23 gennaio 2009
Aggiornamenti e focus
La salute al maschile vuole autostima
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La Società italiana di andrologia (SIA) non abbassa la soglia di attenzione sulla disfunzione erettile, problema in sé ma anche sintomo evidente di una patologia sottostante, e prosegue con la campagna "Tornare ad amare senza pensieri". Ciò non toglie che resta più difficoltoso per il genere maschile affrontare il tema, riconoscere il problema e chiedere aiuto per risolverlo. Eppure sembra che qualcosa sia cambiato, si direbbero caduti gli stereotipi dell'uomo virile a ogni costo a favore di modelli maschili più introspettivi e rivolti alla sfera emotiva e sociale sui cui si fonda l'autostima.
Il quadro di un uomo diverso dal modello più tradizionale emerge da un'indagine voluta dalla SIA e realizzata dall'ISPO, l'Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione, su un campione di 800 italiani tra i 18 e i 65 anni. Il profilo è quello di una persona che cerca contatto con se stessa, che cerca di conoscere i propri limiti e di accettarli, più sensibile alle emozioni e alla stabilità emotiva e riconosce nell'autostima (9 su 10 intervitati) l'elemento fondante del proprio benessere. I fattori che incidono sul livello di autostima sono per lo più interni (49%), come i propri obiettivi, l'equilibrio tra sé e il mondo esterno, la conoscenza di sé, l'accettazione dei propri limiti e il carattere personale. Tra i fattori esterni alla persona (37%), quelli maggiormente citati sono i rapporti interpersonali, successi/insuccessi e il confronto con gli altri. In particolare, a incidere di più dall'esterno sulla considerazione di sé ci sono la famiglia, il benessere psicofisico, il lavoro, le relazioni sentimentali e quelle sociali. In coda ci sono invece il benessere economico e il sesso. . "Volendo fare dei distinguo - precisa Renato Mannheimer, sociologo e presidente di ISPO - i giovanissimi danno maggior importanza al sesso, alle relazioni sociali e al loro benessere psicofisico, mentre gli uomini tra i 35 e i 54 anni sono molto più influenzabili da famiglia, lavoro e benessere economico. Per contro, gli ultra 55enni sembrano preoccuparsi meno del sesso, mentre tengono in considerazione famiglia, relazioni sociali e salute".
L'autostima è anche l'elemento che stabilizza la coppia, la sua mancanza rischia di comprometterla, non a caso il 92% degli uomini in coppia stabile ha un elevato livello di autostima, contro l'81% dei single. La stabilità di coppia si traduce anche in complicità, comprensione e gestione condivisa delle problematiche sessuali insorgenti. Infatti, il 72% dichiara che un episodio di difficoltà sessuale non incide sulla propria autostima. "Il benessere sessuale è il barometro della salute di un uomo - evidenzia Vincenzo Gentile, presidente della SIA - Patologie come la disfunzione erettile o l'eiaculazione precoce condizionano pesantemente non soltanto la sfera affettiva e sessuale, ma anche la vita quotidiana di un uomo, con forti implicazioni negative sulla gioia di vivere e sull'autostima. Acquisire consapevolezza sulla natura di questi problemi e avere voglia di risolverli dimostra come gli uomini stiano maturando una nuova coscienza di sé e dei propri limiti". Sta quindi maturando un substrato di consapevolezza che facilita il ricorso allo specialista in caso di problematiche sessuali e l'accesso alle terapie: "Diagnosticare precocemente la disfunzione erettile è fondamentale - ricorda Bruno Giammusso, coordinatore scientifico della campagna - perché può essere il primo campanello d'allarme per l'insorgenza di altre malattie quali le patologie cardiovascolari e il diabete. Oggi i farmaci per trattare la disfunzione erettile sono medicinali sicuri - conclude - ma necessitano sempre di un'attenta valutazione medica".
Simona Zazzetta
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Il quadro di un uomo diverso dal modello più tradizionale emerge da un'indagine voluta dalla SIA e realizzata dall'ISPO, l'Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione, su un campione di 800 italiani tra i 18 e i 65 anni. Il profilo è quello di una persona che cerca contatto con se stessa, che cerca di conoscere i propri limiti e di accettarli, più sensibile alle emozioni e alla stabilità emotiva e riconosce nell'autostima (9 su 10 intervitati) l'elemento fondante del proprio benessere. I fattori che incidono sul livello di autostima sono per lo più interni (49%), come i propri obiettivi, l'equilibrio tra sé e il mondo esterno, la conoscenza di sé, l'accettazione dei propri limiti e il carattere personale. Tra i fattori esterni alla persona (37%), quelli maggiormente citati sono i rapporti interpersonali, successi/insuccessi e il confronto con gli altri. In particolare, a incidere di più dall'esterno sulla considerazione di sé ci sono la famiglia, il benessere psicofisico, il lavoro, le relazioni sentimentali e quelle sociali. In coda ci sono invece il benessere economico e il sesso. . "Volendo fare dei distinguo - precisa Renato Mannheimer, sociologo e presidente di ISPO - i giovanissimi danno maggior importanza al sesso, alle relazioni sociali e al loro benessere psicofisico, mentre gli uomini tra i 35 e i 54 anni sono molto più influenzabili da famiglia, lavoro e benessere economico. Per contro, gli ultra 55enni sembrano preoccuparsi meno del sesso, mentre tengono in considerazione famiglia, relazioni sociali e salute".
Buoni presupposti per la salute
L'autostima è anche l'elemento che stabilizza la coppia, la sua mancanza rischia di comprometterla, non a caso il 92% degli uomini in coppia stabile ha un elevato livello di autostima, contro l'81% dei single. La stabilità di coppia si traduce anche in complicità, comprensione e gestione condivisa delle problematiche sessuali insorgenti. Infatti, il 72% dichiara che un episodio di difficoltà sessuale non incide sulla propria autostima. "Il benessere sessuale è il barometro della salute di un uomo - evidenzia Vincenzo Gentile, presidente della SIA - Patologie come la disfunzione erettile o l'eiaculazione precoce condizionano pesantemente non soltanto la sfera affettiva e sessuale, ma anche la vita quotidiana di un uomo, con forti implicazioni negative sulla gioia di vivere e sull'autostima. Acquisire consapevolezza sulla natura di questi problemi e avere voglia di risolverli dimostra come gli uomini stiano maturando una nuova coscienza di sé e dei propri limiti". Sta quindi maturando un substrato di consapevolezza che facilita il ricorso allo specialista in caso di problematiche sessuali e l'accesso alle terapie: "Diagnosticare precocemente la disfunzione erettile è fondamentale - ricorda Bruno Giammusso, coordinatore scientifico della campagna - perché può essere il primo campanello d'allarme per l'insorgenza di altre malattie quali le patologie cardiovascolari e il diabete. Oggi i farmaci per trattare la disfunzione erettile sono medicinali sicuri - conclude - ma necessitano sempre di un'attenta valutazione medica".
Simona Zazzetta
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