Patologie renali, screening a confronto
L'11 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rene; un grande evento di sensibilizzazione sulle patologie renali, giunto alla quinta edizione. Un evento che intende dare battaglia alle poco fauste previsioni sullo sviluppo mondiale delle patologie renali: entro la fine di quest'anno, indicherebbero i dati, si conteranno 2 milioni e mezzo di pazienti in dialisi. È questo il motivo per cui si punta alla diagnosi precoce e nel corso della giornata sarà possibile accedere a visite gratuite con la misurazione della pressione e l'esame delle urine nelle piazze italiane, in alcune scuole superiori e nei reparti di nefrologia con l'iniziativa Nefrologie Aperte. Più controversa, invece, l'utilità dello screening per la malattia renale cronica, di cui si parla in un articolo del Journal of Nephrology. I problemi attuali consistono nella necessità di strategie di screening più efficienti. In particolare, attualmente il diabete mellito, l'ipertensione e un'età superiore a 60 anni sembrano essere i criteri di inclusione più importanti per un programma di screening di malattie renali croniche, anche se solo un piccolo numero di casi progredisce fino allo stadio terminale. Allo stato attuale, pertanto, lo screening per le malattie renali croniche nella popolazione generale non è ancora raccomandato, ma già fin d'ora sottogruppi di pazienti ad alto rischio, con diabete mellito o ipertensione o con età superiore a 60 anni, dovrebbero sottoporsi ad accertamenti.
J Nephrol, 2010; 23: 147-155
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