Il 23 e 24 maggio a Bologna la XXI edizione del Meeting Nazionale Della Rete Città Sane
Giovedì 23 e venerdì 24 maggio torna, per la sua XXI edizione, il meeting nazionale di Città Sane, rete promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall'Agenzia delle Nazioni Unite ONU per la Salute, con l'obiettivo di aiutare le città a diffondere consapevolezza sulla salute pubblica a sviluppare politiche e programmi per il benessere di cittadini e cittadine.
Quest'anno sarà Bologna la città ospitante del meeting che vedrà la partecipazione dei delegati dei comuni e delle istituzioni aderenti - in Italia la rete rappresenta più di 11 milioni di abitanti - che si confronteranno sul tema "One world, one health, one medicine: il ruolo delle città per il benessere Comune", attraverso il contributo di esperti di rilievo nazionale e internazionale. L'iniziativa ha già ricevuto i Patrocini di Anci, Federsanità e dell'Istituto Superiore di Sanità.
"La Rete Città Sane - dichiara l'assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano e presidente della Rete Lamberto Bertolé - nasce da un presupposto che ancora oggi, nonostante la lunga pandemia ci abbia dimostrato il contrario, fatica a trovare accoglimento e riscontro nella gestione del sistema sanitario nazionale: le città sono i luoghi dove si manifestano le esigenze di salute dei cittadini e delle cittadine e devono quindi essere protagoniste della costruzione delle strategie e della programmazione degli interventi. Ogni anno le città della Rete organizzano questo momento di incontro non solo per condividere buone pratiche, progetti e iniziative, ma anche per riconoscersi e farsi riconoscere come soggetto unitario la cui voce merita di essere ascoltata e i cui suggerimenti possono essere preziosi per promuovere il benessere delle italiane e degli italiani, molti dei quali - peraltro - vivono, appunto, proprio in contesti urbani."
"Siamo davvero onorati di ospitare qui a Bologna la XXI edizione del Meeting nazionale dell'Associazione Rete italiana Città Sane OMS, di cui la nostra città è da tempo Comune associato e la cui costituzione è avvenuta proprio a Bologna nel 2001 per volontà di 56 Comuni italiani che hanno aderito ai principi fondanti della Carta di Ottawa - sottolinea Luca Rizzo Nervo, Assessore welfare e salute del Comune di Bologna - . Questo appuntamento rappresenta per noi un'importante occasione per valorizzare i progetti e le buone pratiche implementate sul territorio bolognese, mirate a rendere protagonisti il contesto territoriale e i suoi attori per la promozione della salute e del benessere collettivi".
Il ricco programma della due giorni, illustrato da Francesco Caroli coordinatore nazionale della Rete, prevede l'avvio dei lavori alle 13:45 del 23 maggio, presso la 'Casa di quartiere Katia Bertasi', con il saluto istituzionale dei rappresentanti delle amministrazioni di Milano - città presidente della rete - e Bologna, insieme a Kira Fortune, rappresentante dell'Ufficio Europeo dell'OMS.
Alle 14:30 sei interventi di esperti del settore, inquadrati sotto il cappello "Una salute è possibile!", illustreranno le maggiori sfide e opportunità delle amministrazioni locali nell'applicazione del diritto alla salute, alla luce dei cambiamenti socio-economici e demografici del contesto italiano. Diversi gli interventi previsti: Ivo Quaranta del Centro Studi e Ricerche in Salute Internazionale e Interculturale del Dipartimento Storia Culture Civiltà dell'Università di Bologna racconterà l'esperienza della città di Bologna nell'analisi e nel contrasto alle diseguaglianze, Irene Gianotto di The European House - Ambrosetti approfondirà il tema dell'approccio multidimensionale alla salute mentale, Giovanni Ginocchini di Fondazione Innovazione Urbana tratterà il collegamento tra salute e città e di come l'organizzazione dello spazio urbano di prossimità possa contribuire al benessere dei cittadini, Daniela Bianco di The European House - Ambrosetti si concentrerà sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili attraverso l'adozione di stili di vita sani, Antonio Maturo del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia dell'Università di Bologna analizzerà come la dimensione biologica e sociale possono congiuntamente contribuire al perseguimento di una 'salute cronica' e, infine, Federico Schena del Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell'Università di Verona illustrerà, attraverso casi ed esperienze concrete, il ruolo degli stili di vita nella promozione della salute e nella prevenzione primaria e secondaria.
