15 settembre 2006
Aggiornamenti e focus
La causa c'è, la fonte no
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La vicenda ha avuto inizio l'8 marzo quando un oftalmologo del New Jersey, come racconta il New York Times, ha allertato i Centers for Disease Control and Prevention per segnalare il caso di tre pazienti tutti affetti da una rara infezione fungina. A questo punto i CDC hanno fatto partire la loro potente macchina organizzativa ,con l'intento di trovare casi simili sparsi nel paese. Missione compiuta. Nel giro di poco si è arrivati a oltre 100 casi segnalati nei soli Stati Uniti e si è risaliti ai primi casi riferiti l'anno scorso in Asia. Non solo. Nel giro di poco tempo si è risaliti anche alla probabile fonte dell'infezione: la soluzione per la conservazione delle lenti a contatto Renu con MoistureLoc prodotta da Bausch&Lomb. Ora arriva un altro capitolo della vicenda. I ricercatori, incaricati di fare luce sulla vicenda dai Centers for Disease Control and prevention, sono arrivati alla conclusione delle loro analisi. Non senza qualche sorpresa.
L'infezione a cui si fa riferimento è la cheratite da Fusarium ossia un'infiammazione della cornea che si presenta con sintomi come rossore, dolore, lacrimazione, sensibilità alla luce, visione offuscata e nei casi più gravi cecità. Le conclusioni dei Cdc hanno confermato che l'epidemia di cheratiti fra i portatori di lenti a contatto è senz'altro associata alla soluzione per la manutenzione delle lenti incriminata. E lo hanno confermato su una fonte autorevole, un articolo sulla rivista dell'associazione dei medici americani Jama dopo aver analizzato uno per uno i 164 casi accertati finora. Dov'è la sorpresa allora? Semplice, nel liquido non c'è traccia di fusarium, il fungo responsabile della cheratite, ne nelle bottiglie sigillate ne negli impianti per la produzione della soluzione. Non si capisce perciò come sia stata favorita l'infezione. I sospetti dei ricercatori, dopo aver scrupolosamente esaminato sia le soluzioni che l'ambiente di produzione, si soffermano sul fatto che la contaminazione possa essere stata estrinseca ed essersi verificata, per esempio, nelle case dei pazienti. Il ruolo delle soluzioni Renu con MoistureLoc di Bausch&Lomb rimane comunque centrale. Si suppone, infatti che qualche ingrediente della soluzione possa aver scatenato una reazione indeterminata. Gli studi in corso in questo momento cercano di approfondire questo aspetto. Nel frattempo, dicono i ricercatori, è opportuna la vigilanza dei medici nel diagnosticare e trattare la cheratite da fusarium, mentre chi utilizza la soluzione dovrebbe interrompere l'uso del prodotto. In più rimane sempre indispensabile rilevare l'igiene personale del portatore di lenti a contatto che, se carente, può diventare veicolo di infezione. I problemi agli occhi, infatti, sono spesso correlati a un utilizzo non corretto delle soluzioni detergenti per lenti a contatto. Ecco perché in chiusura è bene ricordare le raccomandazioni ministeriali in merito:
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Liquidi pericolosi
L'infezione a cui si fa riferimento è la cheratite da Fusarium ossia un'infiammazione della cornea che si presenta con sintomi come rossore, dolore, lacrimazione, sensibilità alla luce, visione offuscata e nei casi più gravi cecità. Le conclusioni dei Cdc hanno confermato che l'epidemia di cheratiti fra i portatori di lenti a contatto è senz'altro associata alla soluzione per la manutenzione delle lenti incriminata. E lo hanno confermato su una fonte autorevole, un articolo sulla rivista dell'associazione dei medici americani Jama dopo aver analizzato uno per uno i 164 casi accertati finora. Dov'è la sorpresa allora? Semplice, nel liquido non c'è traccia di fusarium, il fungo responsabile della cheratite, ne nelle bottiglie sigillate ne negli impianti per la produzione della soluzione. Non si capisce perciò come sia stata favorita l'infezione. I sospetti dei ricercatori, dopo aver scrupolosamente esaminato sia le soluzioni che l'ambiente di produzione, si soffermano sul fatto che la contaminazione possa essere stata estrinseca ed essersi verificata, per esempio, nelle case dei pazienti. Il ruolo delle soluzioni Renu con MoistureLoc di Bausch&Lomb rimane comunque centrale. Si suppone, infatti che qualche ingrediente della soluzione possa aver scatenato una reazione indeterminata. Gli studi in corso in questo momento cercano di approfondire questo aspetto. Nel frattempo, dicono i ricercatori, è opportuna la vigilanza dei medici nel diagnosticare e trattare la cheratite da fusarium, mentre chi utilizza la soluzione dovrebbe interrompere l'uso del prodotto. In più rimane sempre indispensabile rilevare l'igiene personale del portatore di lenti a contatto che, se carente, può diventare veicolo di infezione. I problemi agli occhi, infatti, sono spesso correlati a un utilizzo non corretto delle soluzioni detergenti per lenti a contatto. Ecco perché in chiusura è bene ricordare le raccomandazioni ministeriali in merito:
- seguite attentamente le raccomandazioni dei contattologi, con particolare attenzione alle istruzioni sull'uso e sulla sostituzione delle lenti;
- usate sempre i prodotti appropriati: soluzioni saline e lacrime artificiali non sono idonee a disinfettare le lenti;
- scegliete prodotti conosciuti e di qualità, acquistati attraverso rivenditori autorizzati, in modo da evitare l'utilizzo di prodotti di dubbia provenienza;
- non riutilizzate mai il liquido detergente ma gettatelo dopo averlo usato. Usate ogni volta solo prodotto fresco;
- anche i liquidi detergenti per lenti hanno una scadenza: si raccomanda in genere di gettare la soluzione dopo sei mesi dalla prima apertura del flacone;
- lavatevi attentamente le mani con acqua e sapone e asciugatele con cura prima di manipolare le lenti (sia quando si mettono che quando si levano);
- mantenete sempre pulita la custodia delle lenti (occorre sostituirla in media ogni 3-6 mesi);
- rimuovete le lenti e consultate immediatamente un oculista se si verifica rossore, dolore, lacrimazione, aumentata sensibilità alla luce, visione offuscata, secrezione o gonfiore.
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