Contraccezione e piacere

20 giugno 2008
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Contraccezione e piacere



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"Che cos'è il piacere?"


A questa domanda un saggio ha risposto: "E' il trucco della natura per favorire la riproduzione" E' vero! E' proprio grazie al "miele del piacere della sessualità" che è avvenuta la grande differenziazione biologica e l'esplosione di specie viventi sulla terra dopo che la riproduzione è divenuta gamica o sessuata. Il D.N.A. si è così continuamente ricombinato in quella "lotteria genetica" che è la vita. Gli antichi sono rimasti affascinati dalla forza magica del piacere. Virgilio, nell'Eneide, fa dire ad Eurialo: "Sono gli Dei che danno questo ardore ai nostri animi o siamo noi stessi che facciamo di questo desiderio un Dio?" Oggi abbiamo compreso che, alla radice di tutto, vi sono delle molecole - formatesi la prima volta milioni di anni fa - che controllano il piacere (dopamina ed endorfine in particolare), a loro volta regolate da dei geni che ne determinano la maggior o minor presenza dentro il nostro sistema nervoso. "Nessuno si accoppierebbe e neppure mangerebbe - operazioni che richiedono un forte dispendio di energia - se non per il premio in piacere che queste producono" dice il professor Gian Luigi Gessa, neurofarmacologo. Secondo Anna Rose Childress, ricercatrice americana della Pennsylvania, il desiderio sessuale è come la bramosia di droghe: nasce nei circuiti interni del cervello, i più antichi dal punto di vista evolutivo. Si sostiene di conseguenza che l'intensa pulsione sessuale corrisponda alla "cessione del controllo a favore del cervello primitivo, rinunciando così a pensare alle conseguenze". Il grande sistema "premi-punizioni" dell'esistenza funziona dunque proprio così: il vivente ritorna là dove è stato gratificato e fugge, naturalmente, dal dolore perchè queste molecole costantemente ci tengono allertati. Ma attenzione, se ne sono accorti anche ... i pubblicitari quando fanno scatenare le nostre emozioni con l'immagine di un bel fondo schiena femminile. Si sa: "se vuoi attenzione devi muovere emozioni!"
Il binomio sessualità-procreazione, piacere-riproduzione è dunque ineludibile in biologia. Infatti tutti gli animali lo cercano e lo subiscono. Ma l'uomo è riuscito ad allargare sempre più le forbici delle due istanze. La contraccezione e la comprensione del mistero della vita e la possibilità della propria capacità di riproduzione hanno caratterizzato la storia della cultura umana sin dai primordi. La mitologia ci insegna che il profilattico è noto dai tempi di Minosse e Cleopatra pare abbia impiegato i primi spermicidi endovaginali (ancorché costituititi anche da sterco di coccodrillo). Ma è stato nel '900 che la grande rivoluzione si è completata. La scienza ha messo a disposizione della coppia una sessualità senza concepimento (grazie ai progressi della contraccezione chimica - pillola-) ma anche all'opposto una procreazione senza sessualità (vedi la procreatica e le varie tecniche di procreazione in provetta). La cesura si è completata. Il taglio netto è oggi possibile. E il piacere? Per qualcuno è aumentato. Ma, nell'equilibrio dell'esistenza, molti oggi si lamentano anche del calo del desiderio (libido). Le cure dei sessuologi sono tante ma vuoi vedere che, ogni tanto, (qui viene detto solo per provocazione, s'intende) basterebbe tornare all'antico binomio? Insomma, prima dicevamo "Vorrei ma non posso" ora: "potrei ma non voglio." (W. Pasini)

"Quale contraccettivo sarà meglio impiegare?"


Si chiedevano le ragazze del 1968 durante le occupazioni studentesche. La risposta era quasi ovvia! Si ventilava allora la possibilità di una commercializzazione, anche in Italia (sic!), di una mitica pillola liberatoria da ogni ulteriore incombenza. Il Dott. Pincus ne aveva fatto grande uso (non su di lui, s'intende) a Portorico. In effetti la pillola estro-progestinica venne immessa sul mercato ma, pensate, con la ridicola indicazione scritta sul foglietto illustrativo di: "regolatore del ciclo". Guai a parlare di contraccettivo orale! Tutti lo sapevano però, l'azienda, i farmacisti, i medici e naturalmente le donne che la acquistavano. Ma si accettava la "bufala del bugiardino" in nome di un po' di ipocrisia che, anche da noi, non guasta mai. Libertà dunque? Si, certo ma anche ... via aperta all'aumento delle malattie a trasmissione sessuale! E così fu. La donna liberata fu anche più contagiata. Anche l'uomo, è ovvio! Allora si parlava di gonorrea e altre m.t.s. ... poi venne l'A.I.D.S. Fu chiaro che "prevenzione del concepimento" e "prevenzione sessuale" non erano la stessa cosa. Dobbiamo oggi reimparare a giocare con l'amore e a far uso dei presidi che la scienza ci ha messo a disposizione, a rispettare noi e l'altro. La coercizione si chiama malattia e gravidanza indesiderata. La libertà è quella di saper e poter scegliere il meglio per il nostro partner e per noi! Intanto il mondo gira e noi ruotiamo con la Terra alla velocità di 30 km al secondo (108.000 Km all'ora! ). Ogni cinque secondi nascono cinquanta persone e ne muoiono due. Forse i conti tornano se si considera che ogni giorno sono prodotti cinquanta milioni di ovuli, ne vengono fecondati 1.800.000 e nascono 900.00-1.000.000 di individui. Si attuano 1157 atti sessuali al secondo. Quanti ne sono avvenuti durante la lettura di queste righe? Ma quanta prevenzione e quanta contraccezione? Meditate, gente!
Per saperne di più un buon libro è sempre consigliato: "La scienza dell'amore" di Carrada-Jannini.
Infine un aforisma. Attenzione però, che non vale solo per chi è un po' precoce in amore: "L'attesa del piacere è il piacere stesso" (Lessing) Maurizio Bossi



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