A fior di pelle

20 giugno 2008
Aggiornamenti e focus

A fior di pelle



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Estate e vacanze si accordano bene con sole e caldo, condizioni che non sempre rappresentano i requisiti ottimali per chi ha problemi di salute legati, nel bene o nel male, a tali fattori. Alcuni problemi della pelle e del sistema circolatorio hanno infatti in comune la particolare sensibilità al calore e ai raggi solari.
In assenza di prescrizioni mediche ben precise, prestare attenzione a piccole regole e a qualche accorgimento, può trasformare la bella stagione un piacevole momento dell'anno da vivere con serenità, da cui trarre vantaggio per il disturbo stesso.

Insufficienza venosa: vene varicose e flebite


Chi soffre di tali disturbi non deve mai dimenticare che tutto ciò che impedisce o rende difficoltoso il ritorno venoso del sangue (dal basso verso l'alto) devo essere evitato o limitato.
I problemi possono insorgere già durante il viaggio; durante gli spostamenti è bene usare indumenti comodi e non elastici; in treno o in aereo non bisogna restare troppo a lungo seduti ma camminare non appena possibile, se invece si viaggia in auto, fermarsi ogni 1-2 ore e fare una breve passeggiata oltre riattivare la circolazione, allenta anche la tensione nervosa.
La principale prescrizione è non esporsi al calore.
Se si può scegliere la meta delle vacanze è consigliabile preferire zone con clima fresco e secco tipico degli ambienti di montagna, ad altitudini che oscillano tra gli 800 e i 1200 metri, dove è stato accertato che la maggior parte dei disturbi venosi trova giovamento.
Da evitare invece soggiorni prolungati ad altitudini estreme (3000-5000 metri) in quanto associate a un aumento del rischio di trombosi venose. Nelle ore più calde è preferibile sostare o camminare in luoghi boscosi dove le radiazioni solari più intense sono attenuate dalla vegetazione.
Se invece si opta per il mare è importante non esporre le gambe al sole nelle ore più calde, e in ogni caso mai restare distesi e immobili, piuttosto bagnarsi spesso con l'acqua di mare per evitare che il riscaldamento provochi la vasodilatazione. Per ottenere un'abbronzatura ideale si possono fare lunghe e salutari passeggiate, meglio ancora se in acqua e immersi fino al bacino: il movimento e l'azione massaggiante dell'acqua creano una compressione decrescente dal basso verso l'alto molto vantaggiosa per la circolazione venosa.
Assolutamente vietate le sabbiature.
Per un sacrosanto pisolino in completo relax si consiglia di sollevare le gambe posizionando tutto il segmento dal piede al ginocchio su una superficie di sostegno: appoggiando solo il piede, il ginocchio resta sospeso nel vuoto bloccando la vena principale che lo attraversa nell'incavo posteriore.
Tra gli sport il nuoto è l'ideale, al massaggio dell'acqua si aggiungono il benefici della posizione orizzontale e dei movimenti lenti e alternati che favoriscono l'attivazione della pompa venosa muscolare. Sull'uso della bicicletta esistono ancora delle controversie: indicata in quanto il peso corporeo non grava direttamente sulle gambe durante l'esercizio, ma parzialmente sconsigliata perché il sangue incontra l'angolatura del ginocchio piegato.
Nel caso di soggiorni in centri-benessere evitare saune, bagni caldi, massaggi troppo energici e pediluvi.

Che fototipo sei?


I disturbi alla pelle associati a fotosensibilità sono numerosi e avvertono l'impatto dell'intensificazione della radiazione solare, ma è ugualmente importante cautelarsi anche in assenza di particolari problemi.
E' necessario innanzitutto riconoscersi in un fototipo: sono di fototipo 0 i soggetti albini che devono evitare qualsiasi esposizione al sole, mentre il fototipo 6 è tipico delle razze con la pelle scura che sopportano bene i raggi del sole. Nei fototipi intermedi si riscontra una carnagione chiara e lentigginosa, con capelli rossi, in quelli più bassi fino a coloriti più intensi con capelli e occhi scuri nei fototipi più alti. Anche se i fototipi bassi sono i più sensibili al rischio di scottature e di tumori cutanei, è consigliabile in ogni caso usare filtri solari di intensità proporzionale al proprio fototipo.

Questioni di sole

E' vero che il sole favorisce l'essiccamento di qualche piccolo brufolo ma la convinzione che l'acne possa migliorare con l'esposizione al sole è soltanto parzialmente vera: in alcuni casi è stato riscontrato un peggioramento della condizione proprio nei mesi estivi. L'ispessimento dello strato corneo della pelle che si verifica con l'esposizione ai raggi solari tende a ostruire i pori, inoltre il calore e l'umidità dovuta al sudore possono contribuire alla manifestazione dell'acne.
Nel caso della psoriasi l'esposizione delle aree interessate dalle lesioni può essere vantaggiosa: il sole e il clima caldo alleviano il disturbo. La meta vacanziera è indifferente; si può scegliere il mare, la montagna o il lago, l'essenziale è sentirsi in vacanza: lo stress è infatti uno dei fattori di rischio di questo disturbo. I soggetti colpiti sono generalmente fotosensibili, con pelle chiara predisposta a scottature e ciò può rappresentare un fattore di peggioramento; l'esposizione deve essere graduale, costante e mai senza filtri protettivi adatti al proprio fototipo.
L'estate è anche il periodo in cui si assiste a un picco massimo delle recidive di herpes simplex: il sole è uno dei fattori scatenanti del virus silente, ne stimola la moltiplicazione e quindi la ricolonizzazione dell'area in cui era avvenuta l'infezione primaria. In tali aree perciò devono essere applicati prodotti altamente protettivi.
Evitare di esporsi eccessivamente al sole, o comunque proteggersi in modo adeguato, nelle stagioni assolate e nei periodi di vacanza, diventa una condizione essenziale per i soggetti colpiti da vitiligine, una patologia che si manifesta con la depigmentazione di aree più o meno estese del corpo, prive di melanina, la naturale protezione dai raggi solari. L'esposizione protetta può essere necessaria nelle fasi di terapia con farmaci che si attivano solo se esposti alla luce solare.

Simona Zazzetta



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