Calcio Levofolinato Teva Generics

24 novembre 2024

Calcio Levofolinato Teva Generics


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Cos'è Calcio Levofolinato Teva Generics (calcio levofolinato pentaidrato)


Calcio Levofolinato Teva Generics è un farmaco a base di calcio levofolinato pentaidrato, appartenente al gruppo terapeutico Antidoti. E' commercializzato in Italia da Teva Italia S.r.l. - Sede legale:

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A cosa serve Calcio Levofolinato Teva Generics e perchè si usa


Calcio levofolinato Teva Generics trova utilità come antidoto di dosi eccessive di antagonisti dell'acido folico e per controbattere gli effetti collaterali indotti da aminopterina (acido 4-aminopteroil-glutammico) e da metotressato (acido 4-amino-N10-metil-pteroil-glutammico).

Calcio levofolinato Teva Generics è indicato, inoltre, come terapia di “salvataggio” (rescue) dopo trattamento con metotressato e come potenziante gli effetti del 5-fluorouracile durante protocolli di chemioterapia antiblastica.

Non esiste alcuna indicazione per un uso di Calcio levofolinato Teva Generics per l'anemia perniciosa o di altre anemie megaloblastiche conseguenti a carenza di vitamina B12 (vedere paragrafo 4.4).

Indicazioni: come usare Calcio Levofolinato Teva Generics, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Nell'ambito della chemioterapia antiblastica con alti dosaggi di metotressato, i protocolli terapeutici prevedono l'impiego dell'acido levofolinico per via parenterale nella prima fase, corrispondente ad un antidotismo per competizione (i dosaggi utilizzati variano secondo lo schema adottato da 10 a 200 mg/m2/die); nella seconda fase, in cui entra in gioco prevalentemente la componente biochimico-metabolica, può essere utilizzata la via parenterale o la via orale ogni 3-6 ore (10-12 mg/m2/die). Al momento tuttavia non risultano definiti con certezza schemi posologici generali. Poiché il calcio levofolinato è un antagonista del metotressato, la loro somministrazione concomitante può essere attuata solo quando, nei singoli casi, si è proceduto alla definizione di uno specifico protocollo terapeutico; a tale scopo è raccomandabile consultare la più recente letteratura in materia.

Nel “rescue” ad alte dosi di metotressato il calcio levofolinato è efficace nella prevenzione della mielosoppressione alle dosi di 100 mg/m2 per livelli sierici di metotressato di 10-6 M. Le dosi possono essere proporzionalmente aumentate per livelli ematici di antiblastico più elevato.

Non si ritiene necessario indicare particolari raccomandazioni durante la preparazione della soluzione in quanto il calcio levofolinato è sprovvisto di attività citotossica intrinseca.

In alcuni tipi di protocolli terapeutici, il calcio levofolinato può essere utilizzato in virtù della sua attività potenziante gli effetti del 5-fluorouracile: in tali condizioni i dosaggi risultano variabili da 15 a 25 mg/m2/die per via endovenosa (folinato a basse dosi) fino a dosaggi da 200 a 550 mg/m2/die in infusione continua (folinato ad alte dosi). Le posologie più frequentemente utilizzate in associazione al 5-fluorouracile sono 100 mg/m2/die per 5 giorni consecutivi in infusione lenta (10 min.), ogni 4 settimane o 250 mg/m2/settimana per 6 settimane seguite da 2 di intervallo.

Secondo alcuni protocolli terapeutici l'infusione di folinato va iniziata 24 ore prima e terminata 12 ore dopo la fine del trattamento con 5-fluorouracile. Tuttavia, anche in questo caso, la somministrazione concomitante di calcio levofolinato e 5-fluorouracile può essere attuata solo quando, nei singoli casi, si sia proceduto alla definizione di uno specifico protocollo terapeutico; a tale scopo è raccomandabile consultare la più recente letteratura in materia.

Antidoto in caso di sovradosaggio di metotressato

Il calcio levofolinato non deve essere somministrato per via intratecale.

Il calcio levofolinato, antidoto specifico del metotressato, consente di neutralizzare gli effetti tossici esercitati dall'antimetabolita sul sistema ematopoietico e sulle mucose dell'apparato digerente. Nel suo ruolo di antidoto, il calcio levofolinato viene impiegato a diverse posologie in funzione dell'effetto da ottenere.

Nei casi di superdosaggio accidentale, per ottenere un effetto di competizione, si consiglia calcio levofolinato per infusione endovena (fino a 50 mg entro 12 ore); per ottenere un effetto biochimico-metabolico si consiglia calcio levofolinato per via endovenosa (5-6 mg ogni 6 ore per 4 dosi). Nei casi di effetti collaterali da dosi convenzionali di metotressato si consiglia il calcio levofolinato per via endovenosa (5-6 mg ogni 6 ore per 4 dosi).

Nei casi di somministrazione accidentale, il calcio levofolinato deve essere somministrato in dosi pari o superiori a quelle del metotressato entro la prima ora; la somministrazione del calcio levofolinato in tempi successivi risulta meno efficace.

