08 giugno 2007
Aggiornamenti e focus
Ospedali promossi sul cuore
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La sanità pubblica tratta bene il cuore degli italiani nove volte su 10. Lo rivelano i dati pubblicati dello studio "Cuore-Qualità", promosso da Heart Care Foundation, Fondazione dell'ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) e realizzato in collaborazione con l'Istituto di ricerca GfK Eurisko. E' stata realizzata la prima indagine nazionale sulla qualità percepita, ossia il livello di soddisfazione degli utenti dei servizi cardiologici pubblici, i cui dati sono stati presentati a Firenze il 4 giugno nell'ambito del Congresso Nazionale di Cardiologia dell'ANMCO. La ricerca condotta tra aprile e ottobre 2006 in 78 strutture distribuite su tutto il territorio nazionale, ha coinvolto 1.250 pazienti selezionati in modo casuale con esperienza di ricovero in reparto o di trattamento ambulatoriale, ai quali è stato chiesto di rispondere a due questionari. Il primo al momento del congedo/dimissione e il secondo a distanza di due settimane.
"Scopo dell'indagine è stato quello di valutare il gradimento delle cure da parte del cittadino e di conoscere al meglio l'esperienza del paziente al fine di qualificare il trattamento anche dal suo punto di vista per un miglioramento progressivo delle prestazioni stesse" commenta Salvatore Pirelli, presidente di Heart Care Foundation.
Il reparto preferito dai malati di cuore è l'UTIC (Unità di terapia Intensiva Cardiologica). Dai risultati della ricerca emerge infatti un'opinione positiva verso l'esperienza di ricovero avuta in questi reparti in quasi il 99% dei pazienti intervistati. Questo giudizio si estende anche alle prestazioni ambulatoriali.
Dati importanti in sé, ma anche a confronto con rilevazioni realizzate nello stesso periodo da GfK Eurisko e relative alla percezione delle prestazioni ospedaliere nella loro globalità. Per i pazienti la qualità delle cure pubbliche per il cuore è, infatti, superiore a quella riconosciuta ai servizi ospedalieri nella loro globalità. Solo l'1-2% degli intervistati valuta l'assistenza ricevuta in modo negativo, percentuale che sale tra il 10 e il 15% quando si considera la totalità dei servizi ospedalieri. Non stupisce quindi che i pazienti soddisfatti dell'assistenza ricevuta durante i ricoveri nei reparti cardiologici ospedalieri abbiano una spiccata propensione a raccomandarli: sette su 10 non esiterebbero, infatti, a consigliare ad altre persone con problemi analoghi il ricovero nella struttura nella quale sono stati curati.
Una volta tanto, un sondaggio condotto su tutto il territorio italiano non ha fatto registrare disparità tra Nord e Sud. "I servizi cardiologici riscuotono successi pressoché ovunque e sono valutati eccellenti da ben 4 italiani su 10 al Nord così come al Sud - commenta Albino Claudio Bosio, vicepresidente di Gfk Eurisko e direttore della ricerca - Non si può dire altrettanto quando si considera la percezione che gli italiani hanno della totalità dei servizi ospedalieri: qui si riscontra una variabilità di anche 10-20 punti percentuale tra le strutture pubbliche del Settentrione e quelle del Sud Italia". "Lo studio è stato predisposto dai cardiologi ospedalieri che, non volendo influenzare i pazienti, ne hanno affidato la realizzazione a un prestigioso Istituto italiano indipendente per le ricerche sociali e di mercato, esterno al mondo della Sanità - afferma Francesco Chiarella - presidente ANMCO - Che i pazienti valutino in termini largamente positivi l'assistenza medica e infermieristica prestata dalla cardiologia ospedaliera italiana non è solo la nostra impressione, malgrado le cronache enfatizzino la malasanità, ma il risultato di una rigorosa indagine scientifica su cui invito a riflettere".
Gianluca Casponi
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
"Scopo dell'indagine è stato quello di valutare il gradimento delle cure da parte del cittadino e di conoscere al meglio l'esperienza del paziente al fine di qualificare il trattamento anche dal suo punto di vista per un miglioramento progressivo delle prestazioni stesse" commenta Salvatore Pirelli, presidente di Heart Care Foundation.
Tutti pazzi per l'Utic
Il reparto preferito dai malati di cuore è l'UTIC (Unità di terapia Intensiva Cardiologica). Dai risultati della ricerca emerge infatti un'opinione positiva verso l'esperienza di ricovero avuta in questi reparti in quasi il 99% dei pazienti intervistati. Questo giudizio si estende anche alle prestazioni ambulatoriali.
Dati importanti in sé, ma anche a confronto con rilevazioni realizzate nello stesso periodo da GfK Eurisko e relative alla percezione delle prestazioni ospedaliere nella loro globalità. Per i pazienti la qualità delle cure pubbliche per il cuore è, infatti, superiore a quella riconosciuta ai servizi ospedalieri nella loro globalità. Solo l'1-2% degli intervistati valuta l'assistenza ricevuta in modo negativo, percentuale che sale tra il 10 e il 15% quando si considera la totalità dei servizi ospedalieri. Non stupisce quindi che i pazienti soddisfatti dell'assistenza ricevuta durante i ricoveri nei reparti cardiologici ospedalieri abbiano una spiccata propensione a raccomandarli: sette su 10 non esiterebbero, infatti, a consigliare ad altre persone con problemi analoghi il ricovero nella struttura nella quale sono stati curati.
Nord e sud alla pari
Una volta tanto, un sondaggio condotto su tutto il territorio italiano non ha fatto registrare disparità tra Nord e Sud. "I servizi cardiologici riscuotono successi pressoché ovunque e sono valutati eccellenti da ben 4 italiani su 10 al Nord così come al Sud - commenta Albino Claudio Bosio, vicepresidente di Gfk Eurisko e direttore della ricerca - Non si può dire altrettanto quando si considera la percezione che gli italiani hanno della totalità dei servizi ospedalieri: qui si riscontra una variabilità di anche 10-20 punti percentuale tra le strutture pubbliche del Settentrione e quelle del Sud Italia". "Lo studio è stato predisposto dai cardiologi ospedalieri che, non volendo influenzare i pazienti, ne hanno affidato la realizzazione a un prestigioso Istituto italiano indipendente per le ricerche sociali e di mercato, esterno al mondo della Sanità - afferma Francesco Chiarella - presidente ANMCO - Che i pazienti valutino in termini largamente positivi l'assistenza medica e infermieristica prestata dalla cardiologia ospedaliera italiana non è solo la nostra impressione, malgrado le cronache enfatizzino la malasanità, ma il risultato di una rigorosa indagine scientifica su cui invito a riflettere".
Gianluca Casponi
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