19 giugno 2015
Aggiornamenti e focus
Mangiare la placenta: nessun vantaggio e rischi sconosciuti
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In pillole, cruda oppure cotta. Sono sempre di più le donne che dopo la nascita del loro bambino decidono di mangiare la placenta, convinte di ottenere così grandi vantaggi per la salute. La pratica, lanciata e sostenuta da diverse celebrità e divenuta presto moda, sta prendendo piede e i suoi sostenitori sono convinti che sia un metodo efficace per prevenire la depressione post-partum, ridurre il dolore, aumentare l'energia della neo-mamma, facilitare l'allattamento e molto altro ancora, in una lista che si allunga sempre di più.
«Le donne che optano per la placentofagia devono innanzitutto controllare bene tutto ciò che ingeriscono nel corso della gravidanza e devono essere consapevoli del fatto che stanno introducendo nel proprio organismo qualcosa che non porta vantaggi per la salute, ma che, al contrario, potrebbe esporre anche a qualche rischio» dice Cynthia Coyle, psicologa alla Northwestern university di Chicago e prima autrice di una ricerca pubblicata sulla rivista Archives of women's health. Nello studio, una revisione della letteratura sull'argomento, Coyle e colleghi hanno analizzato i dati di 10 trial clinici (uno studio su soggetti volontari umani) e sono giunti alla conclusione che la placentofagia non porta alcun beneficio alla salute di mamma e bambino.
«È vero che non mancano nel mondo animale esempi di placentofagia, ma ciò non significa che questa sia una pratica adatta e sicura anche per l'uomo» commenta Jill Rabin, del Women's health programs, parte del North Shore-LIJ health system di New Hyde Park, sollevando dubbi e preoccupazioni sui potenziali rischi connessi alla placentofagia.
«Non dimentichiamo che la placenta ha il ruolo di nutrire il bambino e funge da filtro per evitare che il piccolo entri in contatto con sostanze pericolose» afferma l'esperta. «I rischi probabilmente sono minimi, ma semplicemente al momento non li conosciamo».
«Se una donna scegliesse di mangiare la placenta dopo il parto non le impedirei di farlo, ma di certo non è una scelta per la quale io opterei» aggiunge James Ducey, dello Staten Island university hospital di New York City, che conclude sottolineando i rischi di infezione che la placentofagia porta con sé e che derivano dal fatto che la placenta è contaminata dai batteri presenti in vagina.
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