Diagnosi in breve

24 ottobre 2008
Aggiornamenti e focus

Diagnosi in breve



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Si definiscono poliartriti quelle infiammazioni che colpiscono almeno tre o più articolazioni contemporaneamente. Da un'idea dell'ANMAR (Associazione Nazionale Malattie Reumatiche) e del GISEA (Gruppo Italiano per lo Studio della Early Arthritis), è nato il registro multicentrico delle Poliartriti. L'obiettivo del progetto è quello di consentire ai pazienti di arrivare a una diagnosi definitiva in tempi brevi, 15-20 giorni al massimo, facilitando l'accesso a una terapia adeguata in modo da evitare una futura invalidità. Ma come?

Battere sul tempo la malattia


Il registro permetterà di monitorare meglio i pazienti e agevolare il lavoro dei medici. "L'artrite reumatoide è una patologia cronica - ha dichiarato Giovanni Lapadula, professore di reumatologia presso l'Università di Bari - che fa scempio delle articolazioni ma può essere fermata. L'80 per cento del danno avviene nei primi due anni di malattia ma se si interviene precocemente pazienti e medici possono evitare di vivere la malattia come una condanna che dura tutta la vita. Soprattutto nel caso delle poliartriti - ha aggiunto Lapadula - la scommessa è quella di determinare con precisione quale farmaco usare e in quale momento". In questo senso il registro costituirà uno strumento con il quale sarà possibile mettere in rete le informazioni necessarie a garantire cure tempestive su tutto il territorio nazionale. Con l'uso dei dati contenuti nel registro potrà essere superato il problema del cieco affidamento all'esperienza del singolo medico. "Il sogno di chi partecipa al progetto - continua Lapadula - è quello di rendere un lontano ricordo la sconfortante situazione che vede molti pazienti non essere a conoscenza di centri specializzati che sono in grado di modificare in positivo la vita del malato reumatico".

La conoscenza è fondamentale


Usando i dati del Registro i medici saranno in grado di curare il paziente avendo in mano gli strumenti per tracciare una mappa evolutiva della malattia. "E' assurdo - ha lamentato Antonella Celano, presidente dell'ANMAR - che possa esistere una condizione in cui SARS o influenza aviaria, problemi tutto sommato limitati, diventino per settimane un caso mediatico e poi una malattia che colpisce 400 mila persone in Italia sia quasi sconosciuta e goda di poca informazione. Per questo è fondamentale che i medici di famiglia ma anche gli stessi pazienti, siano in grado di ascoltare il segnale di allarme lanciato dai primi sintomi e intervenire di conseguenza. E' quindi importantissimo informare quante più persone possibili e nel modo più completo. Ottenere una diagnosi precoce - ha ribadito Celano - e avviare la terapia entro tre mesi dall'insorgenza dei primi sintomi può voler dire bloccare la malattia. Un risultato così buono può essere un miraggio a causa delle liste di attesa che impediscono di arrivare al reumatologo in tempi celeri. A questo si aggiungono i problemi strutturali del Servizio Sanitario che rallentano l'accesso ai farmaci biologici. L'uso di questi farmaci in particolare - ha concluso Celano - non è affatto uniforme sul territorio nazionale. Il Registro potrà essere uno strumento formidabile per superare tutti questi problemi".

Gianluca Casponi



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