta della Commissione Europea sull'Aloe e altre piante negli alimenti (SANTE / 10860 / 2018rev.1). Tale provvedimento, se approvato dal Parlamento Europeo, proibirebbe l'uso dell'Aloe e, vista l'incertezza sull'interpretazione delle altre disposizioni, metterebbe a rischio anche l'uso di piante come il Rabarbaro, che hanno funzioni fisiologiche come aiutare la normale funzione intestinale, negli integratori alimentari per presunti motivi di sicurezza.
Nel 2017, il parere scientifico dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare EFSA, ha concluso che a causa della mancanza di dati, persiste incertezza nella valutazione della sicurezza. Nel frattempo, la Commissione ha suggerito un divieto totale basato sul principio di precauzione. Tuttavia di recente sono stati pubblicati ulteriori studi pertinenti che confermano la sicurezza dell'Aloe e di altre piante e la Commissione non ha concesso all'EFSA più tempo per valutarli.
Obiettivo della petizione è quello di avere più tempo per valutare i problemi di sicurezza.
Infatti, EHPM chiede che i produttori abbiano la possibilità di dimostrare che i loro prodotti siano sicuri e che l'EFSA abbia il tempo di valutare gli studi più recenti.
Pertanto, chiedono ai membri del Parlamento europeo, si legge nella loro nota, di sostenerli 'sollevando obiezioni contro il regolamento citato nel quadro delle votazioni in commissione ENVI e in plenaria'. Ai cittadini, invece di far sentire la loro voce, firmando la petizione per chiedere alla Commissione di modificare il provvedimento, lasciando più tempo per valutare meglio i problemi di sicurezza riguardanti l'Aloe.
Secondo l'EHPM, se il Parlamento europeo approverà la proposta della Commissione europea sull'Aloe, migliaia di posti di lavoro andrebbero persi nell'UE, mentre altre migliaia perderanno il lavoro negli stabilimenti di produzione di tutto il mondo.
Inoltre è una misura che limita fortemente l'uso di sostanze naturali per la salute e che è contraria ai principi del Green Deal europeo.
Il nome della campagna è #WeFightForNaturalHealth. Qui il link alla petizione
Fonte:
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Recentemente gli Stati membri dell'UE hanno approvato la proposta della Commissione Europea sull'Aloe e altre piante negli alimenti (SANTE / 10860 / 2018rev.1). Tale provvedimento, se approvato dal Parlamento Europeo, proibirebbe l'uso dell'Aloe e, vista l'incertezza sull'interpretazione delle altre disposizioni, metterebbe a rischio anche l'uso di piante come il Rabarbaro, che hanno funzioni fisiologiche come aiutare la normale funzione intestinale, negli integratori alimentari per presunti motivi di sicurezza.
Secondo l’EFSA è incerta la sicurezza dell’uso di Aloe
Nel 2017, il parere scientifico dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare EFSA, ha concluso che a causa della mancanza di dati, persiste incertezza nella valutazione della sicurezza. Nel frattempo, la Commissione ha suggerito un divieto totale basato sul principio di precauzione. Tuttavia di recente sono stati pubblicati ulteriori studi pertinenti che confermano la sicurezza dell'Aloe e di altre piante e la Commissione non ha concesso all'EFSA più tempo per valutarli.
Serve più tempo per valutare gli studi
Obiettivo della petizione è quello di avere più tempo per valutare i problemi di sicurezza.
Infatti, EHPM chiede che i produttori abbiano la possibilità di dimostrare che i loro prodotti siano sicuri e che l'EFSA abbia il tempo di valutare gli studi più recenti.
Pertanto, chiedono ai membri del Parlamento europeo, si legge nella loro nota, di sostenerli 'sollevando obiezioni contro il regolamento citato nel quadro delle votazioni in commissione ENVI e in plenaria'. Ai cittadini, invece di far sentire la loro voce, firmando la petizione per chiedere alla Commissione di modificare il provvedimento, lasciando più tempo per valutare meglio i problemi di sicurezza riguardanti l'Aloe.
Secondo l'EHPM, se il Parlamento europeo approverà la proposta della Commissione europea sull'Aloe, migliaia di posti di lavoro andrebbero persi nell'UE, mentre altre migliaia perderanno il lavoro negli stabilimenti di produzione di tutto il mondo.
Inoltre è una misura che limita fortemente l'uso di sostanze naturali per la salute e che è contraria ai principi del Green Deal europeo.
Il nome della campagna è #WeFightForNaturalHealth. Qui il link alla petizione
Fonte:
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