Bupivacaina Cloridrato Salf

18 novembre 2024

Bupivacaina Cloridrato Salf


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Cos'è Bupivacaina Cloridrato Salf (bupivacaina cloridrato)


Bupivacaina Cloridrato Salf è un farmaco a base di bupivacaina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Anestetici locali. E' commercializzato in Italia da Salf S.p.A. Laboratorio Farmacologico

Confezioni e formulazioni di Bupivacaina Cloridrato Salf disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Bupivacaina Cloridrato Salf disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Bupivacaina Cloridrato Salf e perchè si usa


BUPIVACAINA CLORIDRATO S.A.L.F. si può utilizzare in ogni tipo di anestesia periferica:
  • infiltrazione locale tronculare, loco-regionale
  • blocco simpatico
  • peridurale, sacrale
  • spinale subaracnoidea
BUPIVACAINA CLORIDRATO S.A.L.F. è quindi indicata in tutti gli interventi di chirurgia generale, ortopedia, oculistica, otorinolaringoiatria, stomatologia, ostetricia e ginecologia, dermatologia, sia impiegata da sola sia associata a narcosi.

BUPIVACAINA CLORIDRATO S.A.L.F. 2,5 mg/ml soluzione iniettabile

BUPIVACAINA CLORIDRATO S.A.L.F. 5 mg/ml soluzione iniettabile
  • Anestesia chirurgica negli adulti e nei bambini al di sopra dei 12 anni di età
  • Gestione del dolore acuto negli adulti, negli infanti e nei bambini al di sopra di 1 anno di età

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Bupivacaina Cloridrato Salf


Ipersensibilità al principio attivo, ad altri anestetici locali di tipo amidico, ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

L'uso di bupivacaina 7,5 mg/ml è controindicato nell'anestesia epidurale in ostetricia (vedere punto 4.4).

Anestesia intravenosa regionale (Bier Block) in quanto la perdita accidentale di Bupivacaina Cloridrato nel circolo potrebbe provocare reazioni tossiche sistemiche acute.

Controindicazioni generali devono essere prese in considerazione in caso di anestesia intratecale:
  • malattie acute attive del sistema nervoso centrale, come meningite, tumori, poliomielite ed emorragie intracraniche
  • stenosi spinale e malattia attiva della colonna vertebrale (per es. spondilite, tubercolosi, tumore) o traumi recenti (per es. fratture)
  • setticemia
  • anemia perniciosa combinata con degenerazione subacuta del midollo spinale
  • infezione piogena della pelle nel sito di iniezione o nella zona circostante
  • shock cardiogeno o ipovolemico
  • disordini della coagulazione o trattamenti anticoagulanti in corso.

Bupivacaina Cloridrato Salf può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Si ritiene che un gran numero di donne in gravidanza e in età fertile sia stato trattato con Bupivacaina Cloridrato. Fino ad ora non sono stati riportati disturbi specifici del processo riproduttivo (es.: nessun aumento dell'incidenza delle malformazioni neonatali – vedere anche punto 5.2). Nelle pazienti in avanzato stato di gravidanza, la dose in caso di anestesia spinale, deve essere ridotta (vedere anche punto 4.4).

Gli effetti avversi a carico del feto dovuti agli anestetici locali, ad esempio bradicardia fetale, sembrano più evidenti nel blocco paracervicale. Tali effetti possono essere dovuti a elevate concentrazioni di anestetico che raggiungono il feto.

Allattamento

Come altri anestetici locali, Bupivacaina Cloridrato può essere escreta nel latte materno ma in così ridotta quantità che generalmente non vi è rischio per il neonato.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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