Dalle 17 alle 18:30 si svolgeranno tre tavoli tematici paralleli che approfondiranno gli interventi precedenti attraverso la condivisione di esperienze e buone pratiche. Tali momenti partecipativi saranno occasione di confronto tra esperti, ricercatori, tecnici, amministratori e cittadini, a partire da tre parole chiave, al fine di stimolare riflessioni multidisciplinari attorno al concetto di salute: inclusione, futuro e ambiente. Per la sessione sull'inclusione i lavori saranno animati dagli interventi di Fabrizia Paltrinieri del settore Istruzione e Sviluppo Sociale, Città metropolitana di Bologna e Riccardo Prandini del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali - Università degli Studi di Bologna. Il panel sull'ambiente partirà dai contributi messi a disposizione da Elisa Conticelli del Dipartimento di architettura, Università degli studi di Bologna e da Elena Dorato del Dipartimento di architettura, Università degli studi di Ferrara. Il tavolo dedicato a salute è futuro, infine, si articolerà a partire dalle riflessioni di Luigi Angelini Wellness Communities Advisor e Professore dell'Università di Bologna, di Giovanni Brusaporco, di The European House - Ambrosetti e Valentina Lemma, delegata dell'Alleanza Italiana per l'Invecchiamento Attivo
Venerdì 24 maggio la seconda giornata del meeting inizierà alle 9 con il saluto del Sindaco di Bologna. Alle 10:15 una tavola rotonda moderata dalla giornalista del Corriere Salute Chiara Daina, si occuperà del ruolo delle città per il benessere comune con gli interventi dei rappresentanti delle amministrazioni di Bologna e Milano e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, di Federica Alberti di Wellness Foundation, Daniela Bianco di The European House - Ambrosetti, del consigliere di Silver Economy Network Ezio Lattanzio, del presidente di Federsanità ANCI FVG Giuseppe Napoli, di Ranieri Poli del Dipartimento della Salute Umana, della Salute Animale e dell'Ecosistema (One Health) e dei Rapporti Internazionali del Ministero della Salute e, infine, di Valentina Possenti del Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute (CNaPPS) dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Alle 11:15 sarà la volta della seconda tappa del progetto 'Donne in Salute', partito da Milano il mese scorso e che prevede appuntamenti itineranti nelle città della Rete Città Sane per promuovere la salute genere-specifica. Alle 12, la due giorni si concluderà con la cerimonia di premiazione della XVI edizione degli Oscar della salute, un bando promosso annualmente dalla Rete a riconoscimento dei migliori progetti sviluppati dalle città nell'ambito della promozione del benessere.
La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita ad esclusione di quelle riservate ai Soci. Le modalità di prenotazione sono indicate a questo link .
La sede del Meeting è la Casa di Quartiere Katia Bertasi, un luogo per eccellenza di valorizzazione della prossimità, volto a facilitare e stimolare esperienze di cittadinanza attiva attraverso il coinvolgimento delle realtà associative del territorio; gli atti e i video integrali degli interventi saranno resi disponibili sui canali di Rete Città Sane alla conclusione dell'iniziativa.
In Italia, il progetto Città Sane è partito nel 1995 come movimento di Comuni, per poi diventare nel 2001 Associazione senza scopo di lucro. La Rete aderisce al movimento Healthy Cities dell'OMS ed è l'unica associazione italiana accreditata presso l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Pone al centro della sua azione la collaborazione fra le città per attivare a livello locale progetti di promozione della salute pubblica. Attualmente aderiscono alla Rete oltre 70 Comuni italiani e la Regione Emilia-Romagna. La Rete europea comprende 1400 tra città e regioni. I comuni associati puntano a costruire, insieme al Coordinamento nazionale, un percorso condiviso di raccolta, analisi e diffusione degli elementi migliori e replicabili delle buone pratiche messe in campo sui territori per promuovere corretti stili di vita, prevenire le malattie e migliorare la qualità di vita delle cittadinanze. Tra i temi principali portati avanti dal progetto ci sono anche la pianificazione urbana per la salute, la valutazione di impatto sulla salute e l'invecchiamento in salute.
Salute oggi:
- Notizie e aggiornamenti
- Libri e pubblicazioni
- Dalle aziende
- Appunti di salute
- Nutrire la salute
- Aperi-libri
- Allenati con noi
...e inoltre su Dica33: