13 dicembre 2002
Aggiornamenti e focus
Anatomia
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L'occhio è come una macchina fotografica, o meglio è la macchina fotografica che si ispira da vicino all'occhio, anche perché le leggi fisiche della luce sono le stesse indipendentemente che si abbia a che fare con un organo o un apparato meccanico..
Quando guarda un oggetto, la luce che da esso proviene entra nell'occhio, attraversa una serie di lenti naturali, che sono in sequenza:
La cornea è la prima struttura lenticolare che la luce incontra entrando nell'occhio. La sua funzione di lente è però assicurata dal fatto che tra la cornea e il cristallino è racchiuso l'umor acqueo.
Il cristallino: la seconda lente naturale che la luce incontra, dopo la cornea, prima di raggiungere la retina. È una lente elastica, può cioè diventare più o meno spessa grazie all'azione di alcuni muscoli. Questa contrazione, che avviene automaticamente, consente la messa fuoco degli oggetti. Quando il cristallino perde la sua elasticità, la messa a fuoco degli oggetti vicini diviene progressivamente più difficile (presbiopia). Sempre legata all'età è una degenerazione chiamata cataratta, che consiste nella perdita di trasparenza
Il corpo vitreo è una sostanza gelatinosa e trasparente che riempie la parte posteriore dell'occhio; è attraversato dalla luce che va a poi colpire la retina. Al suo interno, per degenerazione dovuta all'età o a particolari patologie, possono formarsi piccole opacità puntiformi o filamentose come vere e proprie ragnatele dette corpi mobili vitreali; sono i responsabili dei disturbi quali piccole ombre o strani filamenti che si vedono in particolari condizioni di luce e fissando una superficie bianca.
La retina è la superficie sulla quale si proietta la luce messa a fuoco dal sistema di lenti dell'occhio. E' una struttura molto complessa formata da diversi strati; uno di questi contiene i fotorecettori, cellule chiamate coni e bastoncelli che captano la luce. I bastoncelli sono specifici per la visione notturna o in scarsa luminosità e per la percezione dei movimenti, mentre i coni provvedono alla percezione del colore. I fotorecettori sono collegati a terminazioni nervose che confluiscono a formare il nervo ottico.
Il nervo ottico in realtà non va considerato un nervo in senso stretto, in quanto fa parte del sistema nervoso centrale. Si tratta infatti del prolungamento delle terminazioni nervose dei fotorecettori. I nervi ottici dei due occhi si incrociano dando origine al chiasma ottico, ragion per cui il nervo dell'occhio sinistro va a innestarsi sul corpo genicolato destro e viceversa.
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
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La cornea è la prima struttura lenticolare che la luce incontra entrando nell'occhio. La sua funzione di lente è però assicurata dal fatto che tra la cornea e il cristallino è racchiuso l'umor acqueo.
Il cristallino: la seconda lente naturale che la luce incontra, dopo la cornea, prima di raggiungere la retina. È una lente elastica, può cioè diventare più o meno spessa grazie all'azione di alcuni muscoli. Questa contrazione, che avviene automaticamente, consente la messa fuoco degli oggetti. Quando il cristallino perde la sua elasticità, la messa a fuoco degli oggetti vicini diviene progressivamente più difficile (presbiopia). Sempre legata all'età è una degenerazione chiamata cataratta, che consiste nella perdita di trasparenza
Il corpo vitreo è una sostanza gelatinosa e trasparente che riempie la parte posteriore dell'occhio; è attraversato dalla luce che va a poi colpire la retina. Al suo interno, per degenerazione dovuta all'età o a particolari patologie, possono formarsi piccole opacità puntiformi o filamentose come vere e proprie ragnatele dette corpi mobili vitreali; sono i responsabili dei disturbi quali piccole ombre o strani filamenti che si vedono in particolari condizioni di luce e fissando una superficie bianca.
La retina è la superficie sulla quale si proietta la luce messa a fuoco dal sistema di lenti dell'occhio. E' una struttura molto complessa formata da diversi strati; uno di questi contiene i fotorecettori, cellule chiamate coni e bastoncelli che captano la luce. I bastoncelli sono specifici per la visione notturna o in scarsa luminosità e per la percezione dei movimenti, mentre i coni provvedono alla percezione del colore. I fotorecettori sono collegati a terminazioni nervose che confluiscono a formare il nervo ottico.
Il nervo ottico in realtà non va considerato un nervo in senso stretto, in quanto fa parte del sistema nervoso centrale. Si tratta infatti del prolungamento delle terminazioni nervose dei fotorecettori. I nervi ottici dei due occhi si incrociano dando origine al chiasma ottico, ragion per cui il nervo dell'occhio sinistro va a innestarsi sul corpo genicolato destro e viceversa.
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