20 luglio 2016
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Orecchio del nuotatore? Segui le regole dell’esperto per tenere lontana l’infezione
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Estate significa tanti bagni in mare e in piscina che, soprattutto nei bambini, si traducono spesso in quello che comunemente viene chiamato "orecchio del nuotatore". «Il termine medico per definire questo disturbo è otite esterna, un problema piuttosto comune nei più piccoli ma che solo raramente ha conseguenze gravi e che fortunatamente può essere prevenuto o al limite curato senza particolari difficoltà» spiega in un comunicato Nina Shapiro, direttrice della otorinolaringoiatria pediatrica al Mattel Children's Hospital della University of California.
Si tratta, più nel dettaglio, di un'infezione da virus o batteri che colpisce l'orecchio e che viene associata ai nuotatori perché è causata molto spesso dall'acqua che entra nel canale auricolare e vi ristagna.
«I sintomi principali sono prurito e dolore alla parte esterna dell'orecchio a volte accompagnate da secrezioni e pus» prosegue Shapiro.
L'esperta poi rassicura i genitori ricordando alcune semplici regole per ridurre al minimo il rischio di contrarre l'infezione:
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Si tratta, più nel dettaglio, di un'infezione da virus o batteri che colpisce l'orecchio e che viene associata ai nuotatori perché è causata molto spesso dall'acqua che entra nel canale auricolare e vi ristagna.
«I sintomi principali sono prurito e dolore alla parte esterna dell'orecchio a volte accompagnate da secrezioni e pus» prosegue Shapiro.
L'esperta poi rassicura i genitori ricordando alcune semplici regole per ridurre al minimo il rischio di contrarre l'infezione:
- Innanzitutto, come spiegano gli autori, l'importante è tenere l'orecchio più asciutto possibile. «Basta asciugarlo bene con un angolo dell'asciugamano oppure con un asciugacapelli tenuto a debita distanza e alla minima potenza» chiarisce Shapiro.
- «Da evitare assolutamente i "cotton fioc" per asciugare le orecchie: si rischia di danneggiare il timpano e peggiorare la situazione».
- Per prevenire l'infezione è anche possibile utilizzare gocce auricolari acquistabili in farmacia senza ricetta medica, ma ancora una volta bisogna tenere gli occhi aperti. «Queste gocce non devono essere usate da bambini che hanno i timpani danneggiati o che sono stati sottoposti a interventi chirurgici all'orecchio» spiega l'otorinolaringoiatra.
- E se, nonostante questi accorgimenti, l'infezione arriva comunque, è importante rivolgersi al medico che con l'aiuto di un otoscopio arriverà alla diagnosi esatta e grazie a farmaci e terapie ad hoc sarà in grado di curarla.
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