Modo di somministrazione

Calcio levofolinato Teva Generics 10 mg/ml soluzione iniettabile deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa. Il calcio levofolinato non deve essere somministrato per via intratecale.

In caso di somministrazione per via endovenosa non devono essere iniettati più di 80 mg di calcio levofolinato per minuto a causa del contenuto in calcio della soluzione.

Popolazione pediatrica

Non ci sono dati sufficienti relativi all'uso in bambini ed adolescenti al di sotto dei 18 anni.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Calcio Levofolinato Teva Generics


  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Trattamento in concomitanza con ceftriaxone, anche in caso di linee di infusione separate (vedere paragrafi 4.5, 4.8 e 6.2).

Calcio Levofolinato Teva Generics può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non esistono studi adeguati e ben controllati condotti nelle donne durante la gravidanza. Non sono noti effetti dannosi da acido folico somministrato in gravidanza.

Allattamento

Non esistono studi adeguati e ben controllati condotti nelle donne durante l'allattamento con latte materno.

Il calcio levofolinato può essere escreto nel latte materno e deve essere somministrato solo quando i benefici del farmaco per la madre superano i possibili rischi per il bambino.

Fertilità

Non sono stati condotti studi sulla tossicità riproduttiva negli animali con il calcio levofolinato.

In caso di trattamento con metotressato/5-fluorouracile

Durante la gravidanza, il metotressato deve essere somministrato solo per indicazioni limitate, laddove i benefici del farmaco per la madre devono superare i possibili rischi per il feto. In caso di trattamento con metotressato e altri antagonisti dei folati nonostante la gravidanza o l'allattamento, non vi sono limitazioni all'uso di calcio levofolinato per ridurre la tossicità o contrastare gli effetti.

L'uso di 5-fluorouracile è generalmente controindicato durante la gravidanza e durante l'allattamento; ciò vale anche per l'uso in associazione di calcio levofolinato con 5-fluorouracile.

Si prega di fare riferimento anche ai riassunti delle caratteristiche del prodotto dei medicinali contenenti metotressato, altri antagonisti dei folati e 5-fluorouracile.

Quali sono gli effetti indesiderati di Calcio Levofolinato Teva Generics


I seguenti effetti indesiderati osservati e segnalati durante il trattamento con calcio levofolinato sono classificati in base alla frequenza come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1 000, <1/100); raro (≥1/10 000, <1/1 000); molto raro (<1/10 000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Entrambe le indicazioni terapeutiche:

Disturbi del sistema immunitario

Molto raro: ipersensibilità, inclusa reazione anafilattoide/anafilattica (compreso lo shock) e orticaria.

Disturbi psichiatrici

Raro: insonnia, agitazione e depressione dopo dosi elevate.

Patologie gastrointestinali

Raro: disturbi gastrointestinali dopo dosi elevate.

Patologie del sistema nervoso

Raro: aumento della frequenza delle crisi convulsive (vedere paragrafo 4.5), convulsioni e/o sincope.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Non comune: è stata osservata piressia dopo somministrazione di calcio levofolinato in soluzione iniettabile.

Casi di Sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e di Necrolisi Epidermica Tossica (NTE), alcuni fatali, sono stati riportati in pazienti riceventi calcio levofolinato in combinazione con altri agenti con un'associazione accertata a questi disturbi. Non si può escludere un ruolo aggiuntivo del calcio levofolinato in questi casi.

Terapia di associazione con 5-fluorouracile:

In genere, il profilo di sicurezza dipende dal regime di 5-fluorouracile usato, a causa del potenziamento della tossicità indotta dal 5-fluorouracile.

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Non nota: iperammoniemia.

Patologie del sistema emolinfopoietico

Molto comune: insufficienza midollare, inclusi i casi fatali.

Patologie gastrointestinali

Molto comune: nausea, vomito e diarrea.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Molto comune: infiammazione della mucosa, inclusa stomatite e cheilite. Si sono verificati esiti fatali come risultato di infiammazione della mucosa.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Comune: eritrodisestesia palmo-plantare.

Regime mensile:

Patologie gastrointestinali

Molto comune: vomito e nausea.

Nessun aumento delle tossicità indotte da 5-fluorouracile (ad es. neurotossicità).

Regime settimanale:

Patologie gastrointestinali

Molto comune: diarrea con gradi elevati di tossicità e disidratazione, che donano luogo a ospedalizzazione per trattamento e persino morte.

Esiti fatali si sono verificati come risultato di tossicità gastrointestinale (principalmente infiammazione della mucosa e diarrea) e mielosoppressione. In pazienti con diarrea può verificarsi un rapido deterioramento clinico che porta a morte.

Sono stati segnalati casi di ipotensione, tachicardia e broncospasmo.

Sono stati segnalati casi fatali di neonati trattati congiuntamente con ceftriaxone causati dalla precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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