24 novembre 2004
Aggiornamenti e focus
L'ago funziona nell'artrosi
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Sono ormai due italiani su dieci a ricorrere agli aghi della medicina cinese per trovare sollievo da dolore e problemi fisici. Si va dalla capacità respiratoria ai disturbi circolatori, dall'incontinenza urinaria fino ai problemi della sessualità, ma anche l'apparato osteo-articolare sembra beneficiare dell'azione dell'agopuntura. A conferma di questa ipotesi uno studio spagnolo pubblicato sul British Medical Journal, dopo che in tempi recenti un altro analogo, sponsorizzato dai National Institutes of Health, è stato presentato al congresso annuale dell'American College of Rheumatology, pone fine alle numerose controversie sulla reale efficacia dell'agopuntura nella cura dell'artrite.
L'effetto dell'agopuntura è stato esaminato su 88 pazienti con artrosi del ginocchio, una condizione che limita sempre di più nel tempo la mobilità articolare, impedendo banali attività quotidiane, quali scendere o salire le scale e peggiorando notevolmente la qualità di vita, e in cura con il diclofenac, un antinfiammatorio non steroideo. Metà dei pazienti è stata trattata, una volta alla settimana, con l'agopuntura, mentre gli altri ricevevano un'agopuntura placebo, nella quale cioè l'ago pungeva ma senza arrivare sottocute. I risultati sono stati incoraggianti se è vero che dopo tre mesi i pazienti in cura con il doppio trattamento hanno potuto ridurre i dosaggi del farmaco. Non solo. Questi pazienti hanno riferito una condizione generale migliore con maggiore scioltezza nel muovere il ginocchio e meno dolore. Un chiaro segnale che l'agopuntura in aggiunta alle cure tradizionali rappresenta un fondamentale supporto terapeutico e garantisce una qualità di vita migliore. Non molto dissimile nelle sue conclusioni lo studio statunitense.
Il ricorso all'agopuntura - dicono all'American College of Rheumatology - potrebbe consentire di risolvere con 2-3 sedute quello che con le normali terapie potrebbe costringere a letto o al ricorso a farmaci antinfiammatori, potenzialmente gastrolesivi. I risultati dello studio, durato complessivamente 26 settimane, hanno evidenziato come il ricorso all'agopuntura, abbia determinato un miglioramento significativo rispetto al gruppo controllo sottoposto a una "finta" agopuntura. I 570 pazienti monitorati hanno, tra l'altro, continuato ad assumere i farmaci anti-infiammatori prescritti. All'inizio dello studio sono stati fissati dei punteggi riferiti al dolore e alla capacità funzionale, simili per tutti i partecipanti. Il ricorso all'agopuntura ha determinato una diminuzione di entrambi i valori, di 3,79 e 12,42 punti rispettivamente, per tutti i pazienti che hanno concluso le 26 settimane di terapia. I pazienti controllo, sottoposti alla finta agopuntura, hanno avuto un miglioramento assai meno rilevante, 2,92 e 9,87 punti rispettivamente. Un valore statisticamente significativo, dicono gli autori dello studio, su un campione per i due terzi composto da donne di età media 65,5 anni. Uno studio che conferma come la medicina tradizionale cinese sia una delle opzioni a disposizione del medico per la terapia del suo paziente, particolarmente indicata per soggetti con una condizione medica tale da precludere l'intervento chirurgico. Di più. L'agopuntura può essere annoverata dall'Arthritis Foundation tra i rimedi utili e di provata efficacia e non più nella lista di quelli con efficacia da dimostrare. Un dato è sicuro si tratta di un intervento non pericoloso, perciò perché non provare, quando non c'è altro trattamento valido?
Marco Malagutti
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Lo studio spagnolo
L'effetto dell'agopuntura è stato esaminato su 88 pazienti con artrosi del ginocchio, una condizione che limita sempre di più nel tempo la mobilità articolare, impedendo banali attività quotidiane, quali scendere o salire le scale e peggiorando notevolmente la qualità di vita, e in cura con il diclofenac, un antinfiammatorio non steroideo. Metà dei pazienti è stata trattata, una volta alla settimana, con l'agopuntura, mentre gli altri ricevevano un'agopuntura placebo, nella quale cioè l'ago pungeva ma senza arrivare sottocute. I risultati sono stati incoraggianti se è vero che dopo tre mesi i pazienti in cura con il doppio trattamento hanno potuto ridurre i dosaggi del farmaco. Non solo. Questi pazienti hanno riferito una condizione generale migliore con maggiore scioltezza nel muovere il ginocchio e meno dolore. Un chiaro segnale che l'agopuntura in aggiunta alle cure tradizionali rappresenta un fondamentale supporto terapeutico e garantisce una qualità di vita migliore. Non molto dissimile nelle sue conclusioni lo studio statunitense.
Lo studio statunitense
Il ricorso all'agopuntura - dicono all'American College of Rheumatology - potrebbe consentire di risolvere con 2-3 sedute quello che con le normali terapie potrebbe costringere a letto o al ricorso a farmaci antinfiammatori, potenzialmente gastrolesivi. I risultati dello studio, durato complessivamente 26 settimane, hanno evidenziato come il ricorso all'agopuntura, abbia determinato un miglioramento significativo rispetto al gruppo controllo sottoposto a una "finta" agopuntura. I 570 pazienti monitorati hanno, tra l'altro, continuato ad assumere i farmaci anti-infiammatori prescritti. All'inizio dello studio sono stati fissati dei punteggi riferiti al dolore e alla capacità funzionale, simili per tutti i partecipanti. Il ricorso all'agopuntura ha determinato una diminuzione di entrambi i valori, di 3,79 e 12,42 punti rispettivamente, per tutti i pazienti che hanno concluso le 26 settimane di terapia. I pazienti controllo, sottoposti alla finta agopuntura, hanno avuto un miglioramento assai meno rilevante, 2,92 e 9,87 punti rispettivamente. Un valore statisticamente significativo, dicono gli autori dello studio, su un campione per i due terzi composto da donne di età media 65,5 anni. Uno studio che conferma come la medicina tradizionale cinese sia una delle opzioni a disposizione del medico per la terapia del suo paziente, particolarmente indicata per soggetti con una condizione medica tale da precludere l'intervento chirurgico. Di più. L'agopuntura può essere annoverata dall'Arthritis Foundation tra i rimedi utili e di provata efficacia e non più nella lista di quelli con efficacia da dimostrare. Un dato è sicuro si tratta di un intervento non pericoloso, perciò perché non provare, quando non c'è altro trattamento valido?
Marco Malagutti